 Il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale
del Mare di Sicilia Orientale ha approvato all'unanimità il
nuovo Piano Regolatore del porto di Catania completando l'iter
burocratico cominciato a dicembre 2024 con la presentazione del
progetto al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e il
passaggio presso una serie di enti previsti dalla normativa, tra cui
Ministero dell'Ambiente, Consiglio dei Lavori Pubblici, Regione
Siciliana e Comune di Catania, che hanno espresso pareri, tutti
recepiti nella versione finale approvata.
Tra i principali interventi, il nuovo PRP, che è basato
su una previsione dei traffici fino al 2030 e 2040, prevede un'area
crociere di 84mila metri quadri con quattro accosti in grado di
accogliere navi da oltre 340 metri e sullo sporgente centrale la
nuova Stazione Marittima di 5mila metri quadri che potrà
ricevere fino ad un milione di passeggeri l'anno e che sarà
dotata di sistemi basati sulle energie rinnovabili in grado di
renderla autosufficiente dal punto di vista energetico.
Il nuovo waterfront prevede una promenade che si svilupperà
dal nuovo porticciolo per yacht, nelle immediate vicinanze della
stazione ferroviaria, fino al Porto Nuovo e al molo Crispi: 17
ettari circa, oltre ai tre ettari dell'area cantieristica posta a
nord est. La “Darsena yacht” ospiterà oltre 700
imbarcazioni da diporto di piccole (4/18 metri), medie (18/28 metri)
e grandi dimensioni (fino a 120 metri), con l'obiettivo di creare
anche un ampio mercato della cantieristica, oggi compromessa per
mancanza di spazi idonei nella zona sud ovest del porto e Piazzale
Triangolare, con una viabilità dedicata e un accesso diretto
al mare aperto. Anche i pescherecci, attualmente localizzati presso
gli accosti del Porto Vecchio, Porto Nuovo e Porto Peschereccio,
avranno una nuova area ad hoc con servizi necessari e nuovi
manufatti per il ricovero temporaneo di attrezzature e reti da
pesca.
Commentando il via libera finale espresso dal Comitato di
gestione ed evidenziando che il nuovo Piano Regolatore giunge dopo
quasi mezzo secolo dal vecchio PRP, il presidente dell'AdSP,
Francesco Di Sarcina, ha sottolineato che l'ente portuale, con un
forte gioco di squadra, è riuscito «a far approvare in
tempi rapidissimi, poco meno di un anno, il nuovo Piano. Il porto di
Catania - ha spiegato - sarà completamente trasformato e
diventerà uno dei tanti il fiori all'occhiello della città,
un'infrastruttura dagli standard internazionali, innovativa,
tecnologica, ecosostenibile, competitiva e aperta a cittadini,
turisti e crocieristi, con aeree fruibili, condivise e inclusive; si
delineeranno significative prospettive di sviluppo. Naturalmente -
ha precisato Di Sarcina - il progetto ha tenuto conto delle
prescrizioni e suggerimenti raccolti durante il percorso di
approvazione, dunque è una versione rivista capace di
sintetizzare e fare tesoro delle istanze istituzionali e del
territorio, senza rinunciare ai principi fondanti del piano
originario». Il presidente dell'authority portuale ha
annunciato che tutte le azioni in programma verranno avviate
immediatamente, «a cominciare - ha specificato - dalla
riorganizzazione degli spazi portuali, la progressiva scomparsa, sin
dai prossimi mesi, dei mezzi commerciali dalle aree destinate al
waterfront. In tutte le fasi di questo delicato e importante
processo di cambiamento - ha precisato - saranno salvaguardate le
attività imprenditoriali e i lavoratori: ciascuno di essi
avrà modo, se lo vorrà, di crescere e svilupparsi nel
porto».
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