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Al cantiere navale Fincantieri di Sestri Ponente il nuovo ruolo di “polo cantieristico polifunzionale”
L'intesa tra azienda, rsu aziendali, sindacati e Confindustria Genova, che prevede 330 eccedenze, è stata approvata oggi dall'assemblea del personale dello stabilimento
16 febbraio 2012
Stamani l'assemblea del personale dello stabilimento della Fincantieri di Sestri Ponente a Genova ha approvato all'unanimità l'intesa raggiunta nella serata di ieri tra azienda, rsu aziendali, sindacati di categoria e Confindustria Genova, accordo di cui pubblichiamo di seguito il verbale.
Fiom Cgil Genova ha spiegato che a fronte di una richiesta iniziale di 370 esuberi strutturali, l'accordo prevede la mobilità volontaria per 60 dipendenti e la continuità produttiva del cantiere attraverso il nuovo ruolo di “polo cantieristico polifunzionale”. Gli esuberi strutturali, ostacolo sul quale si è inasprita la discussione - ha precisato il sindacato - sono stati identificati dall'azienda come eccedenze che, allo stato dei carichi di lavoro, sono di 330 unità, situazione che verrà gestita, nell'ambito di quanto previsto dagli accordi di CIGS vigenti (cassa integrazione straordinaria) senza che ciò dia origine ad esodi definitivi, se non sulla base del criterio della non opposizione, ossia su base volontaria del dipendente.
«Questa vertenza - ha dichiarato il segretario generale di Fiom Cgil Genova, Franco Grondona - si è presentata da subito molto difficile perché il gruppo, a più riprese, ha cercato di ridimensionare, per non dire chiudere, lo storico cantiere di Sestri Ponente. Con l'accordo di oggi otteniamo un grande risultato ossia quello di far continuare a vivere il cantiere e con esso gli oltre 700 occupati. La nostra attenzione resta alta anche in relazione alle problematiche legate alle ditte d'appalto».
Verbale
In data ... si sono incontrati presso Confindustria Genova:
- la Fincantieri S.p.A.;
- la Confindustria di Genova;
- le OSL Provinciali di Genova di FIM - FIOM - UILM,
- le RSU dei lavoratori del Sito di Sestri Ponente della predetta Società,
Premesso che:
è vigente un accordo in sede Ministeriale, firmato in data 21 dicembre 2011, per l'utilizzo della CIGS per riorganizzazione che interessa tutti i siti dell'azienda;
il comparto della cantieristica navale versa da tempo in una situazione di gravissima difficoltà per gli effetti della crisi economica mondiale. Il livello di domanda di nuove navi è drasticamente calato, determinando una situazione di sovra-capacità produttiva, che si è ulteriormente aggravata per l'ingresso di nuovi operatori, soprattutto, in estremo oriente;
la situazione del comparto è divenuta ancor più complessa per la pressione sui prezzi che la crisi del mercato navale ha sensibilmente incrementato e che la politica fortemente aggressiva messa in campo da detti operatori, di recente anche nel settore delle navi passeggeri, ha accentuato a dismisura;
la situazione venutasi a determinare a seguito di quanto sopra ha reso indispensabile l'avvio di un piano di riorganizzazione finalizzato al riequilibrio economico, produttivo ed industriale che l'Azienda ha messo a punto per garantire un futuro ai propri siti e porre le premesse per il rilancio del settore;
per il sito di Sestri Ponente la situazione di crisi intervenuta va ad impattare su un sistema produttivo che risulta ulteriormente penalizzato da una logistica sfavorevole e da pesanti carenze sul piano infrastrutturale;
la complessità della problematica e la necessità di definire soluzioni specifiche per porvi rimedio hanno trovato puntuale conferma nell'Accordo di Programma, sottoscritto in data 28.7.2011, con le Autorità di Governo (MiSE e MIT) e le Autorità Locali (Regione Ligure - Provincia di Genova - Comune di Genova - Autorità Portuale di Genova - Porto Petroli di Genova s.p.a.), che si propone la realizzazione e l'ampliamento dell'area industriale del Porto di Genova Sestri, attraverso interventi infrastrutturali (realizzazione di nuovo piazzale operativo tramite riempimento di specchio acqueo, rilocalizzazione degli impianti petroliferi a terra, realizzazione di una nuova boa offshore), la cui attuazione rimane necessariamente connessa alle determinazioni di competenza dei suddetti soggetti pubblici;
della necessità di quanto su esposto si fa esplicita menzione nel verbale sottoscritto in data 21.12.2011 per l'apertura della CIGS per riorganizzazione che interessa, dal 1.1.2012, tutti i siti dell'Azienda e per l'avvio di un processo di riduzione del personale basato sulla messa in mobilità incentivata da parte di chi intendesse esprimere la volontà di non opporsi alla risoluzione del rapporto di lavoro.
Tutto ciò premesso, per quanto concerne il sito di Sestri Ponente, l'Azienda opererà per valorizzarne la struttura, nell'ambito del ridisegno organizzativo/produttivo, nel ruolo di “polo cantieristico polifunzionale”.
In tale ottica, è previsto che il sito utilizzi i bacini e le banchine esistenti per le attività di costruzione navale e le officine, anche per manufatti meccanici di grosse dimensioni.
Sulla base di tale configurazione produttiva, il sito andrà ad operare con i cantieri del versante Adriatico, con i quali verranno attuate soluzioni di integrazione gestionale/tecnica ed operativa, al fine di massimizzare le potenzialità sinergiche offerte da un sistema integrato.
La missione del sito potrà essere ulteriormente ampliata in relazione alle opere che troveranno realizzazione nell'area, a seguito del riempimento a mare da parte dell'Autorità Portuale.
Per detto sito il piano di ridisegno delle attività, in coerenza con i volumi previsti per i segmenti cui è destinato, delinea altresì l'impegno dell'Azienda a portare a compimento con determinazione una serie di misure incisive sul piano organizzativo nonché, a valle delle attività di riempimento di cui sopra, sul piano impiantistico e produttivo a rafforzamento dell'efficienza complessiva del sito.
Parallelamente alle azioni aziendali, è indispensabile, per gli obiettivi di miglioramento da raggiungere, il contributo delle risorse, da realizzare attraverso una prestazione che sappia puntare con determinazione ai valori di recupero individuati.
Le RSU si dichiarano disponibili ad assicurare il massimo impegno nella direzione del coinvolgimento delle risorse, per favorirne una prestazione migliorata in termini di partecipazione, durata, esecuzione e continuità, così come già espresso nell'accordo 1.4.2009 e nel successivo verbale del 16.7.2009, anche attraverso una migliore organizzazione del lavoro.
Inoltre, le Parti si impegnano, al fine di tutelare la continuità aziendale del cantiere, in caso di conflittualità, ad attuare tutte le procedure di raffreddamento previste dall'accordo 28.10.2000. Le O.S.L. e le RSU, in relazione all'azione di sospensione del lavoro che causano interruzioni delle attività tali da compromettere i contratti sottoscritti, si impegnano altresì a sostenere attivamente tutte le azioni possibili dell'Azienda, ordinarie e straordinarie, tese alla consegna nei tempi previsti delle navi in lavorazione.
Quanto poi alla problematica del carico di lavoro futuro a partire da quanto previsto al punto 9) del presente verbale nonché dalle risultanze del necessario recupero di efficienza nelle strutture e nelle attività, conseguente anche all'attuazione dell'accordo di programma di cui in premessa, l'Azienda ha identificato una situazione di eccedenza che, allo stato, si cifra in n. 330 unità che verrà gestita, nell'ambito di quanto previsto dagli accordi di CIGS vigenti, senza che ciò dia origine ad esodi definitivi, se non su base del criterio della non opposizione, come previsto al punto 6) del presente verbale.
Ai lavoratori coinvolti nel processo di riorganizzazione verranno mantenute, nell'ambito della CIGS vigente a decorrere dall'1.1.2012, le misure integrative a sostegno del reddito nei modi, tempi e quantità previsti ai sensi e per gli effetti dell'accordo 1.4.2009, integrato con verbale del 16.7.2009
Con riferimento alla situazione su indicata, le Parti hanno convenuto quanto segue:
l'Azienda si impegna a non ricorrere a licenziamenti forzosi delle eccedenze;
le Parti si impegnano, al fine di gestire il personale interessato con le modalità di cui in premessa, ad avviare da subito un percorso di messa in mobilità ai sensi della L. 223/91;
saranno posti in mobilità finalizzata al pensionamento i lavoratori che esprimeranno la non opposizione e che matureranno i requisiti pensionistici entro il periodo di mobilità stesso. A detti lavoratori sarà erogato il trattamento incentivante previsto dall'accordo di CIGS citato in premessa;
si porranno in essere tutte le azioni, per quanto possibile alle Parti, atte a garantire al personale interessato al pensionamento attraverso un percorso di mobilità, che i relativi requisiti pensionistici rimangano quelli preesistenti alla recenti modifiche legislative;
saranno altresì posti in mobilità finalizzata alla ricollocazione i lavoratori non aventi requisiti di cui al punto 3), che esprimeranno la non opposizione al licenziamento. Ad essi verrà praticato, a titolo di incentivazione all'esodo, il trattamento di cui all'accordo di CIGS citato in premessa;
potranno essere posti in mobilità un massimo di 60 lavoratori basati sulla non opposizione; nel caso in cui gli esprimenti la non opposizione risultassero superiori al suddetto numero, le Parti si impegnano sin d'ora a sottoscrivere ulteriori accordi di mobilità ai sensi della L. 223/91;
al fine di gestire il personale per il quale non ricorrono i criteri della non opposizione e quindi non sia possibile nell'ambito del presente accordo la messa in mobilità, l'Azienda porrà in essere, in corso di CIGS, le seguenti linee d'azione previo confronto con le RSU:
attivazione di appositi percorsi formativi e di riqualificazione professionali, funzionali a garantire un'opportunità di ricollocazione del personale sospeso;
blocco selettivo del turn over aziendale;
novazione del rapporto di lavoro;
ribilanciamento tra il numero di addetti indiretti e diretti;
trasferimento intrasito;
trasformazione su base volontaria dei rapporti di lavoro da full time a part time;
trasferimenti individuali in ambito aziendale su base volontaria o di non opposizione;
esodi incentivati volontari, anche attraverso percorsi di outplacement tramite primaria società a ciò adibita;
Laddove permangano, al termine della CIGS vigente o di sua prosecuzione situazioni non riassorbite nei termini precedenti o in ragione di sostanziali modifiche del mercato, le parti si incontreranno per definire le ulteriori azioni possibili al fine di minimizzare l'impatto sul piano sociale.
relativamente alle modalità di applicazione della CIGS per riorganizzazione vigente, le Parti riconfermano i meccanismi di collocazione in cassa integrazione e rotazione periodica, previsti dalla citata CIGS, richiesta al Ministero del Lavoro, specificando che, in considerazione della fungibilità di profili professionali, si renderà equo il periodo di CIGS individuale per i lavoratori coinvolti, tenendo conto della tenuta del processo produttivo in termini di costi, tempi ed efficienza. Detti meccanismi di rotazione periodica andranno a riguardare tutto il personale con l'eccezione di coloro che matureranno i requisiti pensionistici nell'arco di vigenza della mobilità e dei lavoratori che faranno richiesta spontanea di collocazione in CIGS senza rotazione. Le Parti si impegnano a garantire l'effettiva applicazione dei principi di attuazione della rotazione anche attraverso incontri periodici.
La Fincantieri si impegna ad allocare nel sito di Sestri Ponente la costruzione di una unità semi-sommergibile per il trasporto ed il varo di altre unità navali o porzioni di esse e manufatti di grosse dimensioni, che consentirà una continuità produttiva, ferme restando le eccedenze nell'entità precedentemente indicata.
In particolare, detta costruzione, il cui avvio produttivo è, allo stato attuale, prevedibile per il mese di settembre, è in grado di garantire 320.000 ore di lavoro diretto con un impegno di risorse che, mediamente, si cifra in 250/300 unità, con completamento alla metà del 2013.
All'unità di cui sopra potrà aggiungersi la costruzione di una piattaforma galleggiante per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, laddove si dia seguito alle manifestazioni di interesse espresse al riguardo dalle Istituzioni. Ciò assicurerebbe ulteriori 180.000 ore di lavoro diretto, portando l'occupazione complessiva a circa 400 unità.
Le Parti si danno atto che in data 20.2.2012, presso i locali della Direzione di Sito, verrà sottoscritto un verbale di avvenuto esperimento e definitiva conclusione della procedura ex art. 4 e 24 della legge 223/91 per il personale interessato.
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