L'autorità antitrust della Polinesia francese ha
autorizzato l'acquisizione dell'intero capitale della società
logistica Bolloré Logistics dell'imprenditore francese
Vincent Bolloré da parte del gruppo armatoriale francese CMA
CGM, che la scorsa primavera ha annunciato l'intenzione di attuare
il takeover del valore di 4,65 miliardi di euro
(
del
9
maggio 2023), a patto che quest'ultima - che ha notificato il
progetto all'authority polinesiana lo scorso 2 ottobre - venda
attività logistiche operate nella Polinesia francese.
Specificando che per la prima volta l'autorità
polinesiana ha subordinato l'autorizzazione di una concentrazione
alla cessione di attività, annunciando martedì la
propria decisione l'Autorité Polynésienne de la
Concurrence (APC) ha sottolineato che ciò consentirà
di garantire il mantenimento della struttura competitiva del mercato
nel settore dell'organizzazione del trasporto merci nella Polinesia
francese.
L'APC ha spiegato che l'acquisizione «comporta il rischio
di bloccare l'accesso degli spedizionieri al trasporto marittimo di
merci mediante container offerto dalla CMA CGM sulla rotta che
collega l'Europa alla Polinesia francese, con il rischio di un
aumento dei prezzi dei servizi e di un suo impatto sul prezzo di
vendita delle merci sul mercato al consumatore». A tale
riguardo, l'APC ha precisato di aver «individuato elevati
rischi competitivi di espulsione dei concorrenti a scapito di una
dinamica competitiva favorevole agli spedizionieri e, in ultima
analisi, ai consumatori».
«L'analisi sotto il profilo della concorrenza - ha
spiegato inoltre l'antitrust polinesiana - ha permesso di stabilire
che la nuova entità avrebbe avuto un'elevata capacità
di precludere l'accesso al trasporto marittimo di merci sulla rotta
Europa-Polinesia francese, a causa del potere di mercato della CMA
CGM nel mercato a monte del trasporto delle merci, data la debole
capacità di reazione dei concorrenti attuali e potenziali, e
infine di limitare il potere degli acquirenti sul mercato a valle
dell'organizzazione del trasporto delle merci».
L'APC ha rilevato che «la CMA CGM detiene una posizione
dominante, addirittura un monopolio virtuale, nel mercato a monte
del trasporto oceanico delle merci mediante container dall'Europa
alla Polinesia francese. I beni provenienti dall'Europa - ha
ricordato l'antitrust - rappresentano oltre il 40% delle
importazioni nella Polinesia francese e si tratta soprattutto di
beni di largo consumo locale che necessitano di un regolare
approvvigionamento da parte dei distributori polinesiani, come i
prodotti agroalimentari, seguiti a ruota dai beni intermedi, quindi
dai beni di consumo e dai beni strumentali. Integrando l'attuale
leader del mercato, la nuova entità avrebbe aggiunto alla sua
posizione dominante sulla linea Europa-Polinesia francese, quella di
attore leader nel mercato a valle dell'organizzazione dei trasporti
da e verso la Polinesia francese. Ciò le avrebbe dato la
possibilità di influenzare in modo significativo i prezzi e
le condizioni di fornitura dei suoi concorrenti sul mercato
dell'organizzazione dei trasporti. Avrebbe potuto, dopo
l'operazione, applicare un trattamento preferenziale alla propria
controllata per consentirle di ottenere prezzi inferiori e/o volumi
aggiuntivi rispetto agli spedizionieri suoi concorrenti. Questo tipo
di comportamento avrebbe deteriorato la competitività dei
concorrenti della nuova entità nel mercato
dell'organizzazione dei trasporti e avrebbe potuto dissuadere le
imprese concorrenti dall'entrare o dallo svilupparsi sul mercato, o
addirittura incoraggiarle ad uscirne».
L' Autorité Polynésienne de la Concurrence ha
pertanto concluso che l'operazione, così come era stata
notificata, avrebbe potuto «danneggiare la concorrenza nel
mercato dell'organizzazione del trasporto delle merci attraverso un
impatto dell'integrazione verticale». L'APC ha sottolineato,
inoltre, che «l'integrazione verticale consentita
dall'operazione avrebbe conferito un vantaggio competitivo alla
nuova entità attraverso l'accesso privilegiato ad
informazioni riservate».
L'APC ha reo noto che, al fine di rispondere alle preoccupazioni
sollevate dall'authority in materia di concorrenza, la CMA CGM ha
assunto impegni strutturali e comportamentali. «Le parti - ha
specificato l'antitrust - si sono impegnate a vendere l'attività
marittima di Bolloré Logistics corrispondente all'intera
attività di organizzazione del trasporto marittimo di merci
di Bolloré Logistics Polynésie, nonché le
attività di Bolloré Logistics France relative a
Polinesia francese che si concretizza in una lista di clienti
trasferibili all'acquirente delle attività cedute da Bolloré
Logistics. La cessione di tali attività - ha osservato l'APC
- consentirà di porre rimedio in modo efficace e
proporzionato ai problemi di concorrenza individuati».
L'authority ha precisato che «la portata degli impegni è
limitata all'attività di organizzazione del trasporto
marittimo e non riguarda l'attività di organizzazione del
trasporto aereo di Bolloré Logistics nella Polinesia francese
né la partecipazione minoritaria non di controllo di Bolloré
Logistics in TTI Tahiti».