- In vista della conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si terrà dal 28 novembre al 9 dicembre prossimi a Durban, in Sud Africa, l'organizzazione ambientalista WWF e la Oxfam, confederazione che opera per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni e per la lotta alla povertà e all'ingiustizia, hanno proposto l'applicazione di un “carbon price” a carico del trasporto marittimo internazionale con l'obiettivo di ridurre l'emissione di gas serra, misura che - secondo le due organizzazioni - dovrebbe essere il cardine su cui si incerniererà l'accordo di Durban.
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- La proposta, delineata in una ricerca del WWF e dell'Oxfam dal titolo “Out of the Bunker - Time for a deal on shipping emissions”, prevede l'applicazione di un carbone price di 25 dollari per ciascuna tonnellata di bunker fuel, il combustibile utilizzato dalle navi. Secondo le due organizzazioni, tale sovrapprezzo contribuirebbe ad una riduzione delle emissioni di gas serra e nel contempo genererebbe introiti annui pari a 25 miliardi di dollari nel 2020 che potrebbero essere impiegati per indennizzare le nazioni in via di sviluppo dell'aumento dei costi di importazione derivanti dall'adozione del carbon price e per finanziare con oltre 10 miliardi di dollari il Green Climate Fund (GCF), il fondo ideato per aiutare le nazioni in via di sviluppo a mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici che è stato costituito lo scorso anno in occasione della conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici tenutasi a Cancun, in Messico, ma che sinora non dispone di alcuna risorsa.
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- Secondo il WWF e l'Oxfam, la misura determinerebbe un aumento dello 0,2% dei costi degli scambi commerciali mondiali, cioè solamente due dollari ogni mille dollari di beni scambiati.
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- «La nostra ricerca - ha spiegato Tim Gore, policy advisor dell'Oxfam sui cambiamenti climatici - dimostra che è possibile ridurre le ingenti emissioni di gas serra del trasporto marittimo senza colpire ingiustamente le nazioni in via di sviluppo e che è possibile generare miliardi di dollari di nuove risorse economiche da utilizzare per misure sul clima nei Paesi poveri. I costi sono sostenibili, mentre sono enormi i benefici per il pianeta e per coloro che sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Per il trasporto marittimo è tempo di diventare parte della soluzione al problema dei cambiamenti climatici e non di essere una parte rilevante del problema».
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