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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXI - Numero 8/2003 - AGOSTO 2003 |
Legislazione
La Commissione Europea minaccia di estendere la revisione del Regolamento 4056
La Commissione Europea ha minacciato di estendere la portata delle proprie indagini in ordine al vantaggio apportato alle conferenze dalla facoltà di fissare i prezzi, consentita ai sensi del Regolamento 4056. Parlando in occasione di una recente conferenza organizzata dal Consiglio dei Caricatori Europei, Mario Monti, Commissario Europeo per le Politiche della Concorrenza, ha dichiarato: "Se si sostiene (da parte dei vettori marittimi) che gli accordi operativi, quali gli accordi di condivisione della nave ed i consorzi, non possono funzionare in un ambiente in cui con esiste una fissazione collettiva delle tariffe, allora ciò potrebbe indurci a dare un'occhiata più attenta circa il mantenimento dell'esenzione in blocco dei consorzi".
Continua Monti: "Come si sa, siamo sempre partiti dal presupposto che i consorzi siano meno dannosi per la concorrenza delle conferenze, poiché essi non comportano la fissazione di prezzi. Se adesso ci venisse detto che un ambiente caratterizzato da una fissazione collettiva dei prezzi e da una regolamentazione della capacità rappresenta un pre-requisito indispensabile alla costituzione di consorzi, ciò potrebbe indurci a mettere in discussione quel presupposto".
Alla luce delle conseguenze comportate dalla revisione, ai governi ed alle imprese erano state date altre due settimane di tempo, fino al 17 giugno scorso, per rispondere alla Commissione Europea circa la questione dei vantaggi apportati dal Regolamento 4056. Una volta analizzate tutte le richieste, la prossima mossa della Commissione Europea sarà quella di pubblicare un libro verde che descriva le diverse opinioni, oppure un libro bianco che si concentri su una opzione particolare, allo scopo di una revisione finale da parte del Parlamento Europeo.
Sebbene la Commissione Europea affermi di avere ancora la mente aperta su tale argomento, Monti ha fatto altresì sapere di non essere favorevole alla sostituzione delle conferenze con accordi di trattativa, così come è consentito negli Stati Uniti. Né egli dice di comprendere "i motivi per cui si dovrebbe permettere la fissazione dei prezzi orizzontale come salvaguardia nei confronti dell'eccessivo consolidamento", alla luce della normativa sui monopoli già esistente in ordine a fusioni ed acquisizioni.
Afferma Monti: "E' stato suggerito che l'immunità anti-trust o le esenzioni per le conferenze potrebbero essere vantaggiosamente sostituite da qualche forma di esenzione per "accordi di trattativa", vale a dire "accordi volontari" sull'osservanza di linee-guida per le tariffe di nolo od i livelli di capacità di servizio. Io respingerei con fermezza quel suggerimento". I vettori sono avvisati. Allo scopo di conservare l'immunità anti-trust, essi dovranno apportare argomentazioni più convincenti.
Commentando il tono complessivo della presentazione di Monti, Matthew Levitt, uno dei soci della Lovells, lo studio legale che rappresenta il Transatlantic Conference Agreement, ha detto: "Sembra chiaro che la Commissione Europea, anche se afferma di avere la mente aperta sul Regolamento 4056, non ha perso nulla del proprio scetticismo circa i vantaggi che ne derivano per le conferenze di linea, il che è inquietante".
(da: Containerisation International, luglio 2003)
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