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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 4/2006 - APRILE 2006 |
Legislazione
La legge indiana sui trasporti comprenderà le attività di navigazione di linea
Sono stati rivelati ulteriori dettagli in ordine al disegno di legge dell'India sulle prassi commerciali marittime, che ci si aspetta che presto venga inserito ufficialmente nella legislazione del paese.
La suddetta proposta è attualmente all'esame degli operatori dei settori della navigazione marittima e dei trasporti. La normativa in questione si riferisce altresì alla regolamentazione dell'attività degli intermediari.
Il ministero indiano dei trasporti marittimi ha modellato il disegno di legge sulla struttura normativa della Commissione Marittima Federale degli Stati Uniti, fatta eccezione per il particolare che essa riguarda i vettori di tutte le modalità di trasporto (marittima, aerea, stradale e ferroviaria) oltre agli intermediari.
Il disegno di legge richiede la pubblicazione delle tariffe e la registrazione degli accordi tra gli intermediari ed i loro clienti caricatori, ed inoltre riconosce le conferenze dei vettori marittimi.
Essa, peraltro, prevede l'istituzione di una commissione con il potere di svolgere indagini in merito alla applicazione di "tariffe sleali od irragionevoli".
La sua presa di posizione sulle conferenze, comunque, è notevolmente diversa da quella dell'Unione Europea. Un portavoce della IPBCC (India Pakistan Bangladesh Ceylon) ha dichiarato che i vettori dovranno stare attenti ad impegnarsi nelle prassi marittime che "sono consentite in una giurisdizione, quale l'India, ma non nell'Unione Europea".
Il portavoce ha altresì ammesso che una regolamentazione troppo onerosa potrebbe incoraggiare il dirottamento dei vettori verso carichi di trasbordo dall'India a destinazioni europee presso un porto di trasbordo "neutrale, ma l'opinione dei vettori non concorda con tale affermazione.
(da: Containerisation International, marzo 2006, pag. 17)
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