All'inizio del prossimo mese sarà pubblicata la gara per la cessione delle quote di maggioranza della Porto di Livorno 2000, la società attualmente controllata dall'Autorità Portuale di Livorno che gestisce in regime di monopolio i servizi ai passeggeri nel porto labronico. Lo ha annunciato oggi al Comitato Portuale il segretario generale dell'ente portuale, Massimo Provinciali, che si è scusato per i ritardi accumulati in questi mesi giustificandoli con la complessità di una procedura a triplice oggetto, che riguarda la cessione delle quote della società, l'estensione della concessione del servizio di gestione della stazione marittima e l'estensione della concessione demaniale delle aree strumentali di servizio.-
- «Mentre altrove veniamo accusati per la presunta eccessiva fretta con cui stiamo procedendo a vendere le quote della società - ha affermato Provinciali - il mio cruccio è esattamente l'opposto ed è quello, cioè, di non aver pubblicato il bando già due mesi fa». «Corre l'obbligo di aggiungere - ha ricordato - che a breve potrebbe essere varato dal Consiglio dei Ministri l'ipotizzato disegno di legge sulla concorrenza, il quale prevede che le concessioni ex art 6, comma 5, come quella in capo alla Porto 2000, non possano essere prorogate. Se questo disegno di legge fosse approvato e diventasse legge prima del completamento della gara - ha specificato il segretario generale dell'authority portuale - rischieremmo di non poter prorogare la concessione oltre il termine previsto del 31 dicembre 2019».
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- Provinciali ha tra l'altro reso noto che il valore della società quantificato dall'advisor KPMG in sette milioni di euro circa potrebbe aumentare: «abbiamo chiesto all'advisor - ha spiegato - una simulazione sul valore che la Porto 2000 acquisirebbe se la sua concessione fosse estesa al 31 dicembre 2030. La nuova simulazione sarà pronta per la prossima settimana e sarà parte integrante del bando di gara. È infatti noto che non saremo noi ad indicare il termine della concessione, ma i candidati sulla base del piano industriale presentato».
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- Il segretario generale dell'Autorità Portuale ha preannunciato anche tre elementi ritenuti particolarmente caratterizzanti e che saranno parte integrante della procedura di gara. Il primo è il profilo dei candidati: immaginando che alla gara parteciperanno principalmente raggruppamenti temporanei di imprese, è previsto come requisito obbligatorio che il candidato abbia maturato una esperienza come gestore di un terminal crocieristico i cui volumi di traffico non siano inferiori a quelli del porto di Livorno (negli ultimi cinque anni il porto labronico ha movimentato da un minimo di 626mila passeggeri registrato lo scorso anno ad un massimo di oltre un milione nel 2012). Assieme a questo requisito è previsto che lo stesso candidato, o direttamente o indirettamente attraverso l'associazione temporanea di impresa, abbia anche una comprovata esperienza o come gestore di una linea di navigazione traghetti-crociere o come agente marittimo nel settore crociere oppure come tour operator. Nella griglia dei punteggi verrà dato particolare rilievo sia al piano industriale, che dovrà prevedere azioni di marketing e di gestione delle società tese ad incrementare volumi di traffico, che al piano degli investimenti, con il quale dovranno essere realizzate le previsioni del Piano Regolatore Portuale relative al porto passeggeri. Nel bando sarà presente anche una clausola di salvaguardia che impegni il privato a mantenere i livelli occupazionali esistenti. «Dobbiamo tenere a mente - ha precisato Provinciali - che non stiamo vendendo la Porto 2000. Stiamo semplicemente trattando per acquisire un nuovo socio all'interno di una società che rimane tale e quale, identica a come la conosciamo oggi, anche a livello occupazionale. Inoltre, i soci di minoranza non verranno esclusi dai processi decisionali, essendo prevista per statuto la maggioranza qualificata dei voti per le decisioni che impattano maggiormente sul futuro delle crociere».
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- Provinciali ha anticipato che dal momento della pubblicazione del bando saranno necessari 37 giorni per l'accoglimento delle manifestazioni di interesse da parte dei soggetti interessati. Poi ci vorrà un altro mese circa per valutare i candidati idonei. I soggetti che supereranno le fasi di prequalifica riceveranno le lettere di invito e avranno altri 60 giorni di tempo per presentare le proposte. «Confido - ha concluso il segretario generale - che per giugno avremo tutte le offerte sul tavolo. La nostra speranza è di poter aggiudicare la gara per i primi giorni di settembre».
- Nel corso della riunione del Comitato Portuale il segretario generale ha annunciato che anche la gara per l'assentimento in concessione dei bacini di carenaggio e delle banchine 76,77 e 78 è praticamente pronta: «abbiamo superato le ultime problematiche - ha specificato - e presto acquisiremo tutte le pratiche documentali che sono oggi necessarie per predisporre gli allegati tecnici. Tra quindici, venti giorni confidiamo di poterla pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale».
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- L'assentimento in concessione dei bacini sarà vincolato alle riparazioni di navi passeggeri e mercantili ordinariamente di media dimensione, con una larghezza massima di 24 metri, limite imposto dall'impossibilità di lavorare una nave con larghezza maggiore alla banchina di allestimento n. 76 senza interferire con le funzionalità dell'antistante banchina 75 destinata dal PRP alla nautica da diporto.
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- Il dirigente dell'ente portuale Matteo Paroli, responsabile del procedimento, ha chiarito che, comunque, il mancato rispetto della normativa vigente in materia ambientale e sanitaria per quanto attiene la compatibilità delle attività industriali oggetto della gara con le attività antropiche residenziali contigue al compendio dei bacini di carenaggio renderà l'offerta non valutabile. Inoltre le imprese candidate dovranno sviluppare attività che non pregiudichino il futuro utilizzo del bacino in muratura per le attività di riparazione delle navi, anche di grande dimensione.
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- La gara verrà attuata con una procedura in due fasi: all'atto della pubblicazione del bando verranno definiti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse; nella seconda fase verrà trasmesso l'invito a gara ai concorrenti risultati idonei in relazione ai criteri di selezione. I concorrenti potranno presentarsi in raggruppamenti temporanei di impresa, sulla scorta di quanto prescritto dalla normativa sugli appalti.

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