- Oggi, attraverso un aumento di capitale e una redistribuzione delle quote tra i soci storici, quattro imprese sono entrate nella compagine sociale dell'Agenzia per il Lavoro in Porto (ALP), l'unico soggetto autorizzato ai sensi dell'art. 17 della legge 84/94 a fornire lavoro portuale temporaneo nel porto di Livorno. Con l'operazione ora nove soci detengono ciascuno il 10,69% del capitale di ALP: si tratta di Terminal Darsena Toscana Srl, Uniport S.C., L.T.M. Srl, Lorenzini & C. Srl, CILP Srl, SDT Srl, Compagnia portuale di Livorno S.C., Seatrag Autostrade del Mare Srl e Sintermar Spa. Le restanti quote sono possedute da Neri Depositi Costieri Spa (0,45%), Terminal Calata Orlando Srl (0,19%) e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (3,15%). Quest'ultima era stata autorizzata a fine 2014 dall'allora Comitato Portuale dell'Autorità Portuale di Livorno ad acquisire su base temporanea una quota dell'Agenzia per evitarne la messa in liquidazione, quota che inizialmente era pari al 49% del capitale ( del 20 novembre e 3 dicembre 2014).
-
- «È per me - ha commentato l'amministratore unico di ALP, Matteo Trumpy - un grande onore aver potuto portare a compimento un risultato tanto importante quale quello, da un lato, di allargare la compagine sociale della società ALP, e, dall'altro, quello di aver equiparato le quote tra i soci, vecchi e nuovi, oltre ed aver mantenuto una rappresentanza dell'AdSP ridimensionata, come da previsione, ma non per questo meno importante. Tale risultato, per molto tempo auspicato, trova ora il suo compimento e rafforza, finalmente, l'identità di ALP che per troppo tempo e troppe volte è stata messa in discussione. Ora si apre una nuova fase societaria dove tutti i principali operatori del porto di Livorno potranno partecipare attivamente alla gestione determinando il futuro ed il ruolo della società».
-
- «Oggi - ha proseguito Trumpy - ci godiamo questo momento, tanto importante per l'intero sistema portuale di Livorno, con la convinzione che ancora molte cose devono essere fatte ma che la rotta si è invertita e possiamo cominciare a pensare al futuro senza preoccuparci di vivere il presente, avendo superato momenti particolarmente complicati in una fase estremamente delicata per l'economia del Paese e per le sorti della nostra portualità, sottoposta a enormi sollecitazioni ed a potenziali, mutamenti. Per questo risultato devo necessariamente ringraziare i soci storici di ALP: TDT, Uniport, LTM, CILP, Lorenzini ed AdSP e le sue rappresentanze per il supporto ed il contributo fornito e contestualmente i nuovi soci che, a discapito di tutte le titubanze, hanno ritenuto di condividere il percorso societario».
-
- «Da sempre - ha ricordato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini - l'AdSP ha lavorato affinché l'obiettivo finale del suo ingresso in ALP fosse l'allargamento della base sociale al maggior numero di operatori portuali possibile, come è naturale nella configurazione dell'Agenzia prevista dalla legge e questo obiettivo oggi può dirsi raggiunto anche perché sono convinto che gli operatori ancora assenti non tarderanno ad aggregarsi agli altri soci. Oltre che sul piano strategico, l'ingresso di nuovi soci realizza anche le premesse per la concessione da parte di AdSP del contributo ai sensi dell'art. 17 comma 15-bis della legge 84/94. Ringrazio il presidente Trumpy, i suoi collaboratori ed il segretario generale Massimo Provinciali per la tenacia con cui hanno perseguito questo obiettivo anche in momenti difficili per l'organizzazione del lavoro in porto».
-
- Soddisfazione per il riassetto della compagine sociale dell'APL è stata espressa anche dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e dall'assessore comunale al Porto, Barbara Bonciani: «riteniamo l'ampliamento della compagine sociale di ALP - ha evidenziato Bonciani - molto importante anche alla luce del difficile momento che la città e la comunità portuale stanno vivendo a causa degli effetti prodotti dalla pandemia da Covid-19 sulle imprese portuali, su quelle della catena logistica integrata e sui lavoratori. La capacità di fare comunità e lavorare in un'ottica di sistema sarà fondamentale per affrontare le nuove sfide economiche e sociali poste dalla crisi, fra le quali la tenuta del lavoro e la competitività del sistema città-porto assumono un'importanza centrale».
|