
L'associazione dei porti europei ha manifestato favore per il
riconoscimento da parte del Parlamento europeo dell'essenziale ruolo
dei porti nel rafforzamento della mobilità e della resilienza
militare espresso nella relazione d'iniziativa del Parlamento sulla
mobilità militare che è stata discussa lunedì
scorso durante una riunione congiunta della Commissione per la
Sicurezza e la Difesa (SEDE) e della Commissione per i Trasporti e
il Turismo (TRAN) del Parlamento. «Rileviamo in Parlamento -
ha commentato la segretaria generale dell'European Sea Ports
Organisation (ESPO), Isabelle Ryckbost - una profonda comprensione e
un forte sostegno per l'importante e strategico ruolo che i porti
possono svolgere nel migliorare la mobilità, la preparazione
e la resilienza militare in Europa, nonché per le sfide e le
esigenze che derivano dall'assunzione di tale ruolo. Ci auguriamo
che questi punti trovino riscontro nel testo di compromesso finale.
Auspichiamo inoltre che questa relazione venga attentamente
considerata nell'elaborazione e nell'attuazione del prossimo
pacchetto e delle relative misure sulla mobilità militare».
ESPO, in particolare, ha espresso apprezzamento per gli
emendamenti volti a sottolineare ulteriormente il ruolo strategico
chiave dei porti nei corridoi di mobilità militare, a
sostenere finanziamenti dedicati del Meccanismo per Collegare
l'Europa (CEF) per i porti marittimi, ad istituire un dialogo
permanente tra porti e forze armate, a riconoscere il ruolo civile
dei porti nelle catene di approvvigionamento e nel commercio e la
necessità di garantire la continuità operativa, a
garantire la protezione dei porti dalle minacce fisiche e ibride, a
riconoscere i limiti di spazio e la necessità di zone
cuscinetto nei porti, nonché la necessità di spazio
sufficiente per progetti energetici all'interno dei porti, a
delineare in modo esaustivo gli investimenti nei porti che
dovrebbero essere considerati a duplice uso e ad affrontare la
necessità che la NATO e le autorità militari
consultino tempestivamente i porti.
L'associazione ha ricordato che nelle prossime settimane
l'attenzione sarà rivolta alla finalizzazione degli
emendamenti di compromesso al progetto di relazione del Parlamento
europeo e che una riunione di follow-up delle commissioni TRAN-SEDE
è prevista per il due dicembre.