Rispondendo ad un'interrogazione parlamentare sulle conseguenze
dell'applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni
dell'UE al settore dei trasporti marittimi, ieri il commissario
europeo all'Azione per il clima, Wopke Hoekstra, ha ribadito la
strategia della Commissione Europea affinché l'inclusione
dello shipping nel sistema EU ETS non abbia un impatto negativo sui
porti dell'Unione, in particolare su quelli che movimentano
prevalentemente traffico di transhipment dei container. È una
strategia che si basa essenzialmente sull'inclusione di scali
extra-UE nell'elenco dei porti di trasbordo di container limitrofi,
elenco che - come da Regolamento pubblicato ad ottobre - attualmente
include solo il porto marocchino di Tanger Med e quello egiziano di
Port Said East
(
del
27
ottobre 2023).
Riferendosi alla preoccupazione espressa dall'European
Dockworkers Council, l'associazione sindacale che rappresenta oltre
15mila lavoratori portuali europei, sull'impatto che l'estensione
del sistema EU ETS al trasporto marittimo, che avverrà il
prossimo primo gennaio, potrebbe avere sull'economia e
sull'occupazione, l'europarlamentare spagnolo Miguel Urbán
Crespo (La Sinistra) ha chiesto quali misure verranno poste in atto
per salvaguardare i posti di lavoro e le condizioni di lavoro, se
per la compilazione dell'elenco dei porti limitrofi verranno prese
in considerazione le infrastrutture portuali previste per il 2024
che potrebbero diventare primari hub per il traffico di
transhipment, come il porto marocchino di Nador West Med, e se, dato
che è in corso la costruzione di nuovi porti e nuovi scali
stanno per diventare operativi, non sarebbe opportuno rivedere
questo elenco su base continuativa.
Hoekstra ha confermato le misure per mitigare questi rischi già
stabilite dalla Commissione UE e nuovamente illustrate dal
commissario nei giorni scorsi
(
del 17
novembre 2023). Inoltre ha ribadito che l'atto di esecuzione del
Regolamento sarà rivisto ogni due anni. Tuttavia Hoekstra ha
precisato che, al di là di questa periodicità, «la
Commissione monitorerà gli impatti dell'ETS, tra l'altro, sui
cambiamenti dei traffici portuali e sulla competitività del
settore marittimo dell'UE» e, «inoltre, monitorerà
i comportamenti elusivi su base continuativa. Ove opportuno - ha
specificato - la Commissione proporrà misure per contrastare
l'elusione in una fase precoce».
Così come da tempo evidenziato dalle associazioni dello
shipping, Hoekstra ha confermato poi che anche «la Commissione
ritiene che il modo migliore per evitare l'elusione sarebbe
l'adozione di un'efficace misura globale basata sul mercato» e
che, a tal fine, «la Commissione è pienamente impegnata
a sostenere i progressi presso l'International Maritime
Organization».