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Il 2000, anno del Giubileo, è particolarmente atteso dalle compagnie di navigazione, in previsione di una sensibile crescita della richiesta di servizi crocieristici e traghetto; ma anche i porti si stanno organizzando per affrontare il prevedibile aumento del flusso di traffico passeggeri.
In questi giorni alla Fiera Internazionale di Genova si svolge la Seatrade Mediterranean Cruise & Ferry Convention a cui partecipa MedCruise, l'associazione dei porti crocieristici del Mediterraneo, che è ospitata in un grande stand al centro dell'area espositiva e che ha attivamente contribuito alla realizzazione della manifestazione (inforMARE del 15 e 16 settembre). Fabio Capocaccia, presidente dell'associazione, ha ricordato l'appuntamento che attende gli scali crocieristici, sottolineando che "porti, itinerari e compagnie sono stati molto attivi durante il 1998 e altrettanto impegnati saranno nel 1999. Tuttavia il 2000 sarà un anno cruciale per il nostro business in vista degli appuntamenti speciali programmati a Roma e nelle altre città e santuari italiani in occasione del Giubileo del 2000". "La crescita ormai da tempo riconosciuta del movimento delle crociere nel Mediterraneo - ha detto Capocaccia - è confermata da alcuni indicatori. Innanzitutto, per la prima volta alcuni dei maggiori operatori mondiali hanno posizionato nei nostri mari le loro unità più grandi; inoltre dallo scorso anno gli armatori americani hanno aumentato l'offerta di posti-letto nel Mediterraneo di circa un terzo".
Il trend positivo di questi ultimi anni è confermato anche dai dati statistici raccolti da MedCruise, che sottolinea il lavoro minuzioso svolto per la prima volta e reso noto ora al Seatrade: a partire dal '92 la crescita del traffico crocieristico nel Mediterraneo si è assestata sul 16%, ma - ha precisato Capocaccia - "nel 1997 e nel 1998 i tassi annui di incremento sono stati superiori, intorno al 20%, a giustificare la centralità di quest'area. L'incremento sarà ulteriore quando serbatoi di domanda dal potenziale ancora parzialmente inespresso come Francia, Svizzera e soprattutto Germania, si svilupperanno".
MedCruise crede inoltre che il turismo crocieristico nel Mediterraneo possa svolgersi tutto l'anno: "si tratta di una regione - ha aggiunto Capocaccia - con tutte le credenziali per svolgere crociere anche d'inverno; se sapremo offrire itinerari durante la stagione 'morta', allora verrà meno anche la convenienza a portare le navi nei Caraibi, creando un meccanismo a cascata che abbasserà i costi medi durante l'inverno, così da generare altra domanda". Un obiettivo che può essere raggiunto con un'azione congiunta da parte dei porti crocieristici di MedCruise che si sono presentati al Seatrade in un unico padiglione - ha detto Capocaccia - a sottolineare la loro integrazione e la volontà di offrire ad armatori e tour operator un'offerta coordinata di servizi.
Il presidente di MedCruise ha inoltre ricordato che le recenti analisi sull'attività crocieristica nel Mediterraneo confermano la sostanziale distribuzione delle quote di mercato tra un numero crescente di porti. "Non esiste un porto leader stabile e la distinzione tra porto base e porto di scalo tende a morire". Resta comunque la natura frammentaria del mercato mediterraneo, dove sono in corso progetti di espansione da 300 milioni di dollari. |
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