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Stamani la MSC London, una delle portacontainer più grandi al mondo, è giunta nel porto di Gioia Tauro. Con una stazza lorda di 189mila tonnellate, una lunghezza di 400 metri e una larghezza di 54 metri, la nave è in grado di trasportare circa 17mila container.-
- L'Autorità Portuale dello scalo calabrese ha sottolineato che la MSC London è la più grande portacontenitori mai arrivata in Italia e accede al mercato nazionale attraverso il porto di Gioia Tauro, l'unico hub di trashipment italiano capace di accogliere una nave di tale portata in pieno carico. Infatti solo dopo aver scaricato oltre 4.000 contenitori nel piazzale, l'Ultra Large Container Vessel della flotta di Mediterranean Shipping Company potrà dirigersi, essendo stata alleggerita, verso altre destinazioni nazionali.
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- Il commissario straordinario dell'Autorità Portuale, Giovanni Grimaldi, ha definito l'arrivo in porto della Msc London «una importante attestazione di merito verso il nostro scalo e un riconoscimento della nostra attività. Vantare così elevati livelli qualitativi - ha rilevato - significa essere uno dei porti più importanti di settore a livello internazionale in grado di ottenere la fiducia delle linee marittime mondiali. Del resto, il nostro porto, in diverse occasioni, ha già ampiamente dimostrato di essere all'altezza di dare risposte positive alle sfide lanciate dal mercato, indirizzato a utilizzare mega navi di sempre maggiori dimensioni».
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- «Il nostro porto - ha confermato Domenico Bagalà, amministratore delegato della Medcenter Container Terminal (MCT), la società del gruppo Contship Italia che gestisce il terminal per contenitori del porto calabrese - è pronto ad accogliere i giganti del mare non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche dal punto di vista dell'equipaggiamento e dei mezzi di lavorazione, capaci di operare su navi con 23 file di contenitori. Le peculiarità di Gioia Tauro non consistono solo nell'essere pronto ad accogliere questa tipologia di portacontainer a pieno carico, ma anche di poterle accogliere in modo flessibile. Oggi siamo in grado di lavorare fino a tre navi in modo simultaneo che diventeranno cinque appena saranno ultimati i lavori in corso nella parte nord della banchina».

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