- La holding del cantiere navale croato Uljanik sarà posta in liquidazione. Lo hanno deciso i creditori dell'azienda navalmeccanica di Pola, tra cui il governo croato che possiede il 25% del capitale della società, che si sono riuniti ieri in assemblea presso il tribunale commerciale di Pisino e hanno accolto il piano proposto dall'amministratore fallimentare Marija Ruzic che prevede la liquidazione della holding Uljanik d.d. e nel contempo il possibile rilancio delle attività di costruzione navale della società operativa Uljanik Brodogradnja 1856. È stato deliberato, infatti che dalla liquidazione siano esclusi i beni necessari per l'eventuale rilancio delle operazioni di costruzioni navale a Pola della società, che gestisce anche il cantiere navale 3. Maj di Fiume dando lavoro complessivamente a 4mila persone.
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- Tuttavia non è affatto certo che lo Stato croato abbia intenzione di assicurare i fondi necessari alla ripresa delle attività a Pola. Il ministro dell'Economia, Darki Horvat, ha affermato che «le decisioni assunte non significano necessariamente la fine dell'attività di costruzione navale a Pola», ma ha precisato che, «come in altri casi analoghi, ci atterremo anche al presupposto che ogni attività economica deve implicare responsabilità sia nei confronti dei lavoratori che dell'azienda stessa e dello Stato. Non dobbiamo più - ha specificato il ministro - porci nella situazione di dover pagare decisioni sbagliate dal punto di vista economico».
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