- Babcock & Brown Infrastructure (BBI) ha annunciato oggi di aver sottoscritto un accordo temporaneo con un potenziale principale investitore. L'ingresso nell'azionariato di BBI di un investitore consentirebbe di dare respiro al gruppo australiano, che ha difficoltà a far fronte al proprio indebitamento, problema che è stato aggravato dall'impatto della crisi economica mondiale sulle attività di BBI, in particolare su quelle del settore portuale operate attraverso le filiali europee Euroports e PD Ports (inforMARE del 27 agosto 2009).
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- L'indebitamento del gruppo (al 30 giugno scorso) ammonta a 10,3 miliardi di dollari australiani (8,67 miliardi di dollari USA). Di tale importo, BBI ha circa 2,7 miliardi di dollari australiani di debito con maturazione nel 2010 e nel 2011, inclusi circa 300 milioni di dollari australiani in pagamento entro febbraio 2010. Il consiglio di amministrazione e il management del gruppo sono da tempo alla ricerca di soluzioni per affrontare questi impegni.
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- Inizialmente BBI ha avviato un programma di vendita di assets, che ha portato alla recente cessione del 40% del capitale della filiale Euroports ai fondi Antin IP e Arcus (inforMARE del 28 luglio 2009) e all'esame delle opportunità per cedere la filiale PD Ports (inforMARE del 12 gennaio 2009). Tale piano si rivela però difficile da attuare nell'ambito dell'attuale recessione economica mondiale. «Nell'attuale situazione - ha confermato oggi il gruppo - si sta rivelando difficile cedere beni a condizioni che realizzino fondi sufficienti per la necessaria riduzione dell'indebitamento di BBI» e, «sulla base delle presenti circostanze, l'attuale piano di cessione di beni di BBI, al netto dei previsti oneri di cessione e delle imposte, è improbabile che realizzi proventi sufficienti a soddisfare le scadenze delle passività finanziarie»
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- Pertanto il consiglio di amministrazione ha spiegato che attualmente la strategia di BBI è focalizzata sia sul raggiungimento di un accordo per la ricapitalizzazione del gruppo sia sulla cessione di alcuni assets e che, a tal proposito, ha avviato trattative con un potenziale investitore, di cui non è stato rivelato il nome. Secondo il quotidiano “The Australian Financial Review”, BBI sarebbe in trattative per la cessione di una quota azionaria consistente (30-35%) alla canadese Brookfield Asset Management Inc.
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- Il Board di BBI ha precisato che è notevole l'incertezza sull'evolversi delle trattative con il potenziale investitore e che non vi è alcuna garanzia che l'accordo temporaneo possa condurre ad una qualsiasi transazione. Tuttavia l'accordo prevede un'eventuale rimborso dei costi affrontati dal potenziale investitore e tre mesi di diritto di prelazione a suo favore sulla vendita di alcuni assets nel caso in cui BBI decida di tentare di cedere tali beni.
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