- Oggi la compagnia armatoriale sudcoreana Hyundai Merchant Marine (HMM) ha confermato di essere in trattative con la danese Maersk Line e con l'elvetica Mediterranean Shipping Company (MSC) per aderire al vessel sharing agreement (VSA) denominato 2M che le due compagnie di navigazione europee, che sono rispettivamente il primo e secondo vettore mondiale del settore del trasporto di linea, hanno concordato a metà 2014 ( del 10 luglio 2014). Con l'ingresso della HMM la capacità di carico della flotta di portacontainer dell'alleanza 2M, che attualmente è pari a 5,9 milioni di teu, salirebbe a 6,3 milioni di teu.
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- HMM ha in corso un piano di ristrutturazione economica e organizzativa dell'azienda che nei giorni scorsi ha compiuto un passo in avanti con l'accordo raggiunto con i proprietari delle navi prese a noleggio dalla compagnia sudcoreana per ottenere una riduzione delle tariffe di nolo ( del 10 giugno 2016). Ma il risanamento della HMM potrebbe anche passare, come prospettato la scorsa settimana ( del 14 giugno 2016), attraverso una fusione con la connazionale Hanjin Shipping, anch'essa in difficoltà e alla ricerca di soluzioni per diminuire i costi e per far fronte agli impegni con i creditori.
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- Alle spalle del vessel sharing agreement 2M il panorama degli accordi commerciali e operativi tra le altre compagnie del settore del trasporto marittimo containerizzato appare piuttosto fluido, con assetti poco stabili e destinati a mutare rapidamente.
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- Il secondo raggruppamento armatoriale mondiale del trasporto di linea è l'alleanza Ocean Three costituita nel settembre 2014 da CMA CGM, China Shipping Container Lines (CSCL) e United Arab Shipping Company (UASC) che presenta una flotta della capacità di 2,9 milioni di teu ( del 9 settembre 2014). Ma nel corso dei mesi questa alleanza sembra aver perso consistenza: la cinese CSCL, infatti, ha noleggiato la propria flotta di portacontenitori alla connazionale COSCO Container Lines (COSCON) nell'ambito della fusione tra le capogruppo COSCO e China Shipping che ha condotto all'inizio di quest'anno alla costituzione del gruppo China COSCO Shipping Corporation (COSCOCS) ( del 18 febbraio 2016). Ma anche la UASC non sembra avere assunto una decisione definitiva sulla collaborazione con le altre compagnie avendo in corso trattative per aderire alla nuova alleanza armatoriale THE Alliance.
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- Quest'ultima, che dall'aprile 2017 metterà sul mercato una flotta della capacità di 3,5 milioni di teu, è stata annunciata lo scorso mese dalle compagnie di navigazione Hanjin Shipping, Hapag-Lloyd, Kawasaki Kisen Kaisha (“K”Line), Mitsui O.S.K. Lines (MOL), Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Yang Ming e appare un rimpasto di due accordi armatoriali in via di scadenza. Uno è l'alleanza G6 che vede Hapag-Lloyd, MOL e NYK affiancate dalla Orient Overseas Container Line (OOCL), dalla stessa Hyundai Merchant Marine (HMM) e dalla APL, quest'ultima di proprietà del gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore che nei giorni scorsi è passato sotto il controllo della francese CMA CGM che ha in corso un'offerta di takeover sul gruppo asiatico ( del 23 novembre 2015 e 10 giugno 2016). Il secondo accordo è rappresentato dall'alleanza CKYHE che vede Hanjin Shipping, “K” Line e Yang Ming assieme alla cinese COSCON e alla taiwanese Evergreen Line.
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- L'annuncio odierno di Hyundai Merchant Marine mette in discussione la possibile adesione della compagnia alla stessa THE Alliance, che alcuni rappresentanti della HMM avevano dato come probabile.
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