Il gruppo armatoriale Ignazio Messina & C. ha diffuso oggi una lettera aperta indirizzata al presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giuliano Gallanti nella quale lo accusa di aver preferito «procedere imperterrito alla gara» per assegnare le aree del Terminal Multipurpose invece di continuare a percorrere la strada della possibile assegnazione del Multipurpose agli operatori genovesi interessati all'area, tra cui lo stesso gruppo Messina che gestisce il limitrofo terminal al molo Nino Ronco (inforMARE del 22 gennaio 2004).
Secondo il gruppo armatoriale genovese il Multipurpose non è adatto al traffico e alle navi della Mediterranean Shipping Company (MSC), che partecipa alla gara per l'assegnazione del terminal. I Messina accusano Gallanti di avere un «obiettivo personale», cioè quello «di chiudere in bellezza il proprio mandato (tra breve lascerà la presidenza dell'authority a Giovanni Novi, ndr) riportando MSC a Genova e lasciare poi agli altri, e alla stessa MSC, risolvere i costosissimi e non facili problemi futuri per far approdare le navi da 6.000/8.000 teu al Multipurpose per non parlare degli enormi conseguenti danni all'utenza, al porto e alla città».
«Se è vero che l'Autorità Portuale incasserebbe da MSC 152 milioni netti di euro - afferma il gruppo Messina - è altrettanto vero che li incasserebbe ugualmente se le concedesse un'altra area rispetto al Multipurpose, e non sarebbero quindi soldi persi, con la grandissima differenza però che l'Autorità Portuale non dovrebbe più spendere ben più dei 152 milioni di euro incassati da MSC ad esempio per dragare tutto il canale di Sampierdarena a -18 metri come deliberato essere necessario per ragioni di sicurezza di fronte alla calata Bettolo, per rifare le testate di tutti i moli non idonei a tali pescaggi, per rifare qualche centinaio di metri di nuova diga foranea più al largo demolendo quella attuale per ricevere le navi da 6.000/8.000 teu ecc. ecc.».
Genova,
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE GALLANTI
Desideriamo innanzitutto premettere che, contrariamente a quanto dichiara il Presidente Gallanti, è arcinoto che tutti sono favorevoli all'arrivo di MSC nel porto di Genova e ribadiamo, come peraltro abbiamo già scritto nelle nostre lettere ufficiali all'Autorità Portuale, che è fuori discussione che i numeri di MSC siano i migliori.
Non è, quindi, vero che nessuno abbia compreso l'importanza del ritorno di MSC nel porto di Genova; in molti siamo invece molto perplessi e dubbiosi della fattibilità e della validità di portare MSC al Multipurpose e ci domandiamo se non esistano soluzioni migliori in altre zone del porto di Genova.
Meraviglia che sia stato necessario nominare una affollata Commissione per giudicare solo freddi numeri: tutti sanno che 5 è maggiore di 4.
Sarebbe stato più utile invece che tale Commissione avesse avuto il compito di valutare i pro e i contro delle varie istanze, le problematiche di una soluzione rispetto a un'altra in una visione complessiva del bacino di Sampierdarena, le reali fattibilità di un programma di attività rispetto a un altro, le effettive problematiche tecniche e nautiche, gli eventuali costi che ogni soluzione avrebbe comportato per l'Autorità Portuale, tenendo ben presente di tutto quanto già approvato sino a oggi dall'Autorità Portuale, non solo nel Piano Regolatore Portuale ma anche successivamente nei vari Piani Operativi Triennali e nelle numerose delibere già assunte.
Per quanto riguarda il famoso accordo fra imprenditori il Presidente Gallanti non può negare di aver ricevuto a metà mattinata del 15 ottobre - nel pomeriggio si è poi svolto il Comitato Portuale - una lettera del Sig. Spinelli con cui toglieva i veti imposti e confermava la propria adesione all'accordo siglato il 10 settembre 2003, riconfermando la propria firma che aveva inopinatamente ritirato e permettendo, quindi, al Consorzio Multipurpose e alla Multipurpose S.p.A. di poter siglare anch'esse tale accordo.
Questa lettera è un dato di fatto - altro che verbali! - ed è stata inviata a tutti gli interessati, in primis all'Autorità Portuale, meraviglia pertanto come il Presidente Gallanti possa continuare a negarlo.
Il Presidente Gallanti ha invece preferito procedere imperterrito alla gara per assegnare le aree del Multipurpose.
Viene allora spontaneo pensare che il vero obiettivo del Presidente Gallanti non fosse il tanto sbandierato interesse supremo del porto, quanto un obiettivo personale di chiudere in bellezza il proprio mandato riportando MSC a Genova e lasciare poi agli altri, e alla stessa MSC, risolvere i costosissimi e non facili problemi futuri per far approdare le navi da 6.000/8.000 teu al Multipurpose per non parlare degli enormi conseguenti danni all'utenza, al porto e alla città.
Infine se è vero che l'Autorità Portuale incasserebbe da MSC 152 milioni netti di Euro, è altrettanto vero che li incasserebbe ugualmente se le concedesse un'altra area rispetto al Multipurpose, e non sarebbero quindi soldi persi, con la grandissima differenza però che l'Autorità Portuale non dovrebbe più spendere ben più dei 152 milioni di Euro incassati da MSC ad esempio per dragare tutto il canale di Sampierdarena a -18 metri come deliberato essere necessario per ragioni di sicurezza di fronte alla calata Bettolo, per rifare le testate di tutti i moli non idonei a tali pescaggi, per rifare qualche centinaio di metri di nuova diga foranea più al largo demolendo quella attuale per ricevere le navi da 6.000/8.000 teu ecc. ecc.
Ci si chiede poi se il Presidente Gallanti avesse il potere di impegnare l'Autorità Portuale in spese così enormi senza autorizzazione quanto meno del Comitato Portuale.
C'è inoltre da restare veramente meravigliati che Gallanti non abbia analizzato le soluzioni alternative tanto più economiche per l'Autorità Portuale e più convenienti per MSC.
In merito alle reazioni che avremmo avuto alla notizia dell'arrivo di MSC nel porto di Genova - "' realtà imprenditoriale e culturale da strapaese, chiusa e conservatrice, .. ha scatenato panico, chiusura a riccio, florilegio di elucubrazioni ' nessuno ha il coraggio di dire apertamente quello che pensa" - respingiamo con forza al mittente tali offensive e gratuite considerazioni: noi abbiamo scritto nero su bianco le nostre osservazioni alla Commissione di esame e abbiamo inviato una lettera ai membri della Commissione Consultiva e del Comitato Portuale che abbiamo poi passato agli organi di stampa!
Dobbiamo concludere che, probabilmente, il Presidente Gallanti tali lettere non le abbia neppure considerate!!
Infine con riferimento "ai vecchi schemi di potere" ci sarebbe molto da scrivere sulla presidenza Gallanti e, se lo vorrà, non ci tireremo certamente indietro visto che ormai abbiamo rotto il silenzio stampa.
Ignazio Messina & C. Spa
P.S. allegata fotocopia di lettera del Sig. Spinelli del 15/10/03
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