- Ieri, a seguito della stipula tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Compagnia Italiana di Navigazione (CIN) della nuova convenzione di pubblico servizio di cabotaggio marittimo, si è proceduto alla consegna alla CIN asset della Tirrenia necessari all'erogazione del servizio pubblico secondo quanto previsto dal contratto di vendita stipulato un anno fa ( del 26 luglio 2011).
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- Il commissario straordinario della Tirrenia, Giancarlo D'Andrea, ha comunicato pertanto la cessazione dell'erogazione del servizio pubblico di collegamento marittimo da parte dell'amministrazione straordinaria.
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- Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - in una nota - ha sottolineato che con la sottoscrizione della nuova convenzione con la compagnia di navigazione CIN «si chiude in modo positivo la complessa e difficile procedura nazionale di privatizzazione della ex Tirrenia che, nel corso degli ultimi anni, ha visto la cessione separata di diverse attività riguardanti parte dei collegamenti marittimi con la Sicilia, le rotte regionali verso le isole minori e ulteriori asset importanti come le grandi navi veloci. La convenzione - ha spiegato il dicastero - recepisce le indicazioni dell'Antitrust italiano, che ha valutato positivamente l'operazione di cessione della ex Tirrenia in amministrazione straordinaria a CIN. L'accordo inoltre regolamenta i collegamenti, che la compagnia di navigazione CIN dovrà assicurare per i prossimi otto anni».
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- «Il percorso individuato dal ministero dello Sviluppo economico e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - prosegue la nota - garantisce la continuità territoriale con le isole maggiori e tutela i livelli occupazionali. Da oggi (ieri, ndr) la compagnia CIN è dunque pienamente operativa per quanto riguarda la gestione delle rotte oggetto di convenzione. I due ministeri continueranno a seguire con grande attenzione gli approfondimenti in corso presso gli uffici della Commissione Europea, al fine di portare la questione ex-Tirrenia a un esito positivo e pienamente in linea col diritto comunitario».
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