La cantieristica navale europea ha accolto con favore l'esito
dell'ottantesima sessione del comitato MEPC dell'International
Maritime Organization che ha concordato una revisione della
strategia dell'IMO per la decarbonizzazione dello shipping
(
del
7
luglio 2023), e in particolare - dal punto di vista
dell'industria delle costruzioni navali - è ritenuto
incoraggiante che, oltre agli obiettivi di riduzione delle emissioni
di gas ad effetto serra prodotte dalle navi, nella strategia
aggiornata siano stati inclusi anche obiettivi per l'adozione di
tecnologie a zero emissioni e di energie e combustibili alternativi.
La soddisfazione per l'esito delle trattative svoltesi la scorsa
settimana a Londra è stato espresso da SEA Europe,
l'associazione rappresenta la quasi totalità dell'industria
cantieristica europea, e dal CESA - Committee of E.U. Shipbuilding
Associations, l'organizzazione che rappresenta l'industria della
costruzione navale e la sua catena di approvvigionamento degli Stati
membri dell'UE, della Norvegia e della Turchia e che detiene lo
status di osservatore presso l'IMO.
«La decisione di intensificare e nel contempo accelerare
la legislazione internazionale - ha rilevato Christophe Tytgat,
rappresentante del CESA e segretario generale di SEA Europe -
stabilisce un nuovo promettente corso verso il trasporto marittimo
sostenibile, fornendo slancio per ottenere riduzioni tangibili
attraverso l'innovazione tecnica».
SEA Europe e CESA hanno evidenziato l'importanza, quale solida
base per le decisioni sui percorsi tecnologici da intraprendere, che
il principio “well to wake” sia stato concordato come
metodo per la valutazione olistica delle emissioni di gas a effetto
serra. Inoltre le due organizzazioni hanno osservato che la
rinnovata strategia concordata dal MEPC rappresenta un punto di
partenza per lo sviluppo articolato e tedioso delle misure
obbligatorie della convenzione MARPOL per la prevenzione
dell'inquinamento causato dalle navi al fine di attuare
efficacemente questi obiettivi politici. Secondo SEA Europe e CESA,
tuttavia, le attuali decisioni e gli strumenti esistenti da soli non
forniscono sufficiente chiarezza per un'ampia azione dell'industria
volta ad attuare tutte le opzioni di efficienza energetica
disponibili e le tecnologie non fossili e, in vista dell'imminente
aggiornamento normativo IMO, ritengono che sia della massima
importanza che definizioni e requisiti prevedano la piena neutralità
tecnologica.
Le due organizzazioni hanno sottolineato anche la necessità
che nelle nuove costruzioni navali e negli interventi di
ammodernamento delle unità navali venga sfruttato con
successo il pieno potenziale dell'ampia varietà di soluzioni
a disposizione, come i carburanti alternativi, compresi i carburanti
elettronici a impatto climatico neutro, la tecnologia OCCS (Onboard
Carbon Capture and Storage) per la cattura e lo stoccaggio del
carbonio a bordo delle navi e i convertitori di energia innovativi,
inclusa la propulsione eolica.
SEA Europe e CESA hanno precisato, inoltre, che per raggiungere
ed eventualmente superare i livelli di ambizione di riduzione delle
emissioni tecnicamente possibili, l'accordo dovrà essere
integrato quanto prima da incentivi finanziari e misure di sostegno
economico ed è essenziale che l'insieme di misure contenenti
sia elementi tecnici che economici eviti distorsioni del mercato che
potrebbero ostacolare l'attuazione tempestiva di una strategia
promettente.