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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 3/2001 - MARZO 2001 |
Legislazione
Contro ogni convenzione
Una decisione di un tribunale irlandese ha rovesciato il regolamento
IMO, permettendo così alla Bell Pioneer di avere il suo
tonnellaggio misurato allo stesso modo e con gli stessi criteri
di una nave convenzionale di stazza simile.
Quando la Bell Pioneer fu varata in Giappone nel 1989,
sembrava esservi una soluzione in vista al problema del lavoro
in cima ai containers. Prima e unica del genere al mondo, la Bell
Pioneer era una nave portacontainers per il cabotaggio a corto
raggio in grado di trasportare fino a 5.000 tonnellate con tutti
i boccaporti all'infuori di uno solamente aperti. Questo tipo
di design implicava che tutti i containers trasportati dalla nave
venivano stoccati in celle guida (c'erra un boccaporto convenzionale).
La Bell Pioneer fu poi seguita dalla Euro Power,
entrambe gestite e noleggiate dalla Bell Lines, la compagnia di
bandiera irlandese, e furono seguite successivamente da tutta
una serie di navi classe transoceanica della Nedlloyd Asia possedute
dalla compagnia di navigazione olandese. Entrambe le compagnie
di navigazione notarono che, in momenti seppur diversi, ogni nave
risparmiava il 25% del tempo di stoccaggio dei containers ogni
volta che si perveniva in un porto. In più, non era necessario
nessun equipaggiamento addizionale, né personale aggiuntivo
per caricare e/o scaricare in ogni porto. Ben presto altre compagnie
di navigazione hanno seguito l'esempio e per un certo periodo
di tempo è parso che la soluzione che si era trovata fosse
quella definitiva. Inoltre, in questo modo traevano grossi benefici
anche i proprietari delle navi, raggiungendo pertanto la soluzione
perfetta.
Purtroppo, comunque, questo processo si è da un po' di
tempo a questa parte arrestato. Nonostante le trovate della Bell
Lines e quelle della Nedlloyd in merito a tempi di stoccaggio
avessero fornito buone soluzioni parziali, le navi di recente
costruzione stanno utilizzando sistemi ben più convenzionali.
È emerso lentamente che una prima ragione per questo giace
nel sistema di misurazione del tonnellaggio IMO ex Convenzione
Navale del 1969 (TM Convention).
Tonnellaggio
Secondo quella convenzione, che ha avuto forza di legge all'interno
di tutti gli Stati membri dell'IMO, ogni nave mercantile deve
essere misurata per conto dell'Ufficio del Registro delle rispettive
bandiere nazionali, in relazione a formule comuni relative a tonnellaggio
di stazza lorda e netta. Il tonnellaggio di stazza lorda è
una misura del volume totale della nave, compresi pertanto lo
spazio occupato dalla sala motori, le aree di stoccaggio di acqua
e carburante e le stanze dell'equipaggio, mentre il tonnellaggio
di stazza netta rappresenta la parte dell'imbarcazione che è
disponibile per il carico merci. Certificati per entrambe le misure
sono emessi dall'Ufficio del Registro dello Stato di nazionalità
dell'imbarcazione e sono poi accettate da tutti gli altri Stati
membri dell'IMO. Il significato di queste misurazioni è
che le tariffe portuali e tanti altri addebiti fiscali sulle navi
da carico mercantili sono basati sulla misurazione registrata
delle tonnellate di stazza lorda. La Bell Pioneer differiva
dalle altre navi standard nel fatto che le parti laterali della
nave erano allargate, permettendo così un maggior volume
di carico grazie alla più estesa superficie caricabile.
Poi siccome le aree di carico restavano scoperte, potevano essere
caricati anche più containers, fino a superare i limiti
convenzionali in altezza dettati dai sistemi usuali di copertura
dei boccaporti.
Comunque, misurare il tonnellaggio di stazza lorda con le unità
standard utilizzate anche per gli altri tipi di nave produceva
risultati distorti in ampiezza rispetto alle tradizionali navi
portacontainers, in cui tutto lo spazio utile per caricare i contenitori
è racchiuso entro i limiti della nave. In parole povere,
la Bell Pioneer misurava legalmente 6.050 tonnellate di
stazza lorda e 1.815 tonnellate di stazza netta, invece di, rispettivamente,
3.275 tonnellate e 1.880 tonnellate. E ciò purtroppo era
già di gran lunga sufficiente per mascherare eventuali
vantaggi economici del design innovativo della Bell Pioneer,
anche tenendo debito conto dei risparmi generati dai ridotti tempi
di carico/scarico e di vari altri aspetti. È stato calcolato
che i costi extra di un viaggio con una frequenza di due volte
la settimana verso uno qualunque dei porti all'interno del network
della Bell Lines ammontavano a 125 mila Sterline l'anno, ovvero
il 19% dei costi operativi della nave.
Emendamento legislativo
Allora, tutti d'accordo, i proprietari della nave, Eurocontainer
Shipping, hanno proposto un emendamento della legge alla Corte
Suprema Irlandese in merito ai sistemi di misurazione succitati.
La Convenzione TM prevede l'utilizzo delle sue unità di
misurazione in tutti i casi eccetto quello in cui si presentino
tipologie nuove di navi con caratteristiche di costruzione che
rendono l'applicazione dei criteri precedentemente usati irrazionali
o impraticabili. E la Eurocontainer Shipping basa i suoi reclami
proprio su questa eccezione, che ritengono applicabile alla tipologia
di nave da loro posseduta, siccome di design nuovo e innovativo.
In effetti, il Perito Capo dell'Autorità Marittima Irlandese
ha ascoltato il parere dei proprietari della Bell Pioneer,
con una Circolare MSC del 1990, ma nonostante tutto la Convenzione
TM non è stata cambiata e non ci sono nemmeno piani per
mutarla.
Il risultato però è stato che la Corte Suprema Irlandese
dichiarò che fu sbagliato applicare i criteri di misurazione
ex TM Convention senza considerare la possibilità che la
nave fosse di nuovo design e che l'unica autorità competente
che avrebbe potuto prendere una decisione in merito sarebbe stato
il Ministero Irlandese, dopo aver ponderato equamente tutte le
circostanze. Così le proposte di modifica della legge furono
accettate e la decisione fu messa nelle mani del Ministero, che
avrebbe poi deciso se considerare la nave come di nuovo modello,
e quindi rientrante nell'eccezione alla TM, oppure no. Dopo la
decisione del Ministero, i criteri di misurazione della Bell
Pioneer sono cambiati come si voleva, e la nave è misurata
in modo tale che il suo tonnellaggio totale sia allo stesso livello
delle altre navi portacontainers con la stessa capacità
di volumi di carico. Ora però sorge un dubbio: questi criteri
saranno applicati anche a tutte le altre navi portacontainers
simili a boccaporti aperti?
(da: Cargo Systems, Marzo 2001)
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