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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 7/2005 - LUGLIO 2005 |
Trasporto marittimo
La Eurogate perde altri servizi in Italia
Con un'iniziativa che non ha sorpreso nessuno, la Maersk Sealand ha confermato che un certo numero dei propri servizi stanno per essere trasferiti dall'importante hub italiano di Gioia Tauro allo SCCT (Suez Canal Container Terminal) di Port Said, recentemente inaugurato. La AP Møller Terminals è uno dei principali azionisti dello SCCT.
I primi a partire nel corso dei prossimi mesi saranno diversi servizi del Mediterraneo Orientale che comprendono Egitto, Israele, Libano, Cipro e Turchia. Essi saranno seguiti da servizi diretti in Turchia e nel Mar Nero.
Non sono stati diffusi particolari in ordine all'ammontare dei traffici coinvolti nell'iniziativa, ma certamente essa lascerà un grosso buco nelle operazioni Medcentre della Eurogate a Gioia Tauro. Come molti altri porti europei, Gioia Tauro lo scorso ha dovuto subire periodi di intasamento, contribuendo all'incremento dei traffici con il solo 3,6%, sino a 3,26 milioni di TEU. D'altro canto, quelli di Algesiras, l'altro importante scalo hub nel Mediterraneo della Maersk Sealand, sono aumentati del 16,8% sino a 2,9 milioni di TEU.
Tuttavia, questo potrebbe anche non essere l'ultimo problema della Eurogate in Italia. Adesso c'è anche il pericolo che la Grand Alliance possa lasciare a breve il congestionato terminal della Eurogate a La Spezia. La PONL (P&O Nedlloyd) è in trattative con l'Autorità Portuale di Genova ed il suo Voltri Container Terminal, gestito dalla PSA, in ordine al possibile trasferimento da La Spezia. Non è stato ancora confermato nulla, ma si sa che la PONL sta discutendo con i suoi soci della Grand Alliance in merito ai vantaggi di tale cambiamento.
Se l'Autorità Portuale di Genova dovesse riuscire in tale iniziativa, questo sarebbe il suo secondo notevole colpo assestato al rivale La Spezia dalla metà dello scorso anno. Nell'agosto del 2004, è stato concluso un complesso accordo tra il suo terminal contenitori più piccolo, il SECH, e la Mediterranean shipping Company. In cambio dell'espansione del SECH, il vettore marittimo ha concordato di apportare oltre 300.000 TEU di nuova attività al porto entro il 2006, gran parte della quale proverrebbe da La Spezia.
(da: Containerisation International, giugno 2005, pag. 39)
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