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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 12/99 - DICEMBRE 1999 |
Porti
Rotterdam: più libertà in futuro?
La RMPM (Amministrazione Municipale del Porto di Rotterdam) potrebbe,
in futuro, operare su basi maggiormente indipendenti e di natura
commerciale alla luce dell'accettazione - da parte del consiglio
municipale di Rotterdam - delle proposte che renderanno possibile
ciò. Verrà infatti costituita un'organizzazione
denominata MHR (NV Mainport Holding Rotterdam), con un consiglio
di amministrazione soggetto al controllo della direzione generale
dell'amministrazione portuale.
Le attuali iniziative in corso, come le associazioni commerciali
con la Vlissingen (Flush-ing) ed i terminali ferroviari CSKD-Intrans
nella Repubblica Ceca ed in Slovacchia, verranno poste sotto il
controllo di questa società-holding. Parimenti, lo stesso
criterio verrà applicato alle future associazioni commerciali
pubblico-private, così come avverrà per la partecipazione
che l'amministrazione portuale possiede nell'ECT e così
via. La nuova forma organizzativa assicurerà altresì
maggiori possibilità di espansione alle attività
di consulenza di Rotterdam (che attualmente sono portate avanti
dalla sezione TEMPO dell'amministrazione portuale).
L'amministrazione portuale di Rotterdam disporrà inoltre
di una accresciuta responsabilità ed autorità in
ragione di tali modifiche organizzative. Adesso potranno essere
assegnati in affitto 25 ettari di terreni dall'amministrazione
portuale senza bisogno di sottoporre le relative proposte al Comune
(il limite precedente era di 5 ettari) ed inoltre vi sarà
una maggiore libertà commerciale in ordine ai ricavi provenienti
dalle tasse portuali. Gli investimenti sino a 50 milioni di fiorini
olandesi non dovranno più essere sottoposti a procedimenti
amministrativi specifici se compresi nel piano annuale dell'amministrazione
portuale.
L'amministrazione portuale dovrà - tuttavia - sempre rendicontare
al consiglio municipale di Rotterdam e questo varrà anche
per le attività della MHR. Il contributo netto dell'amministrazione
portuale all'autorità municipale sarà fissato a
66 milioni di fiorini annui per il periodo 2002-2003.
Verranno altresì introdotti gli Indicatori delle Prestazioni
Portuali al fine di consentire al consiglio municipale di rendersi
maggiormente conto delle attività dell'amministrazione
portuale, mettendolo in condizione di formulare una politica.
Una lista definitiva degli Indicatori, tuttavia, deve ancora essere
compilata. Al momento attuale sono potenzialmente inseribili nella
lista la crescita dell'occupazione nel Distripark, la crescita
dei risultati nel settore dei contenitori, la crescita del valore
aggiunto del complesso industriale, il mantenimento dei tempi
di lavorazione delle navi quando i traffici aumentano di intensità,
la pulizia del porto e la conservazione dell'attuale accessibilità
ai bacini della baia.
La Commissione Europea approva l'accordo di Port Said
La Commissione Europea, nel contempo, ha approvato formalmente
l'impresa congiunta della Maersk e dell'ECT (Europe Combined Terminals)
finalizzata alla costruzione ed alla gestione di un terminal contenitori
a Port Said, in Egitto. La Commissione ha deliberato che, dal
momento che il mercato dell'associazione in questione comprende
la zona del Mediterraneo Orientale e del Mar Nero (tra cui alcuni
porti italiani e greci), il progetto non darà adito a problemi
di concorrenza. Data l'assenza di attività coincidenti
tra la Maersk e la ECT in questa zona e che non ci si aspetta
che il nuovo terminal di Port Said consegua una quota molto alta
del proprio mercato regionale (al di sotto del 25%), la Commissione
ha deciso di autorizzare l'associazione commerciale.
Approvato l'accordo sull'ECT
Il consiglio municipale di Rotterdam ha approvato la proposta
secondo cui la RMPM (Amministrazione Municipale del Porto di Rotterdam)
dovrebbe acquistare una quota del 35% dell'operatore di terminal
contenitori ECT, divenendo membro di un consorzio del faranno
parte anche Hutchison (35%), la banca ABN AMRO (14%) e la banca
ING (14%).
Una percentuale del 2% delle quote è riservata al personale
del terminal; il consiglio dei lavoratori dell'ECT ha inoltre
approvato recentemente il programmato acquisto dell'ECT da parte
del consorzio sopra citato. Il consiglio di amministrazione dell'ECT
sarà composto da sei membri: due nominati dalla Hutchison,
due dalla RMPM e due dalle banche suddette.
Rotterdam primo porto austriaco
Secondo la rivista austriaca di logistica Verkehr, che
recentemente ha pubblicato il proprio "Seehafenbilanz"
(bilancio degli scali marittimi) con l'analisi delle importazioni
ed esportazioni austriache nel 1998, Rotterdam rappresenta il
porto più importante tra le nazioni dell'Europa centrale
con 2.554.000 tonnellate (+26% rispetto al 1997). Il precedente
primo porto in classifica, cioè lo scalo sloveno di Capodistria,
si è classificato al secondo posto con 1.795.000 tonnellate,
seguito da Amburgo, Anversa e Brema.
In termini di importazioni austriache pure, Rotterdam è
rimasto al primo posto nel 1998 con 1.762.000 tonnellate (+13%),
seguito da Capodistria. Ancor più clamoroso è il
quadro relativo alle esportazioni, dato che i volumi di Rotterdam
sono aumentati del 119% sino a 588.000 tonnellate nel 1998. Ciò
ha consentito al porto olandese, che era settimo in classifica
nel 1998, di saltare sulla schiena di Amburgo nel 1998, costringendo
il porto tedesco alla seconda posizione.
La base a Maasvlakte della Cobelfret
La società belga ro-ro Cobelfret ha annunciato di essere
intenzionata a costruire il proprio terminal nel settore di Maasvlakte
del porto di Rotterdam. Le trattative tra la società e
l'Amministrazione Municipale del Porto di Rotterdam apparentemente
proseguono da qualche tempo. Al momento attuale il servizio giornaliero
della Cobelfret da e per Immingham, nel Regno Unito, viene movimentato
dall'impresa di scarico portuale HRS presso un terminal interno.
La Cobelfret ha annunciato che, nel caso venisse costruito un
terminal dedicato a Maasvlakte, essa farebbe partire altresì
un nuovo servizio Rotterdam-Purfleet.
(da: Cargo Systems, novembre 1999)
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