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PORTI
Nel terzo trimestre il traffico delle merci nel porto di Anversa-Bruges è calato del -2,8%
Oltre alle rinfuse, sono diminuiti anche i container
Anversa
21 ottobre 2025
Come nei due trimestri precedenti, anche nel periodo
luglio-settembre di quest'anno il traffico delle merci movimentato
dal porto di Anversa-Bruges ha registrato un calo anno su anno che è
stato causato, oltre che dalla prosecuzione del trend negativo nel
settore delle rinfuse, anche dalla riduzione dei volumi di carichi
containerizzati. Nel terzo trimestre del 2025 il sistema portuale
belga ha movimentato globalmente 65,4 milioni di tonnellate di
merci, con una flessione del -2,8% sullo stesso periodo dello scorso
anno. Nel comparto delle merci varie il traffico dei container è
ammontato a 36,5 milioni di tonnellate (-4,2%) ed è stato
realizzato con una movimentazione di contenitori pari a 3,4 milioni
di teu (-2,4%), mentre il traffico delle merci convenzionali ha
mostrato una ripresa del +8,0% salendo a 2,7 milioni di tonnellate.
In calo del -1,1% la movimentazione di auto nuove che è stata
pari a 692mila veicoli. Nel segmento delle rinfuse liquide sono
state movimentate 17,6 milioni di tonnellate (-4,9%) e in quello
delle rinfuse secche 3,3 milioni di tonnellate (-5,7%). In
diminuzione anche il traffico crocieristico che ha registrato gli
approdi di 56 navi da crociera rispetto a 61 nel terzo trimestre del
2024.
Nei primi nove mesi del 2025 il traffico complessivo delle merci
è stato di 202,6 milioni di tonnellate, con una riduzione del
-3,8% sul corrispondente periodo dello scorso anno che è
stata determinata dalla contrazione del -12,8% dei volumi di rinfuse
parzialmente bilanciata dall'aumento del +1,3% delle merci varie. In
quest'ultimo settore il traffico dei container si è attestato
a 113,5 milioni di tonnellate (+1,1%) con una movimentazione di
contenitori pari a 10,3 milioni di teu (+1,6%). L'authority portuale
belga ha reso noto che il traffico containerizzato con l'Estremo
Oriente è aumentato del +4,1% trainato dalla crescita sia
delle importazioni (+3,2%) che delle esportazioni (+4,8%), anche se
le esportazioni di container pieni sono calate del -2,8% mentre
quelle di container vuoti sono aumentate del +15,6% a segnalare - ha
evidenziato l'ente - la debolezza dell'export europeo. Nel segmento
delle merci convenzionali, dove sono state movimentate 7,5 milioni
di tonnellate (+0,3%), le importazioni sono aumentate del +2,4%
mentre le esportazioni sono diminuite del -13,8% principalmente a
causa della riduzione dell'export verso gli USA e il Messico. Le
importazioni di acciaio dalla Cina sono salite a 400mila tonnellate
(+46%), quelle provenienti dall'India sono ammontate a 440mila
tonnellate (-30%), quelle dalla Turchia a 402mila tonnellate (+138%)
e quelle dalla Corea del Sud a 397mila tonnellate (+13,7%). Il
traffico delle altre merci convenzionali è cresciuto del
+18,4% grazie ai maggiori volumi di frutta (+11%), strutture in
acciaio (+23%) e degli altri carichi (+25%), mentre i prodotti
forestali sono leggermente diminuiti (-4%). Il traffico ro-ro ha
segnato un aumento del +3,3%, mentre la movimentazione di
autoveicoli nuovi, con un totale di oltre 2,3 milioni di mezzi, è
lievemente calata del -0,9%. L'ente portuale ha specificato che le
importazioni di auto dalla Cina sono cresciute sensibilmente
(+19,7%) superando il Giappone quale principale paese di origine, e
in deciso aumento sono risultate anche le importazioni di camion
(+7,7%), di attrezzature pesanti e di grandi dimensioni (+5,1%) e di
veicoli usati (+53,0%).
Nei primi nove mesi del 2025 le rinfuse solide sono state 10,1
milioni di tonnellate (-8,9%). I fertilizzanti sono rimasti
relativamente stabili (-1,1%) con le importazioni - ha precisato
l'authority portuale - che sono aumentate del +12,9%, a causa del
raddoppio delle spedizioni russe in previsione dei nuovi dazi UE a
cui si è aggiunta una quota crescente da paesi di origine
alternativi come il Marocco, mentre le esportazioni, che
rappresentano due terzi del traffico dei fertilizzanti, sono
diminuite del -8,9% a causa della minore incidenza delle spedizioni
verso Turchia, Italia e vari mercati in Africa e America Latina. Tra
i valori anomali positivi figurano rottami (+9,2%) e caolino
(+24,7%), mentre sono risultati in calo carbone (-44,5%), sabbia e
ghiaia (-13,2%), altri materiali da costruzione (-10,9%) e minerali
non ferrosi (-4,1%).
Nel settore delle rinfuse liquide il totale è stato di
55,9 milioni di tonnellate (-13,5%). I derivati del petrolio, che
rappresentano il 62% di questo segmento, sono diminuiti del -18% a
causa della perdita di esportazioni di benzina verso l'Africa
occidentale a seguito di normative europee più severe e delle
minori importazioni dal Regno Unito. Solo il cherosene ha registrato
una forte crescita (+77%). I gas energetici (propano e butano) sono
aumentati del +12,6%, mentre sono diminuiti la nafta (-25,3%) e il
gas naturale liquefatto (-15,1%). Il traffico di prodotti chimici è
rimasto stabile (+1,9%) in gran parte grazie ai biocarburanti
(+41,7%), al netto dei quali il volume di prodotti chimici risulta
in calo del -4,3% a causa di un settore chimico europeo - ha
spiegato l'autorità portuale - che continua a subire la
pressione degli elevati costi energetici, del dumping cinese e della
debole domanda.
Nel periodo gennaio-settembre di quest'anno il traffico
crocieristico è stato di oltre 392mila passeggeri (-4,9%) a
bordo di 139 navi da crociera, quattro in meno rispetto allo scorso
anno.
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