La Commissione Europea ha annunciato oggi la decisione di proseguire l'indagine sugli aiuti alla ristrutturazione della compagnia di navigazione francese Société Nationale Corse-Méditerranée (SNCM) avviata nel 2002 (
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21 agosto 2002). La decisione - ha spiegato Bruxelles - è stata presa alla luce delle modifiche apportate dalle autorità francesi al piano originario per il risanamento della società di navigazione. La Commissione intende quindi valutare se i nuovi aiuti concessi alla SNCM nell'ambito del nuovo piano siano compatibili con le normative europee sugli aiuti di Stato. Tali aiuti - ha precisato la Commissione - sono stati concessi prima della parziale cessione di SNCM agli investitori privati Veolia Transport e Butler Capital Partners (
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1' giugno 2006).
Attualmente il principale azionista di SNCM è la Butler Capital Partners con il 38% del capitale azionario; gli altri partner sono Veolia Transport con il 28%, lo Stato francese attraverso la società pubblica Compagnie Générale Maritime et Financière (CGMF) con il 25% e i dipendenti della stessa SNCM con il 9%.
Gli aiuti a SNCM includono un aumento di capitale di 142,5 milioni di euro sottoscritto prima della parziale cessione della compagnia da parte della società pubblica CGMF, l'assunzione di oneri per 15,5 milioni di euro relativi a contributi assicurativi per gli ex dipendenti di SNCM, una ulteriore ricapitalizzazione di 35 milioni di euro da parte dei nuovi azionisti Veolia e Butler Capital Partners e dello Stato attraverso CGMF (8,75 milioni di euro) ed ulteriori fondi per 38,5 milioni di euro da versare da parte di CGMF ai dipendenti della compagnia nell'ambito del piano di riduzione del personale incluso nel programma di acquisizione da parte dei nuovi investitori.
A conclusione del nuovo periodo di indagini la Commissione Europea assumerà una decisione sugli aiuti concessi a SNCM, sia su quelli oggetto della procedura di indagine avviata nel 2002 sia sulle nuove misure assunte dalle autorità francesi. Pertanto - ha precisato Bruxelles - la decisione finale correggerà la decisione assunta dalla Commissione il 9 luglio 2003 che riguardava solo le misure sino ad allora oggetto di indagine e che prevedeva un via libera condizionato ad un aiuto alla ristrutturazione per 66 milioni di euro, seguito nel 2005 dall'autorizzazione di una seconda trance di 3,3 milioni di euro (
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9 luglio 2003 e del
16 marzo 2005). Nel 2005 la Corte di Giustizia UE aveva peraltro annullato la decisione sugli aiuti assunta dalla Commissione il 9 luglio 2003 (
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16 giugno 2005).