Coloro che sono allarmati, a ragione o a torto, dalla crescente presenza del gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping Holdings nei porti europei, attuata attraverso la controllata COSCO Shipping Ports, probabilmente saranno ancora più preoccupati per ciò che sta avvenendo in Spagna. Il pericolo di un'eccessiva partecipazione del colosso cinese in strategici scali portuali europei è stato denunciato, in particolare, quando COSCO e il gruppo tedesco HHLA hanno siglato un accordo per l'ingresso del gruppo cinese nel capitale della società terminalista Container Terminal Tollerort di Amburgo, intesa che secondo HHLA dovrebbe essere prossima ad essere formalizzata anche se ciò non è ancora avvenuto
( del
9 gennaio 2023).
In Spagna, nell'ambito delle proprie strategie di verticalizzazione delle proprie operazioni con l'intento di fornire ai clienti servizi end-to-end, COSCO Shipping Lines (Spain), la filiale iberica del gruppo cinese, nei mesi scorsi ha attivato propri servizi ferroviari che collegano il container terminal del porto di Valencia controllato da COSCO Shipping Ports con destinazioni interne in Spagna e in Portogallo ed ora è passata anche ad effettuare servizi di autotrasporto, attività che sinora il gruppo COSCO non realizzava autonomamente in Europa dove, per questi trasporti, si affida a terzi e, in misura limitata e principalmente in Grecia, ad accordi commerciali diretti con vettori stradali.
Ora però COSCO Shipping Lines (Spain) ha reso noto un accordo con la spagnola Joman Logistic per gestire congiuntamente dieci nuove motrici nel porto di Valencia con lo scopo - ha specificato la società del gruppo COSCO - di rafforzare l'attività di trasporto terrestre in ambito nazionale che attualmente è realizzata attraverso accordi commerciali con primarie società sia del settore dell'autotrasporto che di quello ferroviario. Un'iniziativa - ha precisato COSCO Shipping Lines (Spain) - che potrebbe essere replicata in altri porti o inland terminal spagnoli.