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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XIX - Numero 12/2001 - DICEMBRE 2001 |
Porti
I porti cinesi apportano modifiche interne dettate dall'accresciuta
competitività
Il Ministero delle comunicazioni e la Commissione per la pianificazione
e lo sviluppo della Cina hanno annunciato delle modifiche nelle
tariffe portuali per il traffico internazionale. Le tariffe per
la movimentazione dei containers saliranno del 15%, dal 1°
Gennaio 2001. Inoltre, sarà eliminato il premium del 20%
per le navi di servizio interregionale, i prezzi dei servizi di
rimorchio saranno aumentati del 5% e quelli delle prestazioni
a banchina del 15%.
Nonostante gli aumenti tariffari annunciati, è stata comunque
lasciata aperta una strada per sconti quantità sul pilotaggio,
sui tempi di attesa per questa operazione, per l'ormeggio, il
rimorchio e la gestione dei containers.
Il governo ha poi vietato la pratica di effettuare accordi dispaccio/controstallia
tra gli amministratori portuali e compagnie di navigazione straniere,
dove gli operatori di nave sono pagati per lasciare il porto prima
del previsto e sono penalizzati per le partenze in ritardo. Detti
accordi saranno permessi agli operatori di navi non containers,
ma solo se non imposte e basate sul mutuo consenso, sempre che
siano in accordo con le politiche statali, come dice un portavoce
del Ministero.
Le misure adottate sono ritenute necessarie dal Ministero nell'ottica
di una promozione del traffico internazionale della Cina e del
trasporto di containers, nonché di un miglioramento generale
della competitività dei principali porti costieri dello
Stato.
(da: Cargo Systems, Novembre 2001)
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