
Oggi è stato abbattuto il diaframma nel cunicolo
esplorativo della Galleria di Base del Brennero che, con i suoi 64
chilometri inclusa la circonvallazione di Innsbruck, sarà il
più lungo collegamento ferroviario sotterraneo al mondo
realizzato per la parte italiana da un consorzio di imprese guidato
da Webuild per conto della società per azioni europea
Galleria di Base del Brennero - Brenner Basistunnel BBT SE (50%
Austria - 50% Italia). A circa 1.400 metri di profondità
sotto il Brennero, una delegazione istituzionale ha attraversato
simbolicamente il confine di Stato all'interno del tunnel,
percorrendo il nuovo asse europeo che da oggi unisce fisicamente i
due Paesi.
La Galleria di Base del Brennero è il cuore del Corridoio
Scandinavo-Mediterraneo della rete di trasporto transeuropea TEN-T
che collegherà Helsinki (Finlandia) a La Valletta (Malta) e
su cui si inserisce anche l'asse Monaco-Verona. Una volta
completata, consentirà ai treni passeggeri di viaggiare fino
a 250 km/h, riducendo i tempi di percorrenza tra Fortezza e
Innsbruck da 80 a soli 25 minuti. Un'infrastruttura pensata per
spostare traffico merci e passeggeri dalla gomma alla rotaia,
contribuendo alla decarbonizzazione dei trasporti nell'area alpina e
alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico.
«Il completamento del primo collegamento sotterraneo tra
Italia e Austria - ha sottolineato l'amministratore delegato di Rete
Ferroviaria Italiana (RFI), Aldo Isi, in occasione dell'evento -
rappresenta un traguardo storico per l'ingegneria ferroviaria e per
la mobilità europea, contribuendo in modo decisivo allo
sviluppo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo. La Galleria di Base
del Brennero sarà la più lunga galleria ferroviaria
sotterranea al mondo, nonché un'opera strategica che
rafforzerà l'interconnessione ferroviaria continentale,
promuovendo sostenibilità e competitività. In
parallelo - ha ricordato Isi - RFI sta realizzando il potenziamento
della linea Verona-Fortezza, l'accesso sud alla Galleria di Base,
un'infrastruttura fondamentale che consentirà di incrementare
la capacità del traffico merci e passeggeri, ridurre i tempi
di percorrenza e migliorare la regolarità del servizio,
assicurando benefici concreti per viaggiatori e imprese in tutta
Europa. RFI è orgogliosa di contribuire a questo progetto,
frutto di una collaborazione internazionale che guarda al futuro
della mobilità».
«Il risultato di oggi - ha sottolineato Pietro Salini,
amministratore delegato di Webuild - è il frutto di un lavoro
straordinario, reso possibile dall'impegno e dalla competenza delle
persone del gruppo Webuild e delle aziende della filiera
nell'affrontare una delle sfide ingegneristiche più complesse
al mondo. Abbiamo scavato sotto le Alpi superando condizioni
geotecniche estreme grazie anche all'adozione di soluzioni
tecnologiche avanzate, garantendo sicurezza e sostenibilità
in ogni fase. Il tunnel che oggi unisce Italia e Austria è il
simbolo della capacità dell'industria italiana delle
infrastrutture di realizzare progetti strategici per un futuro
sempre più green della mobilità in Europa».