- L'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha tracciato un bilancio dei progetti europei Circumvectio e Nectemus (Interreg Italia - Francia Marittimo) che, a due anni di distanza dall'avvio dei primi tavoli di partenariato, si sono conclusi con l'evento finale è tenutosi ieri all'Isola d'Elba. L'attività, oltre all'AdSP sarda in supporto alla Regione Sardegna, ha coinvolto anche Provincia di Livorno, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Regione Liguria, Ufficio dei Trasporti della Corsica, Città Metropolitana di Toulon Provence Méditerranée, Comune di Porto-Vecchio ed Università di Pisa e Genova.
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- L'ente portuale sardo ha reso noto che per quanto riguarda Circumvectio (capofila Regione Liguria), da un'analisi dei sistemi informatici messi a disposizione degli operatori logistici per la gestione di tutte quelle pratiche necessarie alla circolazione delle merci, sono numerosi i gap emersi che potrebbero essere colmati con la creazione di un'unica piattaforma informatica per i flussi documentali e fisici delle merci. Da qui la proposta di una Cross-boarding Area Management Platform (CAMP) che integri un network di software esistenti per renderli interoperabili e meglio fruibili da parte degli attori della catena logistica. Un vero e proprio pannello informatico semplificato, quello proposto, studiato sulla base di esigenze reali degli operatori che hanno partecipato alle interviste condotte dalle due università di Genova e Pisa, sul quale verrà impostato l'intero percorso fisico e burocratico della merce, dalla semplice individuazione del percorso di spedizione (strada, mare o ferrovia), fino al caricamento e all'invio in formato digitale (con riduzione di tempi e sprechi) di tutte le pratiche (polizze di carico, fatture, certificati di origine, documenti per il controllo sanitario, dichiarazioni doganali e tracciabilità).
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- Sul versante passeggeri, ambito specifico del progetto Nectemus (capofila Provincia di Livorno), gli studi condotti dai partner hanno evidenziato non poche carenze rispetto ai regolamenti e alle direttive europee sui servizi all'utenza. Nei 18 porti del partenariato analizzati, solo in sei esistono cartelli a messaggio variabile; cinque dispongono di App per info pratiche; 12 sono in linea con l'UE per le avvisi all'utenza; 16 offrono un servizio per persone con disabilità e info in tempo reale sulle navi; appena otto propongono indicazioni su collegamenti alternativi. Criticità che, nel caso Sardegna, si accentuano soprattutto negli scali di nuova acquisizione e su quelli non ancora strutturati con una stazione marittima (Porto Torres, Oristano, Santa Teresa e Portovesme). L'AdSP del Mare di Sardegna ha precisato che un modello d'esempio di innovazione e superamento del gap è quello inserito nella proposta di project financing sulla gestione della Stazione Marittima di Olbia, che è stata presentata e pubblicata lunedì scorso ( del 10 giugno 2019), per la quale, proprio nel capitolato relativo ai servizi all'utenza - ha evidenziato l'ente portuale sardo - sono state introdotte specifiche proposte migliorative in piena ottemperanza delle normative europee e della centralità del passeggero nella programmazione e fornitura delle facilities.
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- Commentando l'esito dei progetti, il presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, ha sottolineato che «i dati emersi ci spingono ad accelerare su quei percorsi di allineamento ai principali scali europei, in parte già avviati con l'iniziativa pilota di finanza di progetto per la gestione della Stazione Marittima di Olbia che, sono certo, introdurrà servizi di alto livello che saranno da esempio per tutte le altre realtà portuali italiane».
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