- Se la pandemia di Covid-19 ha avuto e sta ancora avendo un forte impatto negativo sui marittimi, sovente impossibilitati a lasciare la propria nave per essere sostituiti da colleghi oppure a raggiungerla per rimpiazzare personale da tempo in navigazione, la crisi sanitaria sembra avere anche un effetto negativo sulle performance degli Stati di bandiera delle navi. Lo ha evidenziato oggi l'International Chamber of Shipping presentando l'ultima rilevazione della “Flag State Performance Table”, pubblicazione elaborata dall'associazione armatoriale con lo scopo di incoraggiare gli armatori a mantenere un dialogo con i loro Stati di bandiera e di facilitare l'adozione di miglioramenti nell'interesse della sicurezza, dell'ambiente e delle condizioni di lavoro dei marittimi.
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- L'ICS ha specificato che dall'ultimo rapporto risulta un calo dei livelli dei resoconti dei registri navali circa lo stato di applicazione delle norme nazionali sul lavoro dell'International Labour Organization, inclusa la convenzione MLC del 2006 sul lavoro marittimo. Inoltre - ha precisato l'ICS - sulla base del criterio di valutazione delle relazioni degli Stati di bandiera sulle norme del lavoro dell'ILO, inclusa la MLC, è stato rilevato una diminuzione di sei punti percentuali degli Stati di bandiera che adempiono con successo ai loro obblighi.
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- In particolare, l'ICS ha spiegato che il comitato di esperti dell'ILO sull'applicazione delle convenzioni che ha stilato il rapporto su cui si basa la Table dell'ICS ha sottolineato che «si è verificata una forte diminuzione del numero di rapporti ricevuti entro la scadenza del primo ottobre di quest'anno rispetto agli anni precedenti. Su un totale di 2.004 relazioni sugli standard di lavoro richieste dall'ILO ai governi nel 2021, ne sono state inviate solo il 42,9% rispetto al 70,7% nel 2020.
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