Nell'esercizio 2003 la compagnia di navigazione Senator Lines di Brema, che fa capo al gruppo sudcoreano Hanjin Shipping, ha totalizzato un utile netto di 40 milioni di dollari, tornando in positivo dopo una serie di esercizi passivi. «Abbiamo raggiunto una svolta», ha commentato l'amministratore delegato della società, Hans-Hermann Mohr.
L'utile - ha spiegato la compagnia - è stato determinato soprattutto dal miglioramento delle entrate nette a fronte di un'analoga capacità di trasporto nei servizi principali. Nei servizi più importanti Senator Lines ha trasportato lo stesso numero di container del 2002, ma nel 2003 gli introiti per container sono cresciuti.
Mohr ha sottolineato anche il successo della strategia adottata da Senator Lines, che prevede di concentrare le risorse sulle aree mondiali in maggiore crescita. Il core business della compagnia consiste principalmente in servizi di linea regolari tra l'Asia e l'Europa, tra il Mediterraneo e l'Asia e tra il Mediterraneo e il Nord America (Canada), inoltre la compagnia offre servizi dal Nord Europa al Sud America. Mohr ha ricordato la recente riorganizzazione della struttura e del network del gruppo, che ha comportato un ridimensionamento delle attività (
inforMARE del
25 settembre e
18 dicembre 2002): «eravamo e siamo troppo piccoli per essere un "global carrier" - ha osservato - ma siamo anche troppo grandi per essere un vettore di nicchia. Pertanto ora ci concentriamo sul traffico container connesso con l'Europa, sui trasporti contanerizzati da e per il Nord Europa così come quelli da e per le nazioni del Mediterraneo».
Mohr ha sottolineato come «in Europa e nei mercati vicini gli spedizionieri e gli operatori logistici detengano posizioni chiave nella catena del trasporto e della distribuzione» e come questa sia una ragione sufficiente perché la compagnia si concentri sul know how proprio di una società di navigazione come Senator Lines: il trasporto marittimo di container.