Come preannunciato alla fine dello scorso anno
(
del
20
novembre 2023), la britannica Competition and Markets Authority
ha confermato che non consiglierà al segretario di Stato per
le Imprese e il Commercio di sostituire l'attuale regolamento CBER
di esenzione per categoria per i consorzi di compagnie di
navigazione di linea, che rimarrà in vigore sino al prossimo
25 aprile, con una equivalente norma britannica che preveda
un'esenzione dal diritto sulla concorrenza per alcune forme di
cooperazione tra compagnie di linea. La decisione della CMA,
ufficializzata nei giorni scorsi, segue quella assunta lo scorso
ottobre dalla Commissione Europea
(
del
10
novembre 2023). Il regolamento CBER è stato introdotto
dalla Commissione Euopea nel 2009 ed è stato mantenuto nella
legislazione britannica alla fine del 2020 quando il Regno Unito è
uscito dall'UE.
Secondo la CMA, la cooperazione tra le compagnie di navigazione
risulta migliore e più efficace quando sono gli stessi
vettori marittimi a conformarsi alle norme vigenti sulla concorrenza
e, segnatamente, a quanto stabilisce il Capitolo I del Competition
Act del 1998. Altrimenti - ha specificato l'autorità
antitrust britannica - le 114 compagnie di linea che partecipano ad
accordi consorziali che attualmente beneficiano di esenzione
dovrebbero prendere in considerazione l'applicazione di un'esenzione
per categoria alternativa.
A tal proposito, la CMA ha osservato che molte compagnie di
navigazione di linea devono già valutare la propria
conformità rispetto alle norme sulla concorrenza dato che la
quota di mercato combinata dei consorzi a cui partecipano supera le
soglie consentite dall'esenzione per categoria del regolamento CBER.
Motivando la decisione di sconsigliare di rinnovare la validità
del regolamento, la CMA ha ricordato che attualmente i servizi di
trasporto marittimo di linea verso il Regno Unito, nell'ambito di un
singolo servizio, fanno scalo nei porti dell'UE e le compagnie di
linea che operano questi servizi, dato che l'UE ha deciso di far
scadere la propria esenzione per categoria, dovranno considerare
anche la conformità rispetto alle leggi sulla concorrenza
dell'UE, oltre a dover considerare la conformità con le leggi
sulla concorrenza del Regno Unito. Dato che nell'UE non si
applicherà alcuna esenzione automatica - ha spiegato la CMA -
il valore di un'esenzione automatica ai sensi della legge britannica
sarebbe quindi significativamente ridotto.
Il pronunciamento della CMA è stato accolto con favore
dall'associazione degli spedizionieri britannici British
International Freight Association (BIFA): «anche se questo
mutamento delle norme, se attuato, non porrà fine ai consorzi
e alle alleanze delle compagnie di linea - ha rilevato il direttore
generale della BIFA, Steve Parker - consentirà un controllo
maggiore e continuo di questi accordi e di assicurare che le
compagnie di linea siano pienamente soggette al diritto sulla
concorrenza. Ciò è apprezzato dalla BIFA e dai suoi
associati e chiediamo al segretario di Stato per le Imprese e il
Commercio di sostenere la decisione dell'agenzia».
«La BIFA e i suoi associati - ha precisato Parker - non
sono contro le compagnie di navigazione di linea. Gli associati
sanno che le compagnie di navigazione sono parti essenziali nella
catena di fornitura globale e confidano che questa decisione crei un
adeguato equilibrio tra le compagnie di navigazione come vettori e i
suoi associati come clienti, portando alla creazione di un duraturo
mercato del trasporto marittimo containerizzato stabile e di
successo, nel migliore interesse di tutti coloro che sono impegnati
nel commercio internazionale».