- Non può essere definita una deprivatizzazione. Però è un'operazione, se non inedita, certo inusuale nel panorama portuale mondiale. APM Terminals ha infatti stretto un accordo di massima con la Virginia Port Authority (VPA) per cedere a quest'ultima la gestione del container terminal che il gruppo terminalista olandese ha realizzato nell'area portuale di Portsmouth. Lo ha reso noto ieri Bob McDonnell, il governatore dello Stato della Virginia a cui fa capo la Virginia Port Authority.
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- L'intesa prevede che APM Terminals affitti il proprio APM Terminals Virginia alla VPA per un periodo di vent'anni. «Questo accordo - ha precisato il governatore - deve ancora ottenere l'approvazione del Board of Commissioners della Virginia Port Authority e del rispettivo organismo del quartier generale di APM all'Aia, ma ho fiducia che tali approvazioni ci saranno».
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- LA Virginia Port Authority, attraverso la propria non-profit corporation Virginia International Terminals (VIT), opera i terminal di proprietà statale Newport News Marine Terminal, Norfolk International Terminals, Portsmouth Marine Terminal e Virginia Inland Port. Bob McDonnell ha sottolineato che l'integrazione dell'APM Terminals Virginia nella rete di terminal della VPA garantirà una serie di vantaggi, tra cui l'accesso a due network ferroviari di classe I , quello della Norfolk Southern (NS) e quello della CSX. «Negli ultimi trent'anni - ha evidenziato il governatore - l'evento più significativo nella storia di questo porto è stata l'unificazione dei terminal di proprietà dello Stato sotto un unico operatore. Sono certo che tra trent'anni l'annuncio di stasera sarà visto in retrospettiva in modo altrettanto significativo».
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- APM Terminals, che fa parte del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, ha inaugurato il proprio terminal di Portsmouth nel 2007 (inforMARE del 7 settembre 2007). L'azienda olandese ha investito 450 milioni di dollari per la realizzazione dell'impianto terminalistico.
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