La società navalmeccanica canadese Davie ha completato
l'acquisizione del cantiere navale finlandese Helsinki Shipyard di
Helsinki, transazione di cui le parti non hanno reso noto il valore
specificando tuttavia che Davie, oltre ad impegnare proprie risorse
per l'operazione, ha beneficiato di un finanziamento di 77 milioni
di euro del governo del Québec consistente nell'acquisto di
azioni della Davie per un totale di 30 milioni di euro e di un
prestito di 47 milioni di euro. Precisando che una parte consistente
di questi fondi sarà destinata a garantire che il cantiere
navale disponga di capitale circolante mentre riprende l'attività
e lavora per assicurarsi nuove commesse, Davie e Helsinki Shipyard
hanno evidenziato che il governo canadese ha valutato positivamente
le potenziali sinergie determinate dalla transazione relativamente
alla costruzione di unità rompighiaccio nell'ambito della
National Shipbuilding Strategy, il programma canadese per il rinnovo
della flotta della Marina Militare e della Guardia Costiera del
Canada. Tramite una gara, infatti, il compito di costruire unità
navali nell'ambito di questo programma è stato assegnato ai
cantieri navali canadesi Davie, Vancouver Shipyards e Irving
Shipbuilding.
La storia recente di Helsinki Shipyard, le cui origini risalgono
al 1865, è stata caratterizzata dalla proprietà russa
dell'azienda finlandese che nel 2010, quando la sua ragione sociale
era Arctech Helsinki Shipyard, aveva visto l'ingresso nel proprio
capitale della società navalmeccanica russa United
Shipbuilding Corporation (USC). Quest'ultima nel 2014 aveva
acquisito l'intera proprietà dell'azienda finlandese, 100%
del capitale che nel 2019 era passato alla cipriota Algador
Holdings, società di proprietà russa e ultima
proprietaria del cantiere finlandese prima del passaggio alla Davie.
I problemi per Helsinki Shipyard avevano iniziato ad acuirsi
quando l'Unione Europea e gli USA avevano imposto le prime sanzioni
contro la Russia che colpivano direttamente la società
pubblica USC, con navi da crociera di lusso costruire per la
compagnia Swan Hellenic che quest'ultima si è dovuta
aggiudicare tramite gara in quanto la vendita era stata bloccata
perché nell'operazione erano intervenuti finanziamenti russi
e con il governo finlandese che aveva vietato a Helsinki Finland di
esportare unità rompighiaccio in Russia. Problemi che avevano
comportato una riduzione dell'attività dello stabilimento e
che, con l'inasprimento delle sanzioni dovuto all'invasione
dell'Ucraina da parte delle truppe russe, avevano in pratica
costretto il cantiere all'inattività.
Commentando l'avvenuto cambio di proprietà, il ministro
finlandese all'Economia, Wille Rydman, che è intervenuto
nelle trattative per l'acquisizione negoziando con l'omologo del
Québec, Pierre Fitzgibbon, si è detto «convinto
che con il nuovo proprietario il futuro del cantiere navale e
dell'intera industria marittima finlandese sarà più
luminoso. Davie - ha ricordato Rydman - ha ottenuto il via libera a
partecipare alla strategia nazionale di costruzione navale del
Canada, nell'ambito della quale si intende costruire per lo Stato,
tra l'altro, sette rompighiaccio. Inoltre - ha sottolineato Rydman -
è assai positivo dal punto di vista dello Stato finlandese
che il cambio di proprietà sia avvenuto a condizioni di
mercato».
Il ministro finalndese ha ricordato che il proprio obiettivo era
di togliere la proprietà del cantiere di Helsinki ai russi,
«ma senza aggravare i contribuenti finlandesi di ulteriori
oneri finanziari, essendocene già abbastanza relativamente ad
altri cantieri. Questo mia linea - ha specificato Rydman - è
stata impegnativa da perseguire nella pratica dato che attualmente
l'industria cantieristica mondiale non ha davvero possibilità
di operare senza una qualche sorta di partecipazione delle autorità
pubbliche. Tuttavia le cose sono iniziate bene quando, a settembre,
ho potuto negoziare la questione con Pierre Fitzgibbon, ministro
dell'Economia del Québec».
«Sono - ha proseguito il ministro finlandese - molto
soddisfatto ed orgoglioso di questo risultato finale. I rischi
associati alla proprietà russa sono stati allontanati e al
suo posto c'è un partner occidentale solido ed affidabile. In
questo modo l'impegno finanziario del contribuente finlandese non è
aumentato di un solo euro».
«È fantastico - ha aggiunto - che il cantiere
navale di Helsinki continui ad operare e che la struttura economica
della mia città navale rimanga la più ampia possibile.
Il cantiere navale ha una lunga storia e un know-how di eccellenza
mondiale, soprattutto nel segmento delle navi rompighiaccio e di
altre navi che viaggiano sul ghiaccio».