Le compagnie membri delle due megaintese armatoriali, la Great Alliance e la Global Alliance, le cui navi effettuano numerosi collegamenti tra Europa e Asia orientale e tra Asia orientale e Nord America, sono rimaste spiazzate due volte, nel breve giro di pochi mesi, dalla mutata posizione di quattro membri - due per alleanza - ora impegnati con altri legami. Prima la fusione delle attività container della P&O Containers e della Nedlloyd, che hanno creato la P&O Nedlloyd Container Line, poi l'acquisto dell'American President Lines (APL) da parte della Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore stanno creando problemi alla completezza dei servizi delle due grandi intese. La Global Alliance era composta fino a qualche mese fa' dalla Mitsui OSK Lines (MOL), dall'American President Lines (APL), dalla Nedlloyd (con il subpartner Malaysian International Shipping Corporation MISC) e dalla Orient Overseas Container Lines (OOCL), mentre la Great Alliance era composta da Nippon Yusen Kaisha (NYK), Hapag Lloyd, Neptune Orient Lines (NOL) e P&O Containers. Ora alla Global Alliance vien meno l'apporto dell'APL le cui linee dovrebbero passare, a ragion di logica, nell'altra alleanza dove milita la NOL, mentre la Nedlloyd è stata sostituita dalla P&O Nedlloyd Container B.V., gruppo che nella Great Alliance milita come P&O Container Nedlloyd Ltd. Ma entro giugno la compagnia britannica e quella olandese dovranno esprimere una decisione, rimanendo in uno dei due gruppi e uscendo dall'altro.
Le due alleanze dunque rischiano di sfasciarsi non potendo più, ciascuna di esse, offrire la serie di collegamenti settimanali orizzontali che le caratterizzava fino ad oggi. E allora cercano altri alleati. E in questi giorni sia Great che Global Alliance stanno corteggiando la sudcoreana Hyundai Merchant Marine. Non vi sono passi ufficiali, ma i rappresentanti dei due gruppi ammettono che vi sono tentativi di attrarre la compagnia nella loro orbita.
La Hyundai svolge collegamenti tra Asia orientale e Nord Europa con una flotta di portacontainer velocissime che scalano in Mediterraneo il porto hub di Malta, da cui si dipartono servizi feeder per numerosi scali italiani, francesi e spagnoli. Fino a poco più di due mesi fa' faceva parte del servizio Asia-Medio Oriente-Europpa (AME) insieme con le due compagnie Mediterranean Shipping Company (MSC) e Norasia, chiuso però poco tempo dopo la sua istituzione "per incomprensioni operative" con i due partner svizzeri ("inforMARE" del 14 e 28 gennaio e del 7 febbraio). E La Hyundai ha iniziato dal 24 febbraio scorso con i viaggi 303E della "Hyundai General" e 304W della "Hyundai Federal" un proprio servizio in cui sono impiegate sei unità da 4000 teu e due da 5551 teu, tutte con velocità di 26 nodi ("Hyundai Admiral", "Hyundai Baron", "Hyundai Commodore", "Hyundai Duke", "Hyundai Emperor" e "Hyundai Federal" da 4400 teu e "Hyundai General" e "Hyundai Highness" da 5551 teu).. I porti spagnoli (Barcellona e Valencia), francesi (Fos), italiani (Genova, La Spezia, Livorno, Napoli, Salerno, Catania, Ravenna, Bari) e sloveni (Capodistria) vengono serviti con feeder dedicati e common feeder in diretta connessione con le navi madri: i feeder giungono tutte le domeniche a Malta scaricando il carico eastbound destinato alla nave madre del lunedì e caricando il traffico westbound arrivato con la nave madre del sabato.
La Hyundai indica i seguenti transit time massimi - estremamente competitivi grazie alla grande velocità d'esercizio delle navi impiegate - da qualsiasi porto italiano e spagnolo: Singapore 17 giorni, Port Kelang 19 giorni, Hong Kong 20 giorni, Busan 23 giorni, Kaohsiung 21 giorni, Bangkok 22 giorni.
Con una flotta modernissima e con questi servizi la Hyundai, che in Italia è rappresentata dalla CSA, costituisce un partner di rilievo per ambedue le grandi alleanze, che ora se lo contendono.
Sta intanto per concretarsi la decisione, da tempo annunciata come imminente, delle tre compagnie di navigazione sudcoreane Hyundai, Cho Yang e Hanjin di entrare insieme nella Far Eastern Freight Conference (FEFC). La più vicina al cartello conferenziale è la Hanjin. Lo ha dichiarato Karl Heinz Sager, presidente della DSR Senator Lines, la compagnia la cui maggioranza azionaria è passata nelle mani della società armatrice sudcoreana: la Hanjin, ha detto Sager, ha l'intenzione di depositare una domanda d'adesione alla conferenza.
BRUNO BELLIO |
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