- Il governo conferma il suo impegno per l'istituzione dell'Agenzia per il Lavoro Portuale di Gioia Tauro. Lo ha garantito il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, assicurando che l'esecutivo presenterà in Senato una proposta emendativa relativa all'istituzione dell'Agenzia all'interno del maxi emendamento sul quale il governo chiederà la fiducia e precisando che l'emendamento è tecnicamente valido e rappresenta le specificità ben individuate per l'istituzione dell'Agenzia a seguito del lavoro coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e svolto al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero del Lavoro, al Sottosegretariato di Stato alla Presidenza del Consiglio, al Ministero dell'Economia e delle Finanze, alla Regione e all'Autorità Portuale.
-
- In una nota, il presidente dell'ente regionale calabro ha ricordato che nel passaggio di lunedì scorso alla Commissione Bilancio della a Camera la proposta emendativa non è stata esaminata nel merito del suo contenuto normativo dalla Commissione, ma è stata dichiarata inammissibile per estraneità di materia. L'Agenzia, su cui governo nazionale e Regione sono concordi - ha specificato Oliverio - non è un intervento isolato, ma deve essere intesa in un quadro generale finalizzato al rilancio ed alla diversificazione del porto di Gioia Tauro.
-
- La Cgil ha espresso preoccupazione per l'esito del passaggio in Commissione che ha stabilito l'inammissibilità dell'emendamento sull'Agenzia per la fornitura di lavoro portuale temporaneo nel porto di Gioia Tauro. Sottolineando che «il sindacato, in particolare la Cgil, ha in questi mesi dimostrato un alto senso di responsabilità e condotto una vertenza lunga e complicata tesa a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e del salario di tutti i lavoratori portuali», Angelo Sposato, segretario generale di Cgil Calabria, e Nino Costantino, segretario generale di Filt-Cgil Calabria, hanno ricordato che, «dopo una discussione durata mesi, il 27 luglio scorso si è addivenuti alla sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro che impegnava, tra l'altro, il governo ad emanare, in sede di legge di stabilità, un finanziamento di 45 milioni per l'attivazione dell'Agenzia e per garantire la prospettiva occupazionale ai 400 lavoratori dichiarati in esubero dalla Medcenter Container Terminal. In questo quadro - hanno ricordato inoltre Sposato e Costantino - il sindacato ha sottoscritto con l'Azienda nei giorni scorsi l'accordo per la formazione e la ricollocazione degli esuberi nella suddetta Agenzia in attesa del bacino di carenaggio, del gateway ferroviario e delle altre attività».
-
- «A questo punto, nel ribadire la nostra forte preoccupazione – hanno aggiunto Sposato e Costantino - chiediamo al governo di rispettare gli impegni assunti sia in sede di Presidenza del Consiglio che di Ministero delle Infrastrutture. Rilanciamo, al contempo, la necessità di attivare, rendendolo permanente, un tavolo nazionale non solo per garantire gli impegni già stabiliti ma anche per prevedere nuovi investimenti sul retro porto industriale di Gioia, sulla logistica, sulla Zes e sulla infrastrutturazione. Il futuro produttivo di Gioia è l'obiettivo imprescindibile per rafforzare la battaglia per la legalità che rappresenta per la Cgil a tutti i livelli l'impegno quotidiano di tutti i suoi gruppi dirigenti».
-
- «La Cgil - hanno concluso Sposato e Costantino - continua, dunque, a rivendicare su Gioia e sulla Calabria una attenzione particolare da parte del governo nazionale perché lo sviluppo del porto e della intera area è questione di rilevanza nazionale non più rinviabile ed essenziale per lo sviluppo del Mezzogiorno».
-
- Sorpresa per lo stop dell'iter parlamentare relativamente alla costituenda Agenzia per il Lavoro Portuale è stata espressa anche dalla Cisl. Lo sconcerto - hanno specificato il segretario generale USR Cisl Calabria, Paolo Tramonti, e il segretario generale Fit Cisl Calabria, Annibale Fiorenza, è causato principalmente dalla motivazione di “estraneità di materia”: «questo - hanno rilevato - ci preoccupa anche perché evidenzia una certa superficialità burocratica, istituzionale e parlamentare che generano sfiducia e paure di una crisi che stenta a trovare soluzioni di discontinuità con le superficialità del passato. È inaccettabile dover registrare l'incapacità, politica e burocratica, di centellinare la definizione dei contenuti propedeutici a garantire coerenza normativa e sostenibilità finanziaria di uno strumento straordinario e innovativo, per tempo, ponderato e condiviso dalle parti in causa».
-
- «Restiamo - hanno evidenziato Tramonti e Fiorenza - molto perplessi e delusi di questo blocco, speriamo temporaneo, che rischia di pregiudicare l'attuazione dei precisi impegni assunti dal governo nazionale con il governo regionale e con tutte le parti che hanno sottoscritto, lo scorso 27 luglio, il nuovo Accordo di Programma (APQ) per il quale le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un “Protocollo d'Intesa”. Un Protocollo che prende atto degli impegni, assunti dalle parti sottoscrittrici, tra i quali l'istituzione della citata “Agenzia per il Lavoro” ne è parte preminente e rilevante per il fattore lavoro. Attendiamo con fiducia ogni costruttiva iniziativa tesa a recuperare e superare “l'incidente di percorso” verificatesi in sede di Commissione parlamentare».
-
- L'APQ e gli impegni inclusivi con esso sottoscritti - hanno proseguito Tramonti e Fiorenza - «restano per noi, un serio e coerente programma di una prima fase di rilancio infrastrutturale, per l'implementazione e la riconversione di nuove e diverse attività produttive, che possano dare slancio alle enormi potenzialità occupazionale e di sviluppo dell'intera Area e della Calabria».
-
- «A tutti i Parlamentari, a partire da quelli calabresi - hanno concluso i rappresentanti della Cisl - chiediamo un impegno straordinario e bipartisan capace di superare gli steccati che hanno, nel corso dei decenni, determinato il “mancato sviluppo di un'Italia” che vogliamo sempre più ancorata a un moderno “Sistema Economico e Sociale” che trova nella “coesione territoriale” il cuore pulsante che muove un Paese, sempre più inclusivo e strategico, capace di competere, agevolmente, nell'ambito dei mercati e dei sistemi internazionali».
-
- Anche il segretario generale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha definito «preoccupante» la bocciatura per inammissibilità del provvedimento da parte della Commissione Bilancio della Camera, «perché - ha spiegato dimostra che non si è recepita l'importanza dello strumento per il rilancio portuale delle aree di Gioia Tauro e Taranto, nonché il devastante problema di oltre 900 famiglie che rischiano di finire in una morsa di disagio sociale crescente». «Stigmatizziamo pertanto - ha affermato Tarlazzi - chi ha fatto prevalere logiche politiche estranee alle motivazioni dell'intervento. Queste aree portuali e i lavoratori necessitano di strumenti e tempi adeguati affinché siano compiuti i necessari processi di riconversione industriale e di consolidamento di nuovi insediamenti produttivi, dando alternative serie e di lunga prospettiva visto che il transhipment dei contenitori è in irreversibile crisi strutturale. Non recuperare questo strumento al Senato sarebbe un ulteriore beffa per tutto il sistema ma soprattutto per quei territori che chiedono sviluppo e non sussidio».
-
- «Sul futuro del porto di Gioia Tauro e dei suoi lavoratori - hanno denunciato il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, e il segretario regionale della Uiltrasporti, Giuseppe Rizzo - non è il momento di fare facili populismi. È, invece, tempo di concretezza per portare a soluzione una vertenza, che interessa centinaia di famiglie calabresi, è l'ora - hanno concordato - di portare a compimento le scelte programmate e di dare contenuto alle promesse fatte nei mesi scorsi. Il governo nazionale deve dare le risposte attese a quanto sottoscritto solo nel mese di luglio scorso in merito all'avvio dell'azione dell'Agenzia per il Lavoro Portuale. Sull'esubero di lavoratori, importante per dimensioni e ricadute socio-economiche sul territorio - hanno aggiunto Biondo e Rizzo - chiediamo un impegno significativo alla classe politica e dirigente nazionale e locale. In questa fase delicata, poi, è determinante comunicare con correttezza quali saranno le traiettorie future di una delle infrastrutture centrali per la tenuta economica, produttiva e occupazionale dell'intera regione. Per la Uil Calabria e la Uiltrasporti, ora, il Governo nazionale deve fare chiarezza su Gioia Tauro. L'accordo quadro sottoscritto a Palazzo Chigi il 26 luglio scorso è una buona base di partenza a condizione, però, che il percorso di questa intesa sia chiaro e privo di ostacoli di qualsiasi natura».
-
- «L'Agenzia per il Lavoro Portuale, che è uno strumento previsto dall'Accordo Quadro di luglio fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali - hanno proseguito Biondo e Rizzo - necessita di maggiore attenzione. Questo strumento non può essere messo in discussione e deve trovare riscontro applicativo in tempi ristretti. Così come, per la Uil Calabria e la Uiltrasporti il governo nazionale deve fare chiarezza sulla Zes che, togliendo di mezzo l'alibi di una posizione sfavorevole dell'Unione Europea, deve trovare applicazione anche nell'area portuale di Gioia Tauro. Il Consiglio dei ministri, poi, deve dire con chiarezza quale sarà il destino dei finanziamenti previsti per la Calabria all'interno del Pon infrastrutture e reti. Questi fondi, insieme a quelle risorse messe in campo da Roma, sono di fondamentale importanza per mettere mano a quegli interventi infrastrutturali che sono utili per tirare fuori il porto di Gioia Tauro dalle secche di una crisi senza fine».
-
- «È infine arrivato il momento - hanno concluso Biondo e Rizzo - che Rete Ferroviaria Italiana dica in maniera chiara quale sarà il suo impegno sull'infrastruttura reggina, per la ripartenza di uno snodo cruciale per le merci in transito nel Mediterraneo che, da troppi anni, sta soffrendo per lo stallo del transhipment. Per la Uil Calabria e la Uiltrasporti Gioia Tauro ha bisogno di ritrovare la sua dimensione europea e la sua propensione mondiale, deve superare quella mono funzionalità che ha finito per penalizzarlo e per farlo non può più attendere di essere messo in collegamento con il resto del mondo attraverso una rete di collegamenti ferroviari moderna ed efficiente».
|