Per il World Shipping Counci (WSC), l'associazione che
rappresenta le principali compagnie di navigazione containerizzate
mondiali, l'accordo sulla riduzione dei gas ad effetto serra emessi
dalle navi, che è stato raggiunto al termine dell'ottantesima
sessione del Marine Environment Protection Committee (MEPC)
dell'International Maritime Organization (IMO) tenutasi questa
settimana a Londra
(
del
7
luglio 2023), «segna un nuovo inizio per la transizione
energetica del trasporto marittimo» e fissa «obiettivi e
tappe chiari». Tuttavia - ha specificato il presidente e
amministratore delegato dell'associazione, John Butler - c'è
ancora molto da fare: «i prossimi due anni - ha specificato -
saranno fondamentali. Affinché gli obiettivi del 2050 siano
raggiungibili, i Paesi membri dell'IMO devono sviluppare e
concordare entro il 2025 uno standard globale sul fuel basato sul
ciclo di vita e una misura economica, in modo che possano essere
implementati entro il 2027».
«Il trasporto marittimo di linea - ha aggiunto Butler -
sta già investendo in navi pronte per il carburante
rinnovabile e la decisione odierna trasmette un forte segnale
globale sugli investimenti all'intero settore marittimo. Contiamo
sui Paesi membri dell'IMO per portare avanti l'importante lavoro di
sviluppo e di adozione di un solido quadro normativo che renderà
questi carburanti disponibili e competitivi».
A proposito di combustibili navali, l'International Bunker
Industry Association (IBIA), l'associazione internazionale che
rappresenta i fornitori di fuel navali, ha evidenziato che la
transizione energetica dello shipping richiederà tempo e,
pertanto, l'obiettivo a lungo termine dell'IMO per la riduzione
delle emissioni di gas serra dovrà essere sostenuto da
politiche che assicurino una crescita costante nell'adozione di
combustibili e tecnologie a basse e zero emissioni di gas serra.
«C'è molto lavoro da fare - precisa l'IBIA in una
nota - per decidere l'esatta natura degli strumenti politici che
sosterranno gli obiettivi di riduzione dei gas serra. Non è
stato ancora possibile compendiare le varie proposte e ottenere un
consenso su questo, ma queste includeranno l'introduzione graduale
di uno standard di intensità dei gas serra per i combustibili
marini e una qualche forma di meccanismo di tariffazione delle
emissioni di gas serra. L'obiettivo è prendere una decisione
definitiva su questi elementi al MEPC 81».