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L'assemblea degli azionisti di Premuda ha approvato il bilancio dell'esercizio 2011
Si è chiuso con un risultato negativo di 4,7 milioni di euro
14 giugno 2012
Oggi l'assemblea ordinaria degli azionisti della società armatoriale italiana Premuda ha approvato il bilancio dell'esercizio 2011 che presenta a livello consolidato un risultato negativo di 4,7 milioni di euro dopo ammortamenti e svalutazioni per 31,0 milioni di euro a fronte di un risultato positivo nell'esercizio precedente di 10,7 milioni di euro dopo ammortamenti per 26,2 milioni di euro ( del 16 aprile 2012).
In occasione dell'assemblea odierna Premuda ha precisato le prospettive per l'esercizio annuale 2012, apertosi per la compagnia con un primo trimestre in perdita per 1,9 milioni di euro ( del 14 maggio 2012). «Per quanto concerne l'andamento del mercato - ha spiegato la società armatoriale - il secondo trimestre 2012 si sta chiudendo con noli prossimi ai valori medi del primo trimestre nel comparto cisterniero, mentre nel comparto bulk si registra un qualche segnale di recupero delle redditività rispetto al primo trimestre dell'anno (in particolare per le handy e per le supramax, tipologie di nostro maggior interesse), pur rimanendo ancora le rate su livelli non soddisfacenti in valore assoluto. Resta ovviamente - ha sottolineato Premuda - assai difficile anticipare il futuro di mercati così volatili ed influenzati da moltissimi fattori, non solo economici. Agli effetti dei possibili risultati della flotta del gruppo, si deve comunque ricordare che per l'esercizio 2012 il mercato in esame è applicabile al 60% circa del totale del tempo/nave, essendo il residuo 40% circa già coperto ad inizio esercizio da noleggi ragionevolmente soddisfacenti. Le prospettive di più lungo periodo appaiono fortemente dipendenti dall'evolversi della attuale negativa congiuntura economica che sta ancora condizionando i traffici di molte grandi regioni economiche (Europa, Stati Uniti, Giappone) e dalla situazione finanziaria, con particolare riferimento all'atteggiamento del sistema bancario e al rapporto di cambio euro/dollaro. L'elemento comunque più incisivo è costituito dall'esubero di offerta di tonnellaggio rispetto alla domanda di trasporto, a causa della ancor pesante entrata in servizio di nuove navi consegnate dai cantieri».
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