 L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
Meridionale ha reso noto che nei primi nove mesi del 2025 il
traffico delle merci nei sei porti di Bari, Brindisi, Barletta,
Manfredonia, Monopoli e Termoli è stato di oltre 12 milioni
di tonnellate, con una flessione del -7% sullo stesso periodo dello
scorso anno.
Nel comunicare l'andamento del traffico dall'inizio dell'anno,
l'AdSP dell'Adriatico Meridionale, come altre Autorità di
Sistema Portuale italiane che sempre più intendono il loro
ruolo come quello di aziende private che guidano un conglomerato
economico piuttosto che quello - più conforme al vero - di
società pubbliche incaricate di gestire aree e infrastrutture
date in concessione ad imprese private, ha evidenziato
principalmente l'evoluzione positiva di diversi segmenti di
traffico, quasi che i destinatari della comunicazione siano
azionisti e potenziali investitori piuttosto che un ampio ventaglio
- il pubblico, appunto - di addetti, professionisti e altri che a
vario titolo sono interessati a conoscere nel dettaglio quanto è
accaduto per trarne conclusioni e indicazioni.
In mancanza di informazioni più specifiche, e
tralasciando quindi le evidenziazioni del «buon andamento di
alcune categorie merceologiche strategiche» che - secondo
l'AdSP - «confermano la solidità del sistema portuale
del Mare Adriatico Meridionale che, pur in un contesto economico
complesso, mantiene performance di assoluto rilievo, attestandosi su
volumi di traffico che restano ampiamente superiori ai livelli
pre-pandemia», dalla comunicazione si desume grosso modo che,
relativamente alle merci, il porto di Bari ha registrato risultati
positivi in tutti i principali segmenti di traffico, mentre il porto
di Brindisi, con oltre 4,4 milioni di tonnellate di merci
movimentate, ha accusato un calo del -22%, dato - ha precisato
l'ente - che è stato influenzato significativamente dalla
cessazione della produzione di energia elettrica da parte della
centrale Federico II Enel e, quindi, dalla connessa attività
di sbarco del carbone. Relativamente al porto di Barletta, l'AdSP ha
riferito di un andamento positivo, mentre in contrazione è
risultato il traffico nel porto di Manfredonia con oltre 467mila
tonnellate di merci movimentate (-20%). Per il porto di Monopoli è
dato sapere, pressappoco, solo che lo scalo «si
contraddistingue per vivacità operativa e capacità di
attrarre traffici diversificati» e, per il porto di Termoli,
che lo scalo «consolida la propria funzione di scalo
passeggeri».
Per conoscere nel dettaglio cosa è accaduto nel 2025 al
traffico delle merci nei porti del sistema dell'Adriatico
Meridionale bisognerà attendere il consuntivo di fine anno,
quando doverosamente l'ente dovrà rendere noti i dati
statistici annuali in formato ESPO. Statistiche tabellari che, se
diffuse magari con cadenza trimestrale durante l'anno, eviterebbero
agli uffici dell'ente che si occupano di diffondere le informazioni
sull'andamento dei traffici un lungo lavoro di sintesi che
inevitabilmente (?) tralascia alcuni elementi. Un ulteriore motivo
per rendere noti i dati ESPO con maggior frequenza che dovrebbe
interessare anche altre Autorità di Sistema Portuale: il
consuntivo annuale in formato ESPO viene divulgato nei primi mesi
dell'anno successivo quando i primi mesi dell'anno precedente, per
le dinamiche dei mercati, sono ormai storia.
Bruno Bellio
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