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Il Ministero greco del Trasporto marittimo blocca il progetto di espansione dei container terminal del porto del Pireo presentato dalla COSCO
Via libera ad un piano di investimenti di 611,8 milioni di euro
11 ottobre 2019
Il Comitato di pianificazione e sviluppo portuale (ESAL), l'organismo del Ministero greco del Trasporto marittimo e delle politiche insulari incaricato di analizzare i progetti portuali, ha rigettato il piano del gruppo cinese COSCO di realizzare un quarto container terminal nel porto del Pireo, scalo in cui il gruppo asiatico gestisce direttamente due terminal per contenitori ai Moli II e III attraverso la filiale Piraeus Container Terminal (PCT) e indirettamente un terzo container terminal al Molo I attraverso l'autorità portuale Piraeus Port Authority (PPA) di cui detiene il 51% del capitale. Il Comitato, riunitosi ieri per dare il proprio responso definitivo sul piano di sviluppo infrastrutturale presentato dalla PPA che è già in corso di attuazione, ha reso noto che «attualmente le condizioni non sono mature per l'attuazione di questo specifico progetto».
Tuttavia l'ESAL ha approvato la parte restante del piano della PPA che prevede investimenti per ben 611,8 milioni di euro, ad esclusione del progetto per ampliare il terminal per auto al Molo Drapetsona del porto del Pireo che era stato in precedenza ritirato dalla stessa Piraeus Port Authority a seguito di consultazioni con il Comitato ESAL.
Il Comitato di pianificazione e sviluppo portuale ha sottolineato che tali investimenti sono «molto significativi per il Paese» e «creeranno migliaia di nuovi posti di lavoro e contribuiranno alla crescita».
Il progetto originario presentato dalla PPA prevedeva investimenti per circa 800 milioni di euro per realizzare, oltre ad un quarto container terminal e ad un nuovo terminal per auto, un nuovo terminal crociere, strutture alberghiere e commerciali, parcheggi e magazzini nonché l'acquisizione di autoveicoli per i passeggeri.
«Dopo un lungo periodo d'attesa - ha commentato il presidente della Piraeus Port Authority, Yu Zenggang - abbiamo ottenuto l'autorizzazione a procedere con l'implementazione di ingenti investimenti che faranno del Pireo il porto più importante nel Mediterraneo e creeranno ancora più occupazione». Relativamente alla bocciatura dell'espansione delle attività terminalistiche nel segmento dei container, Zenggang ha specificato che PPA confida «che presto le autorità competenti possano riconsiderare l'ampliamento del container terminal quale uno degli investimenti più importanti che farà del porto del Pireo uno dei terminal per contenitori più importanti in Europa».
Ricordando che il progetto di potenziamento del porto greco era da molti anni in attesa di essere autorizzato e che ora è stato approvato in soli tre mesi, il ministro del Trasporto marittimo Ioannis Plakiotakis, che è in carica da poche settimane, ha espresso soddisfazione perché - ha sottolineato - un investimento particolarmente significativo, che per anni ha dovuto superare ostacoli ed era considerato un tabù, ora è in via di attuazione aprendo una nuova pagina nelle eccellenti relazioni tra la Grecia e la Cina».
Ricordiamo che nel primo semestre di quest'anno il traffico containerizzato movimentato ai Pier II e III del porto del Pireo dalla PCT è stato pari a 2,57 milioni di teu, con un incremento del +23,8% sulla prima metà del 2018 ( del 15 luglio 2019), mentre nello stesso periodo al terminal del Pier I gestito da PPA sono stati movimentati 197mila teu, con una diminuzione del -22,4% sul primo semestre dello scorso anno ( del 27 settembre 2019).
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