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FORUM dello Shipping
e della Logistica
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI SPEDIPORTO
Sessione Pubblica


Palazzo San Giorgio - Genova, 28 Marzo 2012
Relazione morale del Consiglio Direttivo


"OBIETTIVO PORTUALITA': DA CHE PARTE STARE?"



Signore e Signori, gentili Ospiti ed Autorità,

come ogni anno è con grande piacere che sono a dare il benvenuto, a nome del Consiglio Direttivo e dei Soci tutti della Spediporto, alla nostra annuale Assemblea ringraziandovi altresì per la presenza e numerosa partecipazione.

Dopo la parentesi dello scorso anno, Spediporto torna ad essere ospitata in questa meravigliosa sala di Palazzo San Giorgio, che ricorda e racconta di un glorioso passato del nostro porto ma anche della nostra città, dove le attività mercantili dell'uno e la crescita economica dell'altra seguivano una vera osmosi progettuale.

Grazie dunque alla presidenza dell'Autorità Portuale per averci ospitato.

Dopo la grave crisi che aveva investito l'economia mondiale nel biennio 2008-2009 e la ripresa evidenziata nel 2010, la spinta propulsiva è andata progressivamente affievolendosi nel corso del 2011.

Il contesto di instabilità e di diffusa incertezza, le prospettive di rallentamento della crescita economica a livello globale impongono dunque di guardare con moderata cautela allo sviluppo delle attività e dei traffici portuali nell'immediato futuro.

Dopo un buon inizio l'economia mondiale, a partire dal secondo trimestre 2011, ha registrato un moderato rallentamento frutto di una generalizzata riduzione del ritmo di crescita delle economie avanzate.

Quest'ultima infatti, si è mantenuta complessivamente forte nei Paesi emergenti, trainata in larga parte dalla domanda interna. In Cina ed in India, ad esempio, il PIL ha continuato ad aumentare a ritmi sostenuti (rispettivamente del 9,5% e del 7%) mentre la crescita è diminuita in misura più accentuata in Brasile (3,1% sul periodo precedente) ed in Russia (3,4% sul periodo corrispondente).

Nel secondo trimestre del 2011 il PIL dell'area euro è aumentato solo dello 0,2% sul periodo precedente, mostrando evidenti segni di stagnazione che hanno trovato conferma nei trimestri successivi.

Ad incidere pesantemente sono certamente stati due fattori, Il primo legato al venir meno del c.d. "effetto rimbalzo" ossia dalla ripresa della crescita sostenuta della domanda arretrata di consumatori e produttori; il secondo legato alle misure di risanamento delle finanze pubbliche di molti Paesi dell'area euro tra cui, come noto l'Italia, a cui è andato a sommarsi il non trascurabile livello di incertezza derivante dalla crisi del debito sovrano in numerosi Paesi dell'area euro.

1

Secondo i dati recentemente pubblicati nella nota congiunturale Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) relativamente al numero di spedizioni effettuato da un campione di oltre 200 imprese tra le più rappresentative del settore, l'anno 2011 mostra un saldo complessivo positivo, sia in termini di volumi che di fatturato. I dati relativi al traffico marittimo, sia per quanto riguarda i container che le rinfuse, sono positivi: +1,5% per i teu e +1,8% per le rinfuse. Per quanto riguarda le spedizioni internazionali, nel comparto marittimo il traffico è salito del 2,7% ed il fatturato complessivo dell'1,7%.

2

A giocare un ruolo da leone, anche in questo caso, è stata la portualità asiatica che continua a monopolizzare i primi otto posti della classifica mondiale, con una movimentazione complessiva pari a 167 milioni di TEU.

Per quanto riguarda nello specifico il trasporto container, si può osservare come negli ultimi anni il trend di crescita globale del settore sia stato, in alcuni casi, sensibilmente superiore a quello del PIL arrivando a mostrare come nel settore la tendenza alla crescita, sebbene condizionata dai dati macroeconomici, abbia manifestato segni di maggiore reattività1.

Ad una tenuta generale del traffico container2, sia a livello mondiale che europeo, non ha però corrisposto un altrettanto soddisfacente livello di tenuta dei noli e, dunque, di redditività del traffico mercantile.

Per quanto riguarda l'andamento di questi ultimi infatti, le tendenze generali hanno mostrato un andamento negativo nelle rotte tra Asia ed Europa.

Lo Shanghai Shipping Exchange (SSE) ha evidenziato come nel primo semestre 2011 vi sia stata una riduzione media dei noli del 23% rispetto al medesimo dato del 2008 sulle rotte tra Asia ed Europa.

Nello scorso mese di Febbraio il Dry Baltic Index (ovvero l'indice dei carichi secchi su cui si stabiliscono i noli) è sceso a 600 punti, il crollo più pesante mai avuto in due decenni. Tendenza questa che difficilmente muterà nel corso del 2012 secondo le stime di Alphaliner.

Interactive Stock Chart for Dry Baltic Index - Riferimento Aprile 2011 - Marzo 2012

Tra i dati fino a qui esposti permetteteci di evidenziarne uno, a nostro modo di vedere significativo.

Lo sviluppo del traffico contenitori, al netto della crisi dei noli e conseguentemente del comparto della logistica, mostra una capacità di crescita percentuale superiore ad ogni altro settore economico e vede progressivamente aumentare la propria rilevanza nella composizione del PIL europeo e nazionale.


Il ruolo della logistica nella crescita del PIL

3

I dati Eurostat 2010 confermano che la logistica rappresenta a livello europeo 500 miliardi di euro (4,6 del PIL EU27), impiega Ca. 9.2 milioni di persone (4,6% della forza lavoro totale presente in Europa) di cui il 63% nel trasporto terrestre, il 2% nel trasporto marittimo, il 5% nel trasporto aereo e il 30% in attività di supporto come la movimentazione merci, lo stoccaggio, i viaggi e i trasporti.

4

IV Rapporto sull'Economia del Mare.

In Europa3 si stima infatti che ben il 4,6% del PIL sia riconducibile al settore del trasporto e della logistica.

Recenti studi del Censis4 evidenziano come il PIL generato dal sistema marittimo nazionale, comprensivo sia della componente industriale che terziaria, ammonta annualmente a 39.5 miliardi di euro, pari al 2,6 % del PIL nazionale a prezzi correnti, rilevante anche il contributo dato all'occupazione che registra oltre 213.000 unità di lavoro dirette.

Dati questi che confermano come l'economia portuale sia in grado di stimolare significativamente la produzione ed occupazione del sistema economico nazionale.

Non è un caso infatti che il c.d. "moltiplicatore del reddito" del settore portuale sia pari a 2,75. Con ciò significando che ogni 1000 euro di nuovi investimenti o di domanda aggiuntiva di servizi nel settore, vengono a generarsi 2.757 euro di ricchezza per il complesso dell'economia.

Parimenti non è un caso che il c.d. "moltiplicatore dell'occupazione" per il settore della logistica sia pari a 2,03. Con ciò significando che con l'aumento di 1.000 nuovi posti di lavoro nel settore se ne attivano 2.032 nel sistema economico complessivo.

Il porto e la logistica rappresentano dunque un formidabile volano di sviluppo del territorio, un polo funzionale in grado di generare ricchezza ed occupazione, catalizzare risorse imprenditoriali ed investimenti, stimolare Io sviluppo territoriale.

E non può essere trascurato il gettito fiscale prodotto dai traffici marittimi che si attestano nei porti, punti naturali di frontiera doganale.

Esaminando i dati del Bilancio dello Stato, alla voce incassi da entrate tributarie, si legge che dei 127.774 milioni di euro incassati a titolo di IVA, ben 17.305 milioni (vale a dire il 13,5%) derivano dagli scambi esteri e mercantili.

Non è un caso dunque che ancora recentemente un Paese come l'Olanda, leader in Europa con il Porto di Rotterdam per i traffici marittimi, abbia deciso di istituire, su iniziativa del Ministero degli Affari Economici, dell'Agricoltura, dell'innovazione e delle Infrastrutture il Dinalog (Dutch Institute for Advanced Logistics) con lo scopo di rendere, entro il 2020, l'Olanda il mercato leader in Europa per il controllo dei flussi di merci che passano attraverso uno o più Paesi europei, progetto che, secondo il Governo olandese, determinerà una crescita del PIL nazionale di 7 miliardi di euro.

E' con tale obiettivo e con la volontà di potersi proporre come gateway europeo per le operazioni doganali di immissione in libera pratica, anche nei confronti di altri Stati membri, che l'Olanda intende offrire la possibilità di svolgere le operazioni doganali in modo più snello, con lo scopo di consentire un abbattimento dei tempi e dei costi delle operazioni di sdoganamento e compensare, in tal modo, i maggiori costi di trasporto necessari per il trasferimento delle merci fino allo Stato membro di immissione in consumo.

Nella sostanza dunque l'Olanda progetta di diventare, da qui ai prossimi otto anni, la porta d'accesso delle merci all'Europa.

Una scelta che, alla luce dei dati fino a qui esposti, non può che qualificarsi come lungimirante e vincente.

Ecco allora che viene da chiedersi dove intenda collocarsi, o da che parte intenda stare, l'Italia rispetto ad un settore, quello della logistica, che i dati alla mano documentano essere l'unico comparto economico in crescita ed in grado di generare occupazione ed attrarre investimenti dall'estero.

5

Doing Business 2012 è una co-pubblicazione di World Bank e International Finance Corporation. Titolo completo "Doing Business in a more transparent world". Economy Profile Italy. Lo studio valuta le economie di 183 Paesi classificandole in 10 aree di applicazione delle normative, come ad esempio, l'avvio di un'impresa, la risoluzione di insolvenze ed il commercio transfrontaliero. Non solo, i dati del rapporto di quest'anno coprono la regolamentazione in materia economica da giugno 2010 a maggio 2011 includendo anche indicatori del tutto nuovi come quelli relativi al consumo energetico.

La domanda è tutt'altro che retorica e le risposte tutt'altro che scontate, soprattutto alla luce dei risultati del rapporto 2012 del "Doing Business" pubblicato dalla World Bank in collaborazione con l'IFC (International Finance Corporation)5.

Lo studio della Banca Mondiale, condotto su 183 Paesi, ha valutato le economie di questi in 10 aree tematiche tra cui: l'avvio di un'impresa, l'accesso al credito, il commercio, la regolamentazione economica e la semplificazione normativa. Ebbene al primo posto della classifica del "fare business in modo facile e trasparente" c'è Singapore, seguito da Hong Kong, Cina, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Danimarca primo fra gli Stati europei. Per trovare l'Italia bisogna, purtroppo, scivolare all'87esimo posto della classifica generica, (l'anno scorso eravamo all'83esimo posto), alle spalle di Mongolia, Bahamas, Zambia ed Albania.

6

Vedasi altresì sul punto "Le Infrastrutture in Italia: dotazione, programmazione, realizzazione", Banca d'Italia, Aprile 2011 n. 7 pag. 187.

7

Vedasi sempre sul punto "Infrastrutture e servizi di trasporto in Italia. Un quadro di problemi" di Piero Casadio, Area Ricerca Economica ed Internazionale, Banca d'Italia.

Non certo più incoraggianti sono i dati e la classifica stilata dal World Economic Forum che, sulla base di indicatori qualitativi e quantitativi, pone l'Italia6 al 54esimo posto nel comparto delle infrastrutture su 134 Paesi analizzati. In termini di qualità infrastrutturale il nostro Paese scenderebbe poi al 73esimo posto, molto lontano da Germania e Francia ma anche da Paesi come la Spagna.7

In base al DPEF 2009-2013, nel 2005 l'Italia presentava una dotazione infrastrutturale di trasporto pari a circa la metà di quella francese e tedesca. Un quadro questo destinato a non migliorare se si pensa che, anche alla luce della recente Decisione di Finanza Pubblica 2011-2013, viene evidenziato un pesante taglio degli investimenti fissi lordi della P.A. nel comparto delle infrastrutture che porterà ad una riduzione degli stessi pari ad 8 miliardi di euro.

Negli anni futuri poi la necessità di dare seguito ai rientri imposti ai debiti sovrani dell'UEM (come nel caso della Grecia) faranno sì che gli investimenti per infrastrutture potrebbero ulteriormente ridursi, a meno che non si ponga mano ad una seria riallocazione della spesa e delle strategie di governance del settore.

In questo contesto si colloca dunque la necessità e l'urgenza di porre in essere scelte che sostengano il settore della logistica.

E' bene però ricordare che aumentare ed accrescere la capacità competitiva dell'Italia nel settore non significa solo intervenire sulle infrastrutture.


Non solo infrastrutture. Semplificazione normativa e programmazione per sostenere lo sviluppo logistico del Paese.

Sono numerosi i settori e le aree di intervento dove è necessario chiarire la posizione che l'Italia vuole assumere rispetto alla competizione internazionale. Dobbiamo scegliere se aggredire il mercato delle merci, come stanno facendo Olanda e Germania, oppure se vogliamo vederlo progressivamente sfilare davanti ai nostri occhi a vantaggio dei nostri competitors europei.

La strategia italiana nel settore pare infatti essersi accontentata di salvare le apparenze lasciando immutata la sostanza.

I recenti interventi governativi in materia di liberalizzazioni e semplificazioni non hanno sostanzialmente mutato il quadro normativo in cui si trovano a confrontarsi gli operatori del settore. Anzi è vero il contrario.

8

Vedasi sul punto "The ease of trading across borders in Italy over time", in Doing Business Report Year.

Come testimoniato dal Doing Business 2012, a partire dal 2006 ad oggi in Italia non si sono registrati sostanziali interventi di semplificazione delle procedure amministrative e commerciali legate all'importazione ed esportazione di merci. Di fatto non vi è stato un solo intervento normativo volto ad alleggerire il carico di incombenti e dei costi che le aziende del settore devono sostenere.8

Non si capisce dunque il perché mentre altri Paesi europei mirino a rendere effettivi interventi di semplificazione normativa, in Italia si persegua una politica diametralmente opposta.

Solo per citare alcune delle più recenti novelle dispositive che hanno ulteriormente aumentato, nell'ambito delle spedizioni internazionali, lo "spread" tra la capacità competitiva del nostro settore rispetto ai partners europei, citiamo:

  1. la modifica dell'art. 303 deI TULD che introduce sanzioni senza pari in Europa per le errate dichiarazioni doganali;
  1. le importanti e gravose modifiche dell'art. 50 bis del Decreto Legge n. 331/1993 che disciplina l'istituto dei Depositi IVA;
  1. l'introduzione della normativa Black List;
  1. la normativa sul dimetilfumarato (DMF) che ha aumentato in Italia, senza pari in Europa, i costi dei controlli sulle merci in importazione;
  1. la nuova disciplina sulle attività di controllo radiometrico dei semilavorati metallici che non trova confronto o pari a livello europeo;
  1. la normativa sulle cessioni intracomunitarie;
  1. le disposizioni applicative sulla Security e sulla Safety.

9

Sul punto leggasi il "Grande Rapace" in Capo Horn - Edizione n. 2 deI 2012 dove, tra l'altro, si trova commentato come: "la pressione fiscale sull'economia italiana è superiore al 60%. Il Total Taxe Rate, ovvero il livello di tassazione complessiva sulle imprese, è - secondo proiezioni - pari al 68,6%. Come dire che ad una impresa resta poco più del 31% di margine per far fronte a costi di gestione che sono incommensurabilmente più alti in Italia che in ogni altro Paese."

Non dimentichiamoci poi dei nefasti effetti introdotti con la disciplina dei costi minimi nel settore dell'autotrasporto, avvallati anche dal recente Governo, in chissà quale ottica di liberalizzazione del mercato, e fortunatamente oggi sotto l'attento vaglio dell'Antitrust, né dimentichiamoci che il contesto economico in cui si trovano ad operare gli spedizionieri internazionali è lo stesso di ogni impresa e pertanto caratterizzato da una pressione fiscale che ha sfondato il tetto del 70%, da sempre maggiori difficoltà ad accedere al credito, da tempi di pagamento (soprattutto quando il cliente è lo Stato) che sforano i 180 giorni, da un costo del lavoro senza eguali in Europa9.

Una breve, ma necessaria, considerazione sulla recente vicenda dell'Antitrust. Con sincera convinzione continuiamo a ritenere la pronuncia dell'Autorità Garante destituita di ogni fondamento giuridico e logico, e conseguentemente, profondamente ingiusta.

Riesce difficile pensare come possa il nostro settore economico, già duramente messo alla prova da anni di crisi, ritrovare stabilità e dialogo costruttivo, soprattutto tra le categorie, se anche il semplice incontrarsi e discutere può diventare il presupposto di denunce - magari abilmente costruite proprio per preservare ruoli monopolistici ed anticoncorrenziali nei confronti della media impresa - seguite da altrettanto assurde pronunce che hanno solo lo scopo di fare cassa. In queste condizioni è veramente difficile lavorare per la crescita.

La sensazione degli operatori del settore, degli international forwarders, è che in Italia manchi la convinzione sulla reale importanza dello sviluppo nel settore della logistica e, conseguentemente, venga meno un'attività che sappia coordinare le scelte nel settore delle infrastrutture con le politiche di rilancio del commercio estero, passando attraverso una semplificazione normativa ed un chiarimento delle competenze tra Stato e territorio, anche a seguito delle modifiche del Titolo V della Costituzione, per quanto riguarda il piano delle priorità di intervento.

Non si può negare che alcuni tentativi di coordinamento e programmazione siano stati condotti negli anni passati.

L'anno scorso lodammo l'importante lavoro che portò alla redazione del Piano Nazionale della Logistica: il timore oggi è che quel lavoro ed i risultati a cui pervenne non troveranno sostanziale applicazione e che anche in questo caso, come nelle precedenti edizioni, il Piano rimanga inattuato riducendosi ad un puro esercizio teorico.

L'attuale Governo, che certamente fa del suo DNA "tecnico" e non politico un motivo di forza, deve avere il coraggio di compiere scelte forti, anche nel settore, marittimo e portuale, se realmente vuole vedere realizzato quel progetto di rilancio dell'economia e dell'occupazione.

Un Governo che abbia assunto consapevolezza dell'importanza del settore deve non solo definire un programma chiaro di interventi sulle infrastrutture garantendone, a livello di programmazione economico finanziaria, la sostenibilità dei costi, ma deve, senza indugio, procedere ad una reale semplificazione normativa e burocratica.

Prima tappa la riduzione delle Autorità Portuali o un loro eventuale accorpamento regionale, ciò allo scopo di garantire un allineamento di programmi e di politiche commerciali in grado di sfruttare pienamente le caratteristiche dei singoli scali.

Le stesse Autorità Portuali dovrebbero poi essere messe nelle condizioni di esercitare un ruolo di indirizzo e coordinamento reale tra i diversi soggetti pubblici e privati che operano ed intervengono nelle dinamiche operative. Il tutto assistito da adeguate capacità di spesa e di gestione funzionale.

Seconda tappa l'accelerazione del progetto dello "Sportello Unico" superando le attuali resistenze interne alle Amministrazioni e Direzioni Centrali che, in alcuni casi, vedono in esso una minaccia alla propria "sovranità" decisionale.

Terza tappa un riordino complessivo delle norme che presiedono alle procedure di importazione ed esportazione delle merci e perciò in grado di incidere sulla nostra capacità di competere a livello internazionale, con l'obiettivo di coordinarle in un Testo Unico che ne definisca, a livello nazionale, interpretazione, ambito di applicazione e sanzioni. Vorremmo che si ponesse fine al proliferare di un fenomeno che potremmo definire di "federalismo dispositivo di tipo feudale", che rinvia l'interpretazione di norme alle singole amministrazioni, direzioni ed uffici periferici votati più a preservare competenze e potere discrezionale che non a favorire il mercato.

Riforma questa, come la precedente, che può definirsi a costo zero per le casse dello Stato. Le riforme esistono, quelle vere, ma manca la volontà di perseguirle.

Non tutto può però essere fatto o programmato dal centro, anche le amministrazioni territoriali, siano esse uffici della Dogana, dei Presidi o delle stesse Autorità Portuali, devono provare a fare un salto culturale, orientando il proprio operato non solo al perseguimento dei fini dell'amministrazione di appartenenza ma anche al più alto scopo dello sviluppo e della crescita economica del Paese.


Luci ed ombre nei programmi di sviluppo del Porto.

Analizzando e studiando il Piano Operativo Triennale 2012-2014 dell'Autorità Portuale di Genova si avverte il peso legato all'incognita dei finanziamenti.

La pianificazione di un porto di rilevante interesse internazionale deve essere di ampio respiro e contenere al suo interno obiettivi di sviluppo anche ambiziosi purché realizzabili, ciò anche al fine di garantire la competitività del sistema logistico e produttivo nazionale.

10

European Port Governance 2010. Report dell'indagine sulla Governance dei porti marittimi europei.

Ancora recentemente una ricerca dell'ESPO ha confermato la debolezza del sistema portuale italiano causata dalle pesanti limitazioni in termini di risorse finanziarie e dalla mancanza di una vera e propria autonomia funzionale10.

Le Autorità Portuali devono essere considerate quali generatori di reddito per lo Stato e per il sistema economico e non, come purtroppo i fatti dimostrano, essere trascurate e sottovalutate nella loro rilevanza strategica.

Nel Piano Operativo Triennale 2012-2014 piace trovare conferma della forte apertura alla telematica ed ai sistemi dì riorganizzazione operativa; piace l'apertura ad iniziative a carattere europeo in grado di dare lustro ed assicurare risorse alle attività dell'Autorità Portuale di Genova; non piacciono le partecipazioni a progetti (come il TIGER) che rischiano di trasformare il nostro scalo in un mero corridoio di trasferimento di contenitori; spiace, inoltre, trovare posticipato al 2013 l'intervento di realizzazione del PED che, proprio nell'assemblea della Spediporto del 2010, era stato lanciato ed accolto con grande favore dalla Regione Liguria e dalla stessa Autorità Portuale di Genova.

La realizzazione di un centro unificato di controllo sulle merci in importazione (il c.d. PED) deve essere un obiettivo prioritario. E' infatti attraverso progetti di questo tipo che si eleverebbe considerevolmente la qualità dei servizi alla merce, riducendo tempi e costi sui controlli. Esattamente quello che stanno facendo Germania ed Olanda.

All'Autorità Portuale però chiediamo anche più coraggio sia nell'avviare un effettivo rinnovo della propria struttura sia nel sostenere con maggiore convinzione e forza i progetti e le richieste provenienti da quelle categorie dell'utenza portuale abituate, per cultura e tradizione, a collaborare con lealtà. Ciò anche per dare un segnale forte, rivolto a chi invece agisce ferendo il porto ed i suoi traffici con manifestazioni fondate sul ricatto del blocco operativo. Contro questi fenomeni vorremmo vedere più determinazione e coraggio.

Una riflessione a parte merita la predisposizione del nuovo Piano Regolatore Portuale, qui infatti il tema del rapporto tra sviluppo del porto e della città diventa tutt'uno.

Non si può negare che la presenza e lo sviluppo di un porto si traducano anche in vincoli e condizionamenti per la comunità territoriale, potendo provocare congestionamenti dei trasporti, limitazione all'utilizzo ed alla destinazione di spazi.

Sotto altro verso è certo che la presenza di una realtà portuale si traduce generalmente in sviluppo occupazionale e crescita economica ed è ormai comunemente ammesso che i porti possono e debbono essere strumento per lo sviluppo di un territorio.


Genova ed il Porto. La nostra visione

Nel caso poi di Genova l'importanza dello sviluppo del porto per il futuro della città è forse ancora più evidente che in altre parti d'Italia.

11

Nel 2010 nella Provincia di Genova, dove operano oltre la metà delle imprese della Liguria (85.644 su 167.001) la 'forza lavoro' è stata quantificata in 381.212 persone (di cui 209.355 uomini e 171.856 donne) e fra questi gli occupati sono 356.302 ed i disoccupati 24.910. Il tasso di attività è del 68,86%, quello di occupazione del 64,27% (per i maschi del 70,77%, per le femmine del 57,92%), quello di disoccupazione del 6,56% a livello generale, del 19,95% a livello giovanile (per i maschi del 21,80%, per le femmine del 17,5 1%).

Si pensi al dato per cui nella nostra città circa il 18% della popolazione residente trae la propria fonte di reddito dal Porto ed al dato che quasi il 30% dell'intera forza lavoro della Provincia di Genova è impiegata in attività portuali o del suo indotto11. Si proiettino queste percentuali in un'ottica di sviluppo e rilancio reale dell'economia marittima, potremmo così arrivare ad immaginare i riflessi occupazionali e sul reddito che potrebbero prodursi.

Ecco perché è importante decidere da che parte stare: da quella di una cultura orientata a conservare uno stato di conflittualità ed incomprensione sulla rilevanza della portualità o, invece, aperta a comprenderne le potenzialità di sviluppo e di benessere?

Perché un porto si affermi come polo logistico non basta che adegui a posteriori le infrastrutture portuali alle esigenze dei traffici e del sistema economico, ma sono necessarie una pianificazione territoriale ed una convergenza di strumenti e di politiche di sostegno alle imprese che travalichino i confini del porto, attraverso un profondo coinvolgimento degli organi di programmazione locale, regionale e nazionale.

Come categoria siamo fermamente convinti che lo sviluppo futuro della portualità genovese, sotto il profilo economico, territoriale, tecnologico ed ambientale non solo debba vedere fortemente impegnate tutte le categorie di operatori ma, ancor prima, coinvolta la città.

Siamo convinti che sia fondamentale avviare un'osmosi progettuale tra porto e città che declini percorsi e scelte per giungere alla realizzazione di un MasterPlan Porto-Città che sia la sintesi per temi specifici di quanto elaborato nel PUC - lato Porto - e di quanto sarà contenuto nel redigendo Piano Regolatore Portuale.

E' un momento delicato ed importante, dove alle scelte a carattere programmatico si associano altre a carattere politico ed amministrativo. E' necessario e quanto mai urgente trovare un corretto equilibrio fra le esigenze di sviluppo dello scalo e le aspirazioni ed i bisogni dei cittadini.

Le prossime elezioni nel Comune di Genova e la presenza oggi alla nostra Assemblea dei candidati sindaco, rappresentano un'occasione unica per verificare la loro visione del Porto, del suo sviluppo, anche infrastrutturale, e del fondamentale rapporto con la città.

E' un dato di fatto che le difficoltà di crescita del Porto di Genova nel recente passato sembrano potersi ascrivere, in aggiunta a quanto fin qui detto, più ai colli di bottiglia della c.d. "logistica esterna" che non ai limiti di ricettività delle banchine. E' lecito dunque chiedersi, in attesa che vengano realizzate le grandi infrastrutture del Terzo Valico e della Gronda, come il porto e la città intendono affrontare l'aumento del traffico camionistico; l'indispensabile individuazione di un'area definitiva per l'autoparco; la possibile, se non certa, saturazione dei nodi stradali - come nel caso di San Benigno - o, come nel caso di Lungomare Canepa, delle vie di percorrenza dove i confini tra porto e città si fondono.

Di fronte a questi interrogativi ed alla concreta possibilità che Genova abbia il rango di un vero e proprio "Porto di terza generazione" siamo convinti che la nostra città non possa fare a meno di un assessorato dedicato alla portualità, ciò con lo scopo non di creare sovrapposizioni di funzione o competenze con l'Autorità Portuale, ma con il fine di creare una figura di coordinamento tra i piani di sviluppo della città e quelli portuali, ma non solo, anche un promotore della cultura delle attività marittime in seno alla città, un soggetto di raccordo tra la comunità economica e quella sociale.

Niente di più di quello che in altre città portuali europee già esiste con il Port Community Manager.

Diffondere la cultura dello Shipping, avvicinare i giovani alle attività mercantili e della logistica guardando ad esse non come "disturbatori sociali" ma quali sviluppatori di occupazione. Anche questi sono obiettivi che una comunità dovrebbe porsi al fine di avvicinare le sensibilità della società civile alle necessità economiche di uno scalo marittimo di rilevanza internazionale.

Le peculiarità del nostro scalo, l'obiettivo di accrescerne la capacità produttiva, potrebbero trasformare lo stesso in un laboratorio sperimentale per processi ad alta automazione (già esistenti in numerosi porti europei) per la movimentazione su banchina delle merci, di telematizzazione dei processi operativi e di coordinamento informatico tra operatori.

Le eccellenze scientifiche raccolte intorno al progetto del Villaggio Tecnologico degli Erzelli, ma anche quelle professionali dell'Accademia del Mare, possono costituire un collante straordinario tra la città ed il porto.

Ciò di cui oggi la città ed il porto hanno bisogno è avere prospettive reali di crescita e sviluppo. Per chi, come noi spedizionieri, vive confrontandosi quotidianamente con il mercato internazionale, la scelta non può che essere quella di stare dalla parte del Porto.

Grazie per l'attenzione e buon prosieguo di lavori.

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Roma
Paolo Pessina sarà il nuovo presidente della Federagenti
Il passaggio di testimone avverrà il 25 ottobre quando Alessandro Santi cesserà il suo mandato
Il primo luglio diventerà operativa la prima versione del Sardinia Port Community System
Cagliari
La nuova piattaforma telematica è stata presentata oggi a Cagliari
Le Aziende informano
ABB completa l'acquisizione del business di routing meteorologico di DTN per la navigazione
La transazione è stata completata oggi, in seguito a un precedente annuncio di accordo con il gruppo globale di dati e analisi DTN
Gli Houthi avrebbero preso di mira altre due portacontenitori della MSC
Portsmouth/Tampa
Le navi hanno proseguito regolarmente il loro viaggio
Commesse per 63,4 milioni alla Somec nel segmento delle navi da crociera
San Vendemiano
Si tratta di unità destinate a Regent Seven Seas Cruises, Oceania Cruises e Disney Cruise Line
Marsa Maroc gestirà il Container Terminal Est del nuovo porto di Nador West Med
Marsa Maroc gestirà il Container Terminal Est del nuovo porto di Nador West Med
Casablanca
Avrà una capacità di traffico annua pari a 3,4 milioni di teu
R-Logitech uscirà da Euroports e sarà sostituita da un nuovo azionista di maggioranza privato
Kallo
Le società di investimento PMV e SFPIM hanno temporaneamente incrementato le proprie quote
Hapag-Lloyd collabora con ZeroNorth per la transizione energetica della propria flotta
Copenaghen
Soluzione digitale per l'approvvigionamento del fuel e la pianificazione dei bunkeraggi
Nel trimestre febbraio-maggio Carnival ha registrato ricavi e numero di passeggeri record
Nel trimestre febbraio-maggio Carnival ha registrato ricavi e numero di passeggeri record
Miami
Il gruppo crocieristico prevede che la forte crescita proseguirà nel 2025
Nel primo trimestre di quest'anno il traffico delle merci nei porti rumeni è aumentato del +16,1%
Bucarest
Forte calo dei carichi da e per l'Italia
Paolo d'Amico è stato confermato presidente del Registro Italiano Navale
Genova
Rinnovato il mandato per il quadriennio 2024-2027
Hamburg Commercial Bank ha acquisito il portafoglio nel segmento del credito navale della NIBC
Amburgo/L'Aia
Ha un valore di 992 milioni di dollari
Nei primi tre mesi del 2024 il traffico dei container nei porti tedeschi è aumentato del +5,2%
Wiesbaden
Il volume complessivo delle merci è diminuito del -1,1%
Il segretario americano alla Marina entusiasta per l'acquisizione di Philly Shipyard da parte di Hanwha
Il segretario americano alla Marina entusiasta per l'acquisizione di Philly Shipyard da parte di Hanwha
Washington
È il primo costruttore navale coreano a sbarcare sulle coste americane e - ha specificato - sono certo che non sarà l'ultimo
Grimaldi (ALIS): intervenire sulla direttiva europea ETS affinché non si crei una distorsione della concorrenza modale e una distorsione geografica
Roma
Ci auguriamo - ha specificato - che venga presa in considerazione la proposta dell'ICS di istituire un fondo di ricerca e sviluppo
Hanwha entra nel mercato dell'U.S. Jones Act comprando il costruttore navale americano Philly Shipyard
Seul/Filadelfia
Accordo del valore di 100 milioni di dollari
Viking ordina a Fincantieri la costruzione di due navi da crociera di 54mila tsl
Trieste
Potranno ospitare 998 passeggeri e saranno consegnate tra il 2028 e il 2029
Torna in crescita il traffico delle merci nei porti francesi
Torna in crescita il traffico delle merci nei porti francesi
Parigi
Rialzo dei volumi di carichi movimentati in tutti i principali scali nei primi tre mesi del 2024
Filt Cgil e Fit Cisl hanno indetto uno sciopero nei porti il 4 e 5 luglio
Roma
C'è - sottolineano - l'assoluto bisogno di giungere al più presto al rinnovo del Ccnl
Ok al riequilibrio funzionale della concessione di Venezia Terminal Passeggeri la cui durata è stata prorogata di dieci anni
Venezia
Impegno a investire oltre 19 milioni di euro. Porto di Chioggia, approvata la concessione a SO.RI.MA. (F2I Holding Portuale)
A maggio il traffico delle merci nel porto di Genova è calato del -0,6% e in quello di Savona-Vado è cresciuto del +9,6%
Genova/La Spezia
La Regione Liguria ha approvato il Piano di Sviluppo Strategico relativo alla ZLS “Porto e Retroporto della Spezia”
Sette giorni di mobilitazione nei porti italiani all'inizio del prossimo mese
Roma
Uiltrasporti, irresponsabile l'atteggiamento delle parti datoriali nella trattativa per il rinnovo del Ccnl dei porti
I sindacati sollecitano un incontro sulla congestion fee chiesta dagli autotrasportatori che operano con il porto di Genova
Genova
Via libera definitivo in India al progetto per la costruzione di un grande porto container a Vadhavan
Via libera definitivo in India al progetto per la costruzione di un grande porto container a Vadhavan
New Delhi
Avrà una capacità annua pari a 23,2 milioni di teu
L'UIRR è insoddisfatta della posizione del Consiglio dell'UE sulla proposta di regolamento sulla capacità dell'infrastruttura ferroviaria
Bruxelles
L'associazione continua ad invocare un approccio più coordinato a livello internazionale
Russo (Conftrasporto): l'autonomia differenziata rischia di minare la competitività del sistema economico nazionale
Roma
Preoccupa - spiega - che la legge sia stata approvata in totale mancanza di definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione con riferimento a porti, aeroporti e grandi infrastrutture
Nei primi cinque mesi del 2024 il traffico delle merci nel porto di Trieste è aumentato del +5,6%
Trieste
Incremento generato dalle rinfuse liquide (+11,6%). In calo le merci varie (-3,4%) e le rinfuse secche (-78,5%)
Proroga dell'indennità di mancato avviamento per i portuali degli scali di Gioia Tauro e Taranto
Roma/Gioia Tauro/Taranto
L'Ima confermata confermata per altri nove mesi
Fincantieri vara ad Ancona la nave da crociera Viking Vesta
Los Angeles
A metà 2025 sarà consegnata all'americana Viking
Lineage compra il fornitore abruzzese di magazzini frigoriferi Eurofrigor
Amsterdam
Al via la fase costruttiva dell'antemurale del porto di Porto Torres
Cagliari
Affidata ad un Collegio Consultivo Tecnico la questione dei maggiori costi dell'opera
Avvenuta in Cina la posa della chiglia della nuova ro-pax GNV Virgo
Genova
Sarà la prima nave della flotta di GNV ad essere alimentata a gas naturale liquefatto
A Genova la Giornata mondiale degli ausili alla navigazione marittima
Genova
Il 22 agosto la IALA assumerà lo status legale di organizzazione intergovernativa
SFL Corporation ordina la costruzione di cinque portacontainer da 16.800 teu
Hamilton
Commessa del valore di un miliardo di dollari alla New Times Shipbuilding
Nel 2023 Fratelli Cosulich ha registrato performance finanziarie seconde solo a quelle record del 2022
Genova
OMT (Accelleron) acquisisce la OMC2
Rivoli
L'azienda produce iniettori di carburante ad alta precisione per motori marini, stazionari e ferroviari
Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti olandesi è calato del -7,6%
L'Aia
Riduzione dei volumi in tutti i principali comparti merceologici
Chantier Naval de Marseille ammodernerà altre due navi da crociera di AIDA Cruises
Rostock
Fanno parte della classe “Sphinx”
La genovese De Wave ha acquisito la Inoxking
Genova
L'azienda produce mobili in acciaio e sistemi di refrigerazione per l'industria marittima
Continua la flessione del traffico dei container nel porto del Pireo
Hong Kong
Complessivamente in aumento i volumi movimentati dagli approdi del network di COSCO Shipping Ports
MSC ottiene il 97,71% del capitale della Gram Car Carriers
Oslo
Nei prossimi giorni l'acquisizione delle rimanenti azioni
Hapag-Lloyd ribattezza la propria divisione terminalista
Amburgo
A Hanseatic Global Terminals fanno capo 20 container terminal in 11 nazioni
ADNOC Logistics & Services ordina in Corea 8-10 nuove navi per gas naturale liquefatto
Abu Dhabi
Saranno costruite da Samsung Heavy Industries e Hanwha Ocean
Kombiverkehr è allarmata per la riduzione dei servizi di DB Cargo per il trasporto intermodale
Francoforte sul Meno
L'azienda è alla ricerca di partner alternativi
MSC pronta ad acquisire il 15% di ADR in Aeroporto di Genova
Genova
Il gruppo armatoriale ha presentato una proposta vincolante di acquisto
Fincantieri costruirà un quarto sottomarino NFS per la Marina Militare Italiana
Trieste
Commessa del valore di 500 milioni di euro
Quattro le principali aree critiche in vista dell'entrata in vigore del regolamento FuelEU Maritime
Roma
Workshop sul tema del Gruppo Giovani di Confitarma
Varo tecnico della seconda delle quattro navi ro-pax di GNV in costruzione in Cina
Genova
La “GNV Orion”, di 52.000 tonnellate tsl, verrà presa in consegna nell'estate del 2025
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Assarmatori ha rafforzato la propria struttura
Roma
Inserimento nell'organico di Simone Parizzi, Mattia Canevari e Cesare Crocini
La giapponese MOL acquisisce il 25% della società logistica tanzaniana Alistair Group
Tokyo
Porto di Ravenna, oltre quattro milioni di euro destinati a nuovi mezzi a minor impatto ambientale
Ravenna
Bando per la sostituzione dei mezzi attualmente operanti in banchina
Rosetti Marino, nuova commessa per attività EPC offshore del valore di oltre 400 milioni di euro
Ravenna
Prevede la realizzazione della topside della piattaforma di produzione gas che verrà installata al largo delle coste libiche
Tornano a crescere i ricavi del corriere espresso FedEx
Memphis
Nei prossimi mesi è attesa una prosecuzione dell'attuale trend positivo
Assagenti analizza l'impatto sui traffici marittimi delle crisi geopolitiche in atto
Genova
Il 9 luglio Adria Ferries inaugurerà una nuova linea traghetto fra Italia e Montenegro
Ancona
Servizio bisettimanale tra i porti di Ancona e Bar
Ferrovie dello Stato ed Eni proseguono la collaborazione nel settore dei carburanti alternativi
Roma
Mitsui O.S.K. Lines avrà il 72% del capitale della Gearbulk
Tokyo
Acquisirà un ulteriore 23% detenuto da Halberton Holding (famiglia Jebsen)
Il Gruppo Giovani Armatori di Confitarma lancia il sito web ItalianSeafarers
Roma
Presentate le opportunità di formazione offerte dalle compagnie e dalle fondazioni ITS
Nel 2023 sono quasi raddoppiati i passeggeri ospitati sulle navi di MSC Crociere
Ginevra
Ad agosto è iniziata anche l'attività di Explora Journeys
Il fondo EQT Infrastructure VI compra la Constellation Cold Logistics
Stoccolma/Londra
Possiede e gestisce 26 depositi frigoriferi in Europa occidentale e Scandinavia
UPS vende la società logistica Coyote Logistics alla RXO per oltre un miliardo di dollari
Charlotte/Atlanta
Nel 2023 l'attività ceduta ha generato un fatturato di 3,2 miliardi di dollari
CMA CGM ristruttura servizi nel Mediterraneo
Marsiglia
Variazioni alle linee Euronaf e TMX 2 che scalano diversi porti italiani
L'unico retroporto del porto di La Spezia è quello di Santo Stefano Magra
La Spezia
Lo sottolineano spedizionieri, agenti marittimi e doganalisti spezzini che dicono no all'ipotesi di altri corridoi
Guerrieri (AdSP Livorno): il terminal TDT deve mantenere la propria vocazione merceologica
Livorno
Ci aspettiamo da Grimaldi - ha specificato - piani di sviluppo per favorire una reale crescita dei traffici containerizzati
Emanuele Grimaldi è stato rieletto presidente dell'International Chamber of Shipping
Emanuele Grimaldi è stato rieletto presidente dell'International Chamber of Shipping
Montreal
Confermato per un altro mandato di due anni
Lorenzo Giacobbe è il nuovo presidente del Gruppo Giovani di Assagenti
Genova
Sarà affiancato dai vicepresidenti Pietro Abbona e Andrea Pompei
I porti di Trieste e Monfalcone si alleano con quelli di Cartagena, Riga e North Sea Port
Trieste
Rapporto sul lavoro nei porti liguri
Genova
È stato realizzato dalla Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile
Trasporto intermodale di prefabbricati in calcestruzzo dalla Toscana alla Sardegna
Arezzo
Collaborazione tra il gruppo Baraclit, il Polo Logistica del gruppo FS e il gruppo Grendi
Prosegue la crescita del traffico containerizzato di transhipment nei porti di Algeciras e Valencia
Algeciras/Valencia
A maggio nei due scali i contenitori in trasbordo sono aumentati del +8,4% e +12,0%
Kombiverkehr, nel 2025 raddoppieranno in Germania i costi per l'uso delle linee ferroviarie per il trasporto delle merci
Francoforte sul Meno
Krebs: nella peggiore delle ipotesi fermeremo i trasporti
Salgono a 88 le aziende associate ad Assiterminal
Genova
Adesione di sette nuove aziende
Fratelli Cosulich ha acquisito la genovese Schiavetti Enzo
Genova
Opera nel settore della produzione e vendita di prodotti hardware per l'industria navale e nautica
Probabile affondamento della rinfusiera Tutor attaccata dagli Houthi
Portsmouth
Segnalato l'avvistamento in mare di detriti e di chiazze di idrocarburi
Il Consiglio UE concorda la sua posizione sul nuovo regolamento sull'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima
Bruxelles
Adottato anche l'approccio generale sul regolamento sull'uso della capacità dell'infrastruttura ferroviaria
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Il 25 giugno a Genova si terrà l'assemblea di Assagenti
Genova
Evento dal titolo “Mari inquieti. Rotte e conflitti: l'incognita dei traffici”
Convegno sulla sicurezza e ottimizzazione del flusso di passeggeri nei porti e alle frontiere
Roma
Organizzato dalla Fondazione ICSA, si terrà il 12 giugno a Roma
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RASSEGNA STAMPA
Houthis Mount Biggest Month of Attacks on Ships This Year
(Bloomberg)
Megapuerto de Chancay: Autoridad Portuaria decidió retirar demanda por exclusividad del futuro terminal
(Latina Noticias)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Stefano Messina
Roma, 2 luglio 2024
››› Archivio
Anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dalla Società Petrolifera Gioia Tauro
Gioia Tauro
L'ente portuale aveva rigettato le istanze di concessione presentate dalla società
Mitsubishi Shipbuilding costruirà le prime due navi ro-ro giapponesi a metanolo
Tokyo
Avranno una capacità di circa 2.300 autoveicoli
MSC ristruttura i collegamenti tra il Mediterraneo occidentale e il Canada
Ginevra
Fusione di due servizi
Nuovo servizio Mediterraneo - East Coast USA della MSC
Ginevra
Avrà frequenza settimanale
Il 24 giugno verrà attivato il Port Community System dei porti della Campania
Napoli
La piattaforma digitale sarà dotata di ulteriori strumenti entro il 2026
Nel 2023 il traffico delle merci nei porti greci è cresciuto del +1,0%
Il Pireo
Passeggeri in crescita del +6,4%
Nel 2023 il fatturato della MIS - Magli Intermodal Service è cresciuto del +28,5%
Acquanegra Cremonese
Movimentate 2,3 milioni di tonnellate di carichi
Lo scorso mese il traffico dei container nel porto di Long Beach è diminuito del -8,2%
Long Beach
Nei primi cinque mesi del 2024 è stato registrato un aumento del +10,0%
Spediporto, contingentare gli arrivi nel porto di Genova ad un numero di automezzi che possano effettivamente essere serviti
Prosegue la crescita dei prezzi delle nuove costruzioni navali
Copenaghen
Si riduce la consistenza del portafoglio ordini di portacontainer
A maggio il traffico dei container nel porto di Los Angeles è calato del -3,4%
Los Angeles
Attesa la ripresa della crescita in estate
Il 25 giugno a Genova si terrà l'assemblea di Assagenti
Genova
Evento dal titolo “Mari inquieti. Rotte e conflitti: l'incognita dei traffici”
Arrivati al 60% i lavori di consolidamento della prima vasca di colmata della Darsena Europa
Livorno
Il completamento è previsto entro fine anno
Piacenza ha rassegnato le dimissioni da commissario straordinario dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale
Genova/Roma
Gli subentra l'ammiraglio Massimo Seno
I mezzi della Guardia Costiera di Trieste hanno soccorso una motonave dell'APT Gorizia
Trieste
Tratte in salvo le 76 persone a bordo
The Italian Sea Group ha portato a termine la cessione del cantiere nautico di Viareggio
Marina di Carrara
È stato venduto a Next Yacht Group per 21 milioni di euro
Eni ha ceduto il 10% del capitale sociale di Saipem
San Donato Milanese
Il controvalore è stato di circa 393 milioni di euro
Ripristinata la piena navigabilità nel canale d'accesso al porto di Baltimora
Baltimora
Assoporti e SRM pubblicano un nuovo aggiornamento del rapporto “Port Infographics”
Roma
Focus sui traffici marittimi e le flotte, sui carburanti alternativi e sull'occupazione delle donne nei porti
Rinnovato il consiglio di amministrazione di Stazioni Marittime
Genova
Indicazione della conferma di Edoardo Monzani al ruolo di presidente
A maggio i ricavi di Yang Ming e Wan Hai Lines sono cresciuti del +46,2% e +40,1%
Keelung/Taipei
Nei primi cinque mesi del 2024 registrati incrementi del +27,0% e +17,5%
Porto di Genova, Spediporto e Fedespedi chiedono agli autotrasportatori di congelare la congestion fee
Genova
DFDS venderà le proprie mini crociere alla Gotlandsbolaget
Copenaghen/Visby
La cessione includerà le navi “Crown Seaways” e “Pearl Seaways” costruite nel 1994 e 1989
Secondo report del Centro Studi Fedespedi sulla crisi di Suez
Milano
Nel Mediterraneo, avvantaggiati i porti più vicini a Gibilterra
Finsea rinnova la propria brand identity
Genova
La struttura del gruppo suddivisa in tre principali unità di business: Finsea - Shipping agency, Finsea - Land transport e Finsea - Global logistics
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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