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Lo scorso anno i terminal portuali di Contship Italia hanno movimentato quasi 6,6 milioni di container (+5,7%)
I terminal italiani del gruppo hanno registrato un traffico di 5,2 milioni di teu (-0,1%) e il terminal marocchino Eurogate Tanger un volume record di 1,4 milioni di teu (+34,2%)
15 gennaio 2015
Lo scorso anno i terminal portuali gestiti e partecipati dal gruppo Contship Italia, i cui azionisti sono le tedesche Eurogate ed Eurokai rispettivamente con quote del 33,4% e 66,6%, hanno movimentato un traffico dei container pari a quasi 6,6 milioni di teu, con una progressione del +5,7% rispetto ad oltre 2,2 milioni di teu nel 2013. I soli terminal italiani di Contship Italia hanno movimentato un traffico di quasi 5,2 milioni di teu (-0,1%) e il terminal marocchino Eurogate Tanger, a cui Contship Italia partecipa detenendo il 40% di TangerMedGate che a sua volta possiede il 50% dell'azienda terminalista africana, ha movimentato un traffico record di 1,4 milioni di teu (+34,2%).
Nel 2014 il traffico containerizzato movimentato dai terminal portuali italiani di Contship Italia è stato pari a quasi tre milioni di teu al Medcenter Container Terminal (MCT), il terminal del gruppo che gestisce l'intero traffico containerizzato del porto di Gioia Tauro, con una flessione del -3,8% sull'anno precedente che - ha spiegato il gruppo - è stata conseguenza sia del rallentamento estivo relativo al cambio di sistema informatico sia alla temporanea interruzione delle attività legata alla gestione sotto egida dell'ONU del transito nello scalo calabrese di un carico di armi chimiche proveniente dalla Siria. Contship Italia ha specificato che il numero medio di teu movimentati per nave a Gioia Tauro è cresciuto del +3% a ulteriore conferma del trend di aumento della dimensione delle navi in servizio lungo le rotte commerciali est-ovest e ha reso noto che a dicembre 2014 MCT ha registrato un totale cumulato di 50 milioni di teu movimentati e si prepara a infrangere un nuovo record a settembre 2015 quando festeggerà il suo ventesimo anno di attività.
Lo scorso anno al La Spezia Container Terminal (LSCT), il terminal del gruppo nel porto della Spezia, sono stati movimentati 1,1 milioni di teu (+7,6%), cifra che include anche i volumi movimentati da maggio 2014 dalla Speter, società terminalista che a metà 2014 è stata incorporata nel gruppo Contship Italia ( del 9 giugno 2014). Nel porto di Cagliari il Cagliari International Container Terminal (CICT) ha movimentato 656mila teu (0%), il Salerno Container Terminal (SCT) del porto di Salerno ha totalizzato un traffico pari a 234mila teu (+20,6%) e i container movimentati dal Terminal Container Ravenna (TCR) del porto di Ravenna sono stati pari a 198mila teu (-3,9%), risultato quest'ultimo - ha precisato il gruppo - che è stato certamente influenzato dai limiti di profondità delle acque e di accessibilità alle banchine che - ha ricordato Contship Italia - l'Autorità Portuale conferma di voler risolvere durante il 2015.
Lo scorso anno nel settore intermodale le filiali Sogemar e Hannibial hanno movimentato un traffico dei container pari a 240mila teu, stabile rispetto al 2013, e l'attività di trazione ferroviaria della filiale Oceanogate Italia ha registrato quasi 1,1 milioni di treni-km (-1,1%). Contship Italia ha spiegato che i servizi di trasporto intermodale hanno registrato buoni risultati fino alla metà di novembre, quando le piogge intense hanno causato l'allagamento della stazione di controllo ferroviario RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di Melzo (Milano); l'operatività ferroviaria del terminal di Melzo è rimasta sospesa durante la seconda metà di novembre e pesantemente limitata durante tutto il mese di dicembre. Come conseguenza- ha evidenziato il gruppo - Oceanogate Italia ha registrato una riduzione dei treni-km operati rispetto all'anno precedente, mentre i teu trasportati in ambito nazionale e internazionale sono rimasti gli stessi del 2013.
«Le compagnie di navigazione - ha rilevato Cecilia Eckelmann-Battistello, presidente di Contship Italia, commentando i risultati conseguiti dal gruppo nel 2014 - continuano a sviluppare la loro strategia di alleanze, fusioni, integrazione e cooperazione. Operazioni fatte per aumentare l'efficienza dei loro network, ridurre i costi operativi, migliorare i livelli di servizio, affidabilità e puntualità, oltre ad una maggiore copertura dei mercati serviti. La pressione al ribasso sulle tariffe sembra destinata a persistere, anche se si registrano segnali di ripresa incoraggianti. Il gruppo Contship Italia continua a investire in maniera consistente nei propri terminal, preparando il terreno per il nuovo scenario che prevede cambiamenti rilevanti nel settore delle compagnie di navigazione. I network di servizi East - West (2M), Ocean Three (O3) e l'accordo di cooperazione tra UASC e Hamburg Süd, così come quelli tra Hapag-Lloyd, CSAV e tra CCNI e Hamburg Süd sono diventati operativi nel 2015 iniziando a competere, nel mercato globale, con i network già esistenti CKYHE e G6. Per queste ragioni - ha concluso Cecilia Eckelmann-Battistello - l'offerta Contship sta evolvendo con nuovi prodotti attraverso i quali ripensare la supply chain globale e servire con efficacia ed efficienza, non solo i maggiori mercati italiani, ma anche i mercati europei al di la delle Alpi».
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