- L'origine del fallimento della danese OW Bunker risiede a Singapore e la comunità marittima della città portuale asiatica sta reagendo alla situazione evidenziando che l'impatto della bancarotta dell'azienda europea, che è la società di bunkeraggio indipendente leader mondiale nel settore delle forniture di combustibile marino, avrà un minimo effetto sulle attività di bunkeraggio nel porto di Singapore.
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- Lo scorso 5 novembre OW Bunker ha reso noto di essere stata informata di una frode commessa dalla dirigenza della filiale Dynamic Oil Trading (DOT) di Singapore, la cui portata non è ancora stata appurata e che tuttavia - secondo le valutazioni preliminari - potrebbe determinare una potenziale perdita di circa 125 milioni di dollari. Due giorni dopo l'azienda danese ha dichiarato fallimento specificando che la società non è più in grado di accedere a linee di credito. Risulta quindi impossibile far fronte ad un indebitamento che, con la perdita provocata dal caso di frode, è salito a circa 750 milioni di dollari. Appena nove mesi fa OW Bunker aveva fatto il suo debutto sul listino borsistico Nasdaq OMX Nordic.
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- Ieri la Maritime and Port Authority (MPA) di Singapore ha reagito agli annunci della OW Bunker ricordando che attualmente nel porto asiatico ci sono oltre 60 fornitori di bunker e che la società danese, attraverso la OW Bunker Far East (Singapore) Pte Ltd, rappresenta meno del 3% delle 42,6 milioni di tonnellate di bunker erogato a Singapore nel 2013. L'autorità marittimo-portuale ha sottolineato che pertanto le vicende riguardanti la OW Bunker non avranno che un impatto minimo sulle forniture di bunker nel porto di Singapore.
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- La MPA ha specificato che sta comunque lavorando con le aziende e le associazioni del settore per attenuare qualsiasi potenziale conseguenza sulle attività di bunkeraggio a Singapore e che per risolvere eventuali problemi del settore è in contatto con la Singapore Shipping Association (SSA) e l'International Bunker Industry Association (IBIA) al fine di valutare a breve assieme la situazione.
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- Oggi la SSA ha reso noto l'esito della prima riunione indetta per valutare le conseguenze del “caso” OW Bunker. «Quello del bunkeraggio - ha dichiarato il presidente dell'associazione, Patrick Phoon - è un settore ben regolamentato. Da un lato esorto gli associati ad avvalersi, se necessario, di una consulenza professionale e giuridica, dall'altro confido che coloro che sono stati colpiti da questo evento mantengano la calma e non agiscano impulsivamente con reazioni che possono minare la stabilità e reputazione dell'industria del bunkeraggio di Singapore. La mia associazione - ha sottolineato Phoon - lavorerà a stretto contatto con MPA per garantire che qui non si verifichi alcuna superflua interruzione delle forniture di bunker e dell'attività».
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- «Questa - ha commentato l'amministratore delegato di MPA, Andrew Tan - è stata una riunione proficua per la comunità marittima e del settore del bunkeraggio al fine di valutare l'attuale situazione e per discutere i prossimi passi concreti». Tan ha confermato che l'Autorità lavorerà con i fornitori di bunker autorizzati di Singapore per ridurre al minimo qualsiasi eventuale interruzione dei rifornimenti di combustibile in porto.
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- Intanto l'International Bunker Industry Association ha convocato per questo pomeriggio a Singapore una riunione degli associati di IBIA Asia per esaminare la situazione.
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