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Lo scorso anno i terminal portuali di Eurogate hanno movimentato oltre 14,5 milioni di container (-2,0%)
Il traffico nei terminal tedeschi è stato pari a 8,2 milioni di teu (+1,5%)
25 gennaio 2016
Lo scorso anno i terminal portuali che fanno capo al gruppo tedesco Eurogate hanno movimentato un traffico dei container pari ad oltre 14,5 milioni di teu, con un calo del -2,0% rispetto al 2014. La flessione è stata determinata principalmente dalla riduzione del -5,5% dei volumi contanerizzati gestiti dai terminal in Italia operati da Contship Italia, la joint venture tra Eurogate e la connazionale Eurokai, che hanno movimentato 4,8 milioni di teu ( del 19 gennaio 2016), nonché dalla diminuzione del traffico movimentato dal terminal del gruppo nel porto marocchino di Tanger Med, che ha totalizzato 1,2 milioni di teu (-9,1%). In deciso calo è risultato anche il traffico nel terminal del porto russo di Ust-Luga, che è stato pari a 86mila teu (-17,0%).
Il traffico movimentato nel 2015 dai terminal portuali tedeschi del gruppo è invece aumentato complessivamente del +1,5% attestandosi a 8,2 milioni di teu. L'incremento è stato generato dalla crescita dei volumi movimentati nei porti di Amburgo e di Wilhelmshaven, che sono stati pari rispettivamente a 2,3 milioni di teu (+0,5) e 427mila teu (+536,2%). I terminal nel porto di Bremerhaven hanno invece registrato una flessione del -4,3% con un totale movimentato di 5,5 milioni di teu.
Il chairman di Eurogate, Emanuel Schiffer, ha sottolineato che nel 2015 i terminal del gruppo nel Mare del Nord hanno accolto oltre 200 portacontainer della capacità unitaria di almeno 18.000 teu. «I nostri container terminal - ha rilevato - sono predestinati ad operare questi nuovi mega-carrier, cosa che nel frattempo i nostri clienti ci hanno già riconosciuto. Ciò ci ha consentito di non perdere terreno rispetto alla tendenza del mercato. Il contesto di mercato - ha proseguito Schiffer - continua ad essere difficile ed è caratterizzato da sovraccapacità e da un indebolimento della domanda globale, innescata dal crollo delle esportazioni cinesi. Per il 2016 si prospetta nuovamente un anno difficile. Con questa aspettativa stiamo concentrando tutti i nostri sforzi nel fornire ai nostri clienti il servizio che si aspettano».
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