In occasione della riunione del Marine Environment Protection
Committee (MEPC) dell'International Maritime Organization (IMO), che
è in corso a Londra, la Clean Arctic Alliance, l'associazione
il cui scopo è indurre i governi ad assumere iniziative per
salvaguardare l'ecosistema delle regioni artiche, ha esortato gli
Stati membri dell'IMO ad approvare l'istituzione delle due Aree a
controllo delle emissioni (ECA) proposte dal Canada e dalla Norvegia
al fine di proteggere l'Artico dalle emissioni inquinanti prodotte
dal trasporto marittimo. «La creazione di aree di controllo
delle emissioni nell'Artico - ha sottolineato Sian Prior, consulente
della Clean Arctic Alliance - rappresenterà un importante
precedente per la protezione del nostro clima e dei nostri oceani.
La designazione di ECA nelle acque artiche canadesi e nel Mare di
Norvegia - ha aggiunto Prior - ha il potenziale necessario a
favorire un ampio cambiamento positivo, soprattutto se il settore
dello shipping rispetta tale designazione passando a combustibili a
basso tenore di zolfo o ad altri combustibili non fossili più
puliti».
«La proposta di un'ECA nelle acque artiche canadesi - ha
spiegato Prior - riconosce che la designazione avrà l'effetto
di ridurre le emissioni atmosferiche inquinanti delle navi,
migliorerà la qualità dell'aria per le popolazioni
settentrionali, apporterà benefici sia agli ecosistemi marini
che terrestri e, potenzialmente, contribuirà anche alla
riduzione del black carbon nell'Artico che ha un effetto
climalterante. L'ECA nel Mare di Norvegia ridurrà gli impatti
sulla salute umana e contribuirà a ridurre i depositi di
azoto e zolfo lungo la costa norvegese, inclusa una riduzione del
58% del particolato, come il nero di carbonio, entro il 2030
rispetto al 2020. Entrambe le ECA - ha sottolineato Prior -
ridurranno notevolmente l'inquinamento atmosferico causato dalle
navi nell'Artico».