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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 5/2006 - MAGGIO 2006 |
Legislazione
La Commissione Europea pronta ad imporre il rispetto dell'ambiente nei porti
La Commissione Europea sta prendendo in considerazione l'ipotesi di promulgare una normativa che costringerebbe i porti dell'Unione Europea a penalizzare le navi non rispettose dell'ambiente.
In occasione di una recente conferenza ad Anversa organizzata dalla GreenPort, Peter Gammeltoft, capo della Protezione dell'Ambiente Acquatico e Marittimo della Commissione Europea, ha dichiarato che le linee-guida della legislazione in questione, di prossima pubblicazione, sosterranno con tutta probabilità l'adozione di oneri differenziati da parte delle autorità portuali allo scopo di incoraggiare comportamenti ambientalmente corretti.
C'è molto da guadagnare, in effetti, dalla neutralizzazione delle emissioni esauste delle navi ed una prima mossa in tal senso è già stata fatta in relazione al carburante delle navi.
La Commissione Europea, peraltro, deve ancora spiegare come alcune navi possano essere definite più pulite di altre sotto diversi aspetti. Ciò potrebbe riguardare l'uso dell'energia elettrica di terra una volta ormeggiate, ovvero l'investimento in motori diesel più puliti.
La ESPO (Organizzazione Scali Marittimi Europei) ha chiesto chiarimenti al riguardo, ma vorrebbe che qualsiasi sistema che venisse proposto fosse facoltativo.
Patrick Verhoeven, il suo segretario generale, afferma: "Anche se noi, naturalmente, supportiamo l'idea di incoraggiare comportamenti ambientalmente corretti, non crediamo che sia d'altro canto appropriato un approccio dalla mano pesante.
Non tutti i porti sono uguali e non tutti sono in grado di agire così alla svelta come altri in relazione alla fornitura di cose quale l'energia di terra. Tale energia non è quella stessa fornita dalla rete elettrica nazionale e può essere convertita solo a costi notevoli".
(da: Containerisation International, aprile 2006, pag. 31)
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