Assiterminal e Assologistica lamentano che terminal crociere e passeggeri sono stati dimenticati anche nel decreto-legge Sostegni bis e auspicano che questa omissione venga meno in sede di conversione del provvedimento. Ricordando che nel 2019 i passeggeri ed i crocieristi in Italia sono stati quasi 12 milioni, trasportati da oltre 150 navi in transito che hanno attraccato in 39 porti e città crocieristiche per 4.850 volte, il presidente di Assiterminal, Luca Becce, ha sottolineato che si trattava di «numeri impressionanti: eravamo - ha evidenziato - la prima destinazione del Mediterraneo. Ovviamente - ha osservato Becce - questo mercato nel 2020 si è completamente bloccato, come certificato da SACE: - 98%. Ed anche oggi il settore non è ancora ripartito, e secondo le previsioni non ripartirà prima della stagione 2022». Il presidente di Assiterminal ha precisato che ciò significa «925 milioni di euro l'anno di economia bruciati, trai i quali i fatturati di tutte le imprese terminalistiche che gestiscono terminal, stazioni marittime e servizi accessori. - Le stesse imprese - ha specificato - che, come attestato dall'Osservatorio Risposte Turismo, hanno investito negli ultimi anni 460 milioni in dragaggi, rifacimenti accosti, nuovi collegamenti, nuovi servizi di trasporto, nuove Stazioni marittime da Messina a La Spezia, da Genova a Savona, Taranto, Salerno, Ravenna, Palermo».
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- «Fino ad ora - ha proseguito Becce - per il governo questo evidentemente non rappresenta un problema degno di attenzione». All'esecutivo il presidente di Assiterminal ha provocatoriamente rivolto una domanda, sottolineando la banalità del quesito: «con fatturato pari a zero - ha chiesto Becce - come possono le imprese terminalistiche continuare a pagare centinaia di milioni l'anno di canoni concessori allo Stato? Oltre a far fallire le imprese - ha rilevato - non ci si rende conto che si va verso una crisi occupazionale per migliaia di lavoratori?».
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- Becce ha anticipato che parlerà di questo problema giovedì prossimo in occasione di un incontro con la vice ministro Bellanova. «Confidiamo - ha auspicato - nella sua sensibilità. Ci sono tante soluzioni tecniche percorribili per alleggerire in questa fase i costi delle imprese, e che le illustreremo. C'è un tema più generale - ha specificato ancora il presidente di Assiterminal - che riguarda tutti i terminal portuali italiani, e sul quale stiamo lavorando con il MIMS e con le Autorità Portuali (incontreremo il neo presidente di Assoporti, Giampieri, la prossima settimana) per trovare una soluzione a partire da quanto previsto nei Decreti Ristori del 2020. Ma il tema dei terminal crociere e passeggeri merita attenzione, supporto e misure specifiche. Qui parliamo di un segmento completamente annientato. Speriamo - ha concluso Becce - che il Parlamento si faccia carico della questione, in sede di conversione del decreto-legge Sostegni 2, e che il governo sostenga questo lavoro».
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