La società britannica di cantieristica navale Harland &
Wolff presenterà istanza per l'avvio di una procedura
fallimentare e per essere ammessa all'amministrazione controllata.
In una comunicazione alla Borsa di Londra, oggi la proprietà
dell'azienda navalmeccanica ha spiegato che a seguito
dell'impossibilità di ottenere una linea di finanziamento
adeguata dopo il rifiuto della richiesta per una linea di credito di
200 milioni di sterline, su cui il governo ha rifiutato di concedere
la garanzia statale
(
del
22
luglio 2024), Harland & Wolff ha ricevuto dalla Riverstone
Credit Partners, attuale finanziatore dell'azienda, ulteriori fondi
pari a 25 milioni di dollari che sono utilizzati per sostenere
l'attività della società, che attualmente è in
trattative con diverse parti per assicurarsi finanziamenti
temporanei. Specificando che recentemente i finanziamenti ottenuti
sono stati utilizzati sempre più per coprire le forniture
essenziali e che alcuni clienti hanno sollevato preoccupazioni circa
il fatto che quote di finanziamenti potrebbero essere state
utilizzate per finanziare altre attività del gruppo,
l'azienda ha reso noto che ciò a sua volta ha portato alla
sospensione dei pagamenti in corso.
Alla luce della difficile situazione, il consiglio di
amministrazione di Harland & Wolff ha ridefinito le priorità
al fine di salvaguardare il core business del gruppo. È stato
quindi deciso di terminare il servizio traghetto con le isole Scilly
restituendo al locatore il traghetto utilizzato a noleggio per il
servizio e di porre nei prossimi giorni la filiale Scilly Ferries in
liquidazione per insolvenza, nonché di vendere nel breve
termine il segmento Marine Services essendo in corso trattative con
diverse parti interessate. È prevista anche la cessione delle
attività del gruppo negli Stati Uniti, mentre le attività
in Australia sono attualmente inattive. Altre attività del
gruppo che non generano introiti sono in fase di chiusura e i
contratti in essere sono stati rescissi.
Quanto al core business del gruppo, Harland & Wolff ha reso
noto che relativamente allo storico cantiere navale di Belfast
l'azienda ha discusso con la spagnola Navantia i termini di un piano
per consentire la ripresa dei lavori per l'attuazione delle fasi
preparatorie del programma per la costruzioni di tre navi per il
programma Fleet Solid Support (FSS) della britannica Royal Fleet
Auxiliary (RFA), mentre proseguono le attività nel cantiere
navale di Appledore nonché nei cantieri navali scozzesi di
Arnish e Methil.
Inoltre Harland & Wolff ha annunciato che sono state prese
misure per ridurre la consistenza del personale del gruppo in aree
di supporto non core e in alcune attività di supporto
primarie ricorrendo a licenziamenti, misure che non riguardano il
personale dei cantieri navali del gruppo e che sono state comunicate
oggi ai dipendenti. L'azienda ha precisato che non è esclusa
una possibile ulteriore riduzione del personale.
Obiettivo del piano di ristrutturazione del gruppo, definito con
la consulenza della Rothschilds & Co, è di mantenere in
funzione le attività core incentrate sui quattro cantieri
navali del gruppo, obiettivo per conseguire il quale - ha precisato
Harland & Wolff - c'è necessità di un
finanziamento importante per superare le attuali sfide commerciali e
quindi di un quadro finanziario stabile garantito da un nuovo
investitore o da un acquirente delle attività.
Commentando l'annuncio dell'azienda, Matt Roberts, responsabile
nazionale del sindacato GMB, ha evidenziato che tutti e quattro i
cantieri navali del gruppo sono essenziali per assicurare alla
nazione capacità in settori come le energie rinnovabili e la
cantieristica navale: «il governo - ha affermato Roberts -
deve ora intervenire affinché nessuna azienda privata sia
autorizzata a scegliere quali parti mantenere, ovvero quali cantieri
navali o quali contratti salvare. Lasciare questi indispensabili
cantieri navali, nonché il cruciale contratto FSS con tutte
le sue promesse per la cantieristica navale del Regno Unito, alla
mercé del mercato - ha sottolineato - non è un bene.
Il governo deve fornire supporto e supervisione per condurre il
mercato alla soluzione di cui abbiamo bisogno».
La chiusura dei battenti di Harland & Wolff era già
stata scongiurata nel 2019 quando l'azienda, allora in
amministrazione controllata , era stata acquisita dalla londinese
InfraStrata
(
dell'1
ottobre 2019).