
Global Ship Lease (GSL) ha nuovamente elevato il volume del
proprio giro d'affari avendo registrato nel terzo trimestre del 2025
ricavi pari a 192,7 milioni di dollari, valore record che
rappresenta un incremento del +10,7% sullo stesso periodo del 2024.
L'utile operativo è stato di 99,2 milioni (+7,6%) e l'utile
netto di 95,0 milioni di dollari (+95,0%).
Commentando oggi i risultati della compagnia, che ha una flotta
di 69 portacontainer di proprietà poste a noleggio presso
primari vettori marittimi mondiali, l'executive chairman di GSL,
George Youroukos, ha evidenziato che «per tutto il 2025
l'enorme complessità e instabilità della situazione
geopolitica e l'accresciuta incertezza relativamente alle politiche
commerciali sono state in netto contrasto rispetto alla coerenza e
alla forza del mercato del noleggio di portacontenitori di medie e
piccole dimensioni». La flotta della GSL, infatti, che ha una
capacità di stiva pari complessivamente a 403mila teu, è
formata da navi di capacità unitaria compresa fra 2.200 e
9.100 teu più una nave da 11.000 teu.
Youroukos ha spiegato i motivi che contribuiscono a rendere
elevata la domanda della taglia di portacontainer offerte dalla
compagnia: «un numero crescente di fattori esterni e di
interruzioni - ha specificato - sta progressivamente frammentando e
riducendo l'efficienza della supply chain globale delle
portacontainer e, di conseguenza, aumentando il numero di navi
necessarie per movimentare una determinata quantità di
carico. La diffusione della produzione intermedia e finale fuori
dalla Cina e in tutto il sud-est asiatico; le aziende delle grandi
economie di consumo che diversificano gli approvvigionamenti e
l'origine geografica delle merci per gestire i rischi della supply
chain; la Cina che sviluppa e diversifica i suoi mercati finali; i
repentini cambiamenti delle politiche commerciali che interrompono o
deviano i flussi commerciali: tutti questi fattori - ha rilevato
Yourroukos - stanno spingendo le compagnie di linea a cercare
tonnellaggio aggiuntivo e flessibile per soddisfare le esigenze
pratiche delle loro attuali attività».
«Nonostante rotte, tempistiche e impieghi siano in
continua evoluzione - ha proseguito Youroukos - la realtà è
che il commercio containerizzato continua a crescere. Con una
capacità inutilizzata nella flotta globale che è
pressoché inesistente, continuiamo a trattare e firmare
noleggi a prezzi interessanti per impieghi futuri. Il 2025 - ha
precisato - è completamente coperto, il 2026 si sta
avvicinando alla copertura completa e le nostre posizioni aperte nel
2027 si stanno riducendo rapidamente».