Dopo che il governo di Pechino ha respinto l'accusa secondo cui
le gru prodotte in Cina rappresenterebbero un rischio per la
sicurezza degli USA
(
del
26
febbraio 2024), anche la Shanghai Zhenhua Heavy Industries Co.
(ZPMC), che è il principale produttore di gru di banchina
installate nei porti americani, ha sottolineato che «le gru
fornite da ZPMC non rappresentano alcun rischio per la sicurezza
informatica di nessun porto».
In una nota, ieri l'azienda industriale cinese ha specificato di
aver preso atto «delle recenti azioni intraprese dal governo
degli Stati Uniti sulla base di preoccupazioni per la sicurezza
informatica riguardanti i porti statunitensi», con Washington
che ha deciso di investire oltre 20 miliardi di dollari per
sostituire le gru prodotte in Cina
(
del 19
gennaio e 21
febbraio 2024), «nonché dei resoconti dei media
secondo cui “modem cellulari” sarebbero stati installati
sulle gru ZPMC».
Precisando di aver preso in seria considerazione queste accuse e
di ritenere «che tali rapporti, senza un sufficiente esame dei
fatti, possano facilmente fuorviare il pubblico», ZPMC ha
evidenziato che l'azienda cinese «si attiene sempre
rigorosamente alle leggi e ai regolamenti dei Paesi e delle regioni
interessate ed opera in conformità con le leggi e con i
requisiti normativi applicabili. Le gru fornite da ZPMC - ha
ricordato il gruppo cinese - vengono utilizzate nei porti di tutto
il mondo, compresi gli Stati Uniti. Queste gru sono progettate,
prodotte, trasportate, assemblate, messe in servizio e consegnate
rigorosamente in conformità con gli standard internazionali,
le leggi e i regolamenti applicabili e le specifiche tecniche
fissate dai clienti».
«ZPMC - ha concluso
l'azienda di Shanghai - continuerà a rispettare rigorosamente
le leggi, i regolamenti e i requisiti normativi applicabili per
salvaguardare le attività che coinvolgono ZPMC e i propri
clienti globali e per ottenere vantaggi e sviluppo reciproci.
Apprezziamo sinceramente il sostegno e l'attenzione di tutti i
settori».