Oggi il governo britannico ha annunciato la firma dell'accordo
con cui il gruppo navalmeccanico spagnolo Navantia si è
impegnato ad acquistare tutti e quattro i cantieri navali della
Harland & Wolff in Irlanda del Nord (Belfast), Scozia (Arnish e
Methil) e Devon (Appledore) salvando i circa mille posti di lavoro
assicurati dall'attività degli stabilimenti, garantendo la
tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro. Le trattative si
sono protratte negli ultimi mesi dopo che il gruppo cantieristico
britannico è stato posto nuovamente in amministrazione
controllata
(
del
16
settembre e
14
ottobre 2024).
Con l'accordo, Navantia si è anche impegnata al rispetto
del contratto del valore di circa due miliardi di euro con il
Ministero britannico della Difesa che prevede la costruzione di tre
navi di supporto alle portaerei per la Royal Navy nell'ambito del
programma Fleet Solid Support
(
del 26
maggio 2020). Il governo di Londra ha specificato di aver
concordato con Navantia UK, la filiale britannica del gruppo
spagnolo, un emendamento ai termini commerciali del contratto che
introduce minime modifiche al fine di assicurare che Navantia possa
rispettare il contratto e costruire tutte e tre le navi.
«Questo accordo - ha commentato il segretario al Commercio
e alle imprese, Jonathan Reynolds -
è un importante segnale di fiducia nel Regno Unito da parte
di Navantia, che non solo garantirà il futuro della
cantieristica navale britannica, ma salvaguarderà anche mille
posti di lavoro in tutto il Paese e porterà investimenti
futuri nella cantieristica navale in tutto il Regno Unito. La
sicurezza nazionale è il fondamento del nostro “Piano
per il Cambiamento”: senza di essa non possiamo raggiungere i
nostri obiettivi di aumento degli standard di vita in tutto il Regno
Unito, con buoni posti di lavoro qualificati e produttivi. Ecco
perché siamo risoluti nel sostenere il futuro della
cantieristica navale britannica. Questo accordo garantirà la
nostra capacità sovrana nella cantieristica navale al fine di
rafforzare la nostra Marina e assicurare che il settore possa
continuare a generare crescita economica e dare impulso alle
comunità costiere in tutto il Regno Unito».
Da parte sua Navantia ha precisato che l'accordo è ancora
soggetto a trattative nonché alle necessarie approvazioni
sulla base delle normative applicabili all'intesa e ha specificato
che il completamento dell'accordo è atteso per il prossimo
mese.
L'accordo è stato accolto con favore anche dai sindacati
britannici. Evidenziando che «Unite ha lavorato giorno e notte
per garantire gli interessi dei lavoratori di Harland and Wolff e il
futuro dell'industria cantieristica del Regno Unito», la
segretaria generale di Unite, Sharon Graham, ha affermato che, «dopo
innumerevoli incontri con il governo, il datore di lavoro e i
potenziali acquirenti, ora abbiamo una buona notizia che offre una
vera speranza per il futuro. Unite farà sempre tutto il
necessario per lottare per gli interessi dei lavoratori».
«Ancora una volta - ha aggiunto il responsabile regionale del
sindacato per i lavoratori del cantiere navale di Belfast, George
Brash - i lavoratori e Unite hanno dovuto lottare duramente per
ottenere un risultato positivo. Ora ci concentriamo sulla fornitura
di garanzie sia per i posti di lavoro che per la continuità
dell'occupazione. Ora Unite si impegnerà nelle clausole
dell'accordo per assicurare che le richieste dei nostri associati
siano state rispettate e che i lavoratori abbiano tutte le
salvaguardie loro garantite dalle normative TUPE. Vogliamo
assicurare che l'accordo offra un ponte verso il futuro per i nostri
associati e per la secolare industria cantieristica di Belfast».
Anche il sindacato GMB ha manifestato soddisfazione per l'esito
positivo delle trattative, ma ha anche evidenziato la necessità
che l'attività prosegua in tutti i cantieri di Harland &
Wolff: «l'annuncio odierno - ha affermato il responsabile
nazionale di GMB, Matt Roberts - rappresenta un passo estremamente
positivo per il mantenimento della produzione sovrana del Regno
Unito. Ma anche se tutti e quattro i cantieri rimarranno aperti, GMB
continua ad essere cauta. Senza un costante ritmo di lavoro - ha
spiegato - questi cantieri continueranno a soffrire. GMB continuerà
a lottare per garantire che ciò non accada».