
La scorsa settimana l'Office of the United States Trade
Representative (USTR) ha presentato le nuove tasse portuali che
saranno applicate alle navi cinesi o operate da operatori cinesi
oppure gestite da altri operatori con commesse in cantieri cinesi
che faranno scalo nei porti statunitensi e che sono state definite
con l'obiettivo di contrastare la concorrenza della Cina nel settore
della cantieristica navale
(
del
18
aprile 2025). Misure rispetto alle quali ieri la China COSCO
Shipping Corporation, che è il principale gruppo marittimo,
portuale e logistico della Cina, ha espresso la propria ferma
opposizione. «Tali misure - ha sottolineato il gruppo cinese
in una nota - non solo distorcono la concorrenza leale e ostacolano
il normale funzionamento del settore marittimo globale, ma ne
minacciano anche lo sviluppo stabile e sostenibile. In definitiva,
queste azioni rischiano di compromettere la sicurezza, la resilienza
e il regolare funzionamento delle industrie e delle supply chain
globali».
«Quali responsabili fornitori globali
di servizi di trasporto marittimo e di logistica - prosegue la nota
- sosteniamo costantemente i principi di integrità,
trasparenza e conformità nella concorrenza internazionale del
settore. Rimaniamo fermi nel nostro impegno a sostenere il commercio
globale e a fornire soluzioni commerciali di shipping e logistica
affidabili e di elevata qualità ai nostri clienti in tutto il
mondo. Guardando al futuro, continueremo a tutelare gli interessi
dei nostri clienti offrendo al contempo una gamma completa di
servizi affidabili. Invitiamo tutti i clienti a rimanere informati
sulle specifiche offerte di servizi e sulle misure di protezione
fornite dalle nostre filiali nei vari segmenti di attività».